venerdì 20 giugno 2014

MIDSUMMER











 Aus Manuskripit n°10 "Von anderen Geschchtern und Epilogen"


Mi è facile parlare di "Middsummerfest".

Nell’Europa settentrionale, nei Paesi scandinavi ma anche in Russia e nei paesi Baltici questa è quasi una Festa Nazionale.

 in Finlandia poi, il 21 Giugno è l'unico giorno dell'anno in cui la Bandiera Nazionale non è ammainata.

Lassù nel grande Nord il giorno di Middsommer, è come il rinascere della vita dopo la lunga Notte invernale.

In quel giorno si mangiano le patate novelle, le nuove arringhe sotto sale e in Islanda si degustano a fettine sottili il grasso di pescecane macerato , sotto sale e  dalla grande puzza meglio conosciuto nelle latitudini mediterranee come un gran colera, ma dallo squisito sapore.

Molto più a sud dell'Islanda, in Scandinavia, si addobbano verghe di legno con ghirlande e fiori di carta e la gente, tempo permettendo, si accampa sui prati al margine dei boschi, attorno al fuoco aperto e festeggia l'evento.

Specialmente i giovani provenienti anche da tutta l'Europa, grigliano, mangiano all'aperto, cantano accompagnandosi con le chitarre e bevono fiumi di vodka o di acquavite o di tutto quello che di alcolico sono riusciti a raccattare. 

Questo succede a Terra.

Il vero spettacolo invece si svolge molto più a Nord oltre il Circolo Polare, in pieno oceano, lontano dalle polveri e dai veleni della civilizzazione, là dove l'aria è  tersa e cristallina, quasi fragile.
Normalmente gli equipaggi dei pescherecci oltre il Circolo polare, non hanno tempo di guardare il Sole di Midsommer. 

Curvi in coperta sui merluzzi appena pescati, immersi nei pesci fino alle ginocchia, i pescatori non guardano il mare, non sono in festa, sono invece stanchi, forse già da 36 ore in piedi e sognano solo la loro cuccetta. 

Quel dì invece è differente dagli altri, quella notte è diversa, quel giorno anche per loro è speciale, è il cuoco per il pranzo si darà più da fare del solito. 

Quel giorno, tempo e mare permettendo, quando il Sole spunta dall''orizzonte, lo Skipper lacererà il silenzio del mare con un singolo colpo di tifone.

Allora tutte quelle schiene affaticate li in coperta curve sui  merluzzi che ancora boccheggiano, si raddrizzano e la faccia degli uomini, stanca e dalla lunga barba, si volge verso il Sole che lentamente appare e li rischiara e il loro sguardo ritorna pacato e tranquillo come sempre, come se la stanchezza e il sonno fossero spariti

L'astro nascente sfiora l'orizzonte e i riflessi blu della banchisa di giacchio non lontana dal peschereccio esplodono tra i raggi del Sole di mezzanotte di mille colori; verdi, azzurri e blu e  disegnano figure e quadri surreali sul Pack-ice e sugli Iceberg alla deriva, come in un gigantesco caleidoscopio. 

Sfiorando l'orizzonte poi, il Sole, quasi indeciso che strada prendere, sembra tremare, poi come spinto da una gigantesca mano, corre sul filo dell’orizzonte come una palla infuocata.

Sembra che rotoli su quella striscia lontana fatta di mare e di cielo dove il tutto si confonde e si immedesima, come in un fantastico amplesso senza fine, poi d'un tratto si ferma e pian piano, riprende a salire sempre più piano, sempre più splendete, sempre più in alto e la Notte risplende di nuovo e si immedesima in un nuovo giorno senza fine, mentre i raggi del Sole come piccoli diamanti e punte di Stelle, si rispecchiano sulla superficie del oceano che sembra di Vetro.