venerdì 30 luglio 2021

ANÈF Accà Niscíuno è Fiesso

 



La Corte Suprema Federale di Germania  (BGH) ha stabilito che sì, Facebook può cancellare commenti ritenuti offensivi, discriminatori, razzisti e incitanti all’odio.

Il BGH ha inoltre stabilito che le regola della piattaforma Facebook, a pieno diritto,  possono essere anche più severe della Costituzione e dei codici civili della Germania.

Il BGH però ha anche decretato che Facebook, prima di cancellare un commento o oscurare un sito, deve PRIMA avvertire l’utente e dargli la possibilità di spiegarsi pubblicamente e non cancellare commenti o oscurare siti prima e avvisare dopo.

Il succo della sentenza del BGH è tutto qui; con questo verdetto è stata restaurata la dignità degli utenti che possono; sempre nell’ambito del lecito; esprimere la propria opinione senza temere draconiane punizioni boldriniane da parte di una Piattaforma che si basa su algoritmi per controllare e sotto certi aspetti, addirittura manipolare  la pubblica opinione secondo il proprio verbo.

Tre giorni fa fui bannato da Facebook dal pubblicare i miei pensieri e idee sulla sua piattaforma.

La mia pubblicazione contestatami come istigazione alla violenza riguardava la mia convinzione che la viscida vigliaccheria (da non confondersi la paura)  essendo di fatto la causa dei più turpi crimini contro l’umanità sia punibile solo davanti ad un plotone di esecuzione.                                                                         

Un plotone di esecuzione o qualsiasi altro carnefice non è altro che il braccio esecutivo di un verdetto emesso da un tribunale di un Paese sovrano, o da un tribunale militare non una violenza e linciaggio da parte di cittadini scatenati e inferociti.

Mi fu data, dopo l’oscuramento del mio post, facoltà di ricorso, dopo il mio ricorso mi fu detto che il blocco rimaneva in vigore, ma che potevo presentare un secondo appello al Overboard della piattaforma; presentai un secondo ricorso, spiegando all’incirca le mie motivazioni come da sopra … attendo ancor auna risposta.

Il fatto è che su argomenti simili, possiamo discutere fino alla fine dei tempi e sicuramente ognuno di noi rimarrebbe sulle sue posizioni, dobbiamo però sempre tenere presente che con la spada di Damocle dell’oscuramento e/o del blocco delle nostre opinioni o sito sulle nostre teste, Facebook sta suggestionando i sui utenti mettendoli quasi quasi alla gogna se non conformi al suo algoritmo.

I ‘odierno verdetto del BGH cambia poco, ambia la procedura di blocco temporaneo o oscuramento di un sito e nient’altro.

La piattaforma Facebook è padronissima a casa sua  di dettare le sue condizioni e mettere i suoi paletti, così facendo però manipola il pensiero e l’atteggiamento delle genti e questo deve nel modo più assoluto essere interdetto.

Il discorso qui è lungo e si fa machiavellico, osserviamo con interesse ile prossime mosse di Facebook che alla fine dei conti è un impero di soldi e resta in vita grazie alle centinaia di  milioni di utenti  sparsi in tutto il mondo (31 milioni solo in Germania) noi cmq siamo tutti dell’ANÈF (Accà Nisciuno È Fiesso) e per nessun motivo intendiamo starcene in piedi con il capo chino e il capello in mano difronte ad un algoritmo dettato chissà da chi.

Rispetto del prossimo sì ma anche fermezza nel sostenere nell’ambito costituzionale le nostre oppinioni.

mercoledì 28 luglio 2021

ERASMUS KINDER


  • ASIN ‏ : ‎ B0988MW44D
  • Herausgeber ‏ : ‎ Independently published (29. Juni 2021)
  • Sprache ‏ : ‎ Italienisch
  • Taschenbuch ‏ : ‎ 46 Seiten
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8528545219
  • Abmessungen ‏ : ‎ 10.16 x 0.28 x 15.24 cm


Erasmus Kinder  

Prefazione.

Amore o solitudine?

Giovane donna italiana lontana da casa cerca la sicurezza e tranquillità che le dava la sua famiglia e così se ne crea una sua propria in una realtà sociale a lei sconosciuta e spesso diffidente se non addirittura ostile al  forestiero.

Marito straniero: macho o compagno sincero, oppure maschilista dominate, premunito e complessato?

Esiste il razzismo amoroso o è l’amore tra persone di differenti nazionalità che svela in noi il razzista che ignoravamo o che mai credevamo di essere?

I figli e le figlie di Erasmus sono studenti, specialisti e scienziati delle più svariate facoltà, provenienti da ogni parte del mondo dove almeno qui in Germania ad esempio, le unioni tra giovani  donne italiane e uomini  tedeschi, sono molto più numerose che quelle tra giovani italiani e donne tedesche o altri gruppi etnici europei.

Grazie al programma Erasmus, in un fantasmagorico caleidoscopio di culture, folklori e idiomi, la gioventù e la scolaresca europea si incontra, si unisce e impara a conoscersi studiando.

È così che la gioventù inizia a comprendere il valore della tolleranza reciproca e del dialogo e getta le basi per una nuova Europa senza  nazionalismi. 

I figli e le figlie di Erasmus. 

Un po’ spaesata, quasi furtiva, Mara scese dall’aereo che l’aveva portata via  Roma, da Catania  a Brema e seguendo il flusso degli altri passeggeri, si incammino verso il Pullman che l’attendeva accanto al velivolo per portarla al terminal degli arrivi.

Conosceva la Germania dai suoi diversi viaggi-studio fatti durante le ferie assieme ai suoi commilitoni liceali e universitari.

Quelli però erano sempre stati viaggi estivi, quasi delle scampagnate giovanili, che ben poco avevano a che vedere con dei veri e propri escursioni di studio e di lavoro.

Le sue prime esperienze ed impressioni durante quelle escursioni all’estero, erano vaghe.

In Germania, però aveva percepito  un Paese efficiente e sobrio, che si distanziava mille miglia dalla quotidianità italiana e da tutto quello che  aveva appreso durante le lezioni di storia contemporanea, alle scuole medie e al liceo.

Già allora da ragazza vivace e impaziente di imparare e conoscere il mondo, si era resa conto che la realtà e qualità della vita in Germania era alquanto diversa e spesso positiva che il “modus vivendi et operandi” italiano, questa però era la prima volta che viaggiava in Germania da sola.

Mara parlava perfettamente l’inglese e il francese, masticava un po’ di greco antico e il latino era quasi la sua seconda made lingua, ma non parlava e non capiva una beata minchia della lingua tedesca.

Scendendo dall’aereo quel primo pomeriggio di una giornata umida e freddolosa, tipica degli autunni  di Bremen, si sentì un po’ spaesata, quasi fuori posto, e il grigiore di quel giorno di ottobre che la circondava le fece subito rimpiangere la bella giornata calda e soleggiata che aveva lasciato a Catania qualche ora prima.

Lei, giovane scienziata siciliana, laureata in scienze naturali questa volta, grazie ad una borsa di studio vinta all’università di Brema, era arrivata in Germania per restarci un anno,

Vedendo quel cielo grigio e cupo avrebbe voluto far subito dietrofront e tornarsene nella sua soleggiata Sicilia e lasciare quei luoghi, umidi e bui.

Stoica e determinata  com’era di scoprire, studiare e cimentarsi in ricerche scientifiche in questo nuovo mondo, decisa alzò il bavero della  giacca e stringendosi le spalle, quasi rannicchiandosi in sé stessa, seguì, con un  miscuglio di rassegnazione ma anche di grande curiosità e vogliosa intraprendenza, gli altri passeggeri sul Bus.

 Sapeva che al terminal degli arrivi ad attenderla c’era la sua amica romana, laureata in lettere, germanistica e storia medioevale tedesca, che come lei aveva vinto una borsa di studio all’università di Brema e questo fatto la rincuorava di non poco, perciò trinandosi dietro la sua capiente valigia, Mara, ancora un po’ spaesata,  quasi morbosamente assaporato l’incognito al quale andava incontro usci dalla zona arrivi dell’aeroporto.

Guardando speranzosa tra le decine di persone che attendevano chi quello chi quell’altro, tra quel grigio muro di gente imbacuccata in giacche a vento quasi uniformi nella fattura e nel colore, blu o verde scuro, scorse la sua amica che piccolina e tracagnotta com’era, si sbracciava e saltellava sorridente e felice, per farsi notare.

Quasi correndosi incontro le due ragazze si abbracciarono commosse e felici di rivedersi e tenendosi per mano come se avessero paura di perdersi, si avviarono verso l’uscita del terminal e si diressero alla fermata del tram che in una ventina di minuti, attraversando tutta la città, le avrebbe portate direttamente all’Università.

Lo studio avrebbe occupato le loro giornate universitarie, come la comunità studentesca italiana di Bremen, avrebbe influenzato il loro tempo libero.

La sicurezza del gregge avrebbe influenzato le sue serate e fine settimana, ma le avrebbe anche impedito di apprendere i primi rudimenti di una lingua piena di tranelli grammaticali a volte incoerenti e in netto contrasto tra loro, esattamente l‘opposto e non certamente logici e coerenti,  come la lingua italiana, francese, latina o greca che sia.

# # #

Può l’amore superare barriere ideologiche o creare uno status quo famigliare, o una tregua indeterminata nel tempo?

L’amore, è forse un antidoto, un placebo aldilà della paura dell’isolamento sociale?

Dove si trova l’amore, forse là dove termina la solitudine e inizia l’amicizia, è là che si trova l’amore?

La prima generazione di “Fremdarbeiter” proprio qui in Germania non pensava certo a questo, quando cominciò ad integrarsi nella vita sociale di una nazione distrutta da una guerra voluta da fanatici nazisti, come lo era dopo la sua proclamazione, la Repubblica Federale di Germania nel 1948.

I “Fremdarbeiter” erano giovani, sani e lavoratori ed erano soli; le donne tedesche come le loro colleghe di mezza Europa erano giovani, molte erano vedove e sole, magari con prole e vecchi genitori a cui accudire.

Eppure si incontrarono e iniziarono a comprendersi.

In quegli anni le ore di lavoro erano massacranti, si lavorava sei giorni la Settimana otto ore al giorno e si lavorava sodo.

A quei tempi non esisteva il Web; l’Internet come  i telefonini erano cose sconosciute,  non ancora inventate. 

Le poche ore del sabato sera, erano quelle dove gli uomini del Sud al difuori dei luoghi di lavoro, incontravano la gente del luogo, tra loro c’era tanta diffidenza allora, eppure si incontrarono, si parlarono, impararono a conoscersi e assieme, costruirono una nuova Germania e una nuova Europa.

Le famiglie miste del dopoguerra, magari anche senza il tanto declamato amore, specialmente qui in Germania forgiarono nuove generazioni di italo -tedeschi e nuovi europei.

Sia per gli uni, sia per gli altri formare una famiglia era anche un modo per non sentirsi soli, questo ieri, oggi invece in due ore al massimo con un aereo si sorvola l’Europa e la solitudine sparisce.

Oggi costa quasi di più andare in Taxi dal centro di Bremen all’aeroporto che acquistare un biglietto d’aereo fin giù in Sicilia.

Oggi la solitudine dovuta alla lontananza non esiste più, tuttavia sotto certi aspetti tra i popoli esiste ancora la diffidenza, qualche volta anche l’intolleranza, come esistono tante nefandezze politiche e sociali ben alimentate e ben dosate da politici  e da interessi partitocratici nonché da famigerate associazioni culturali di mutuo interesse

Comunque sia, sembra  che ai figli di Erasmus europei tutto questo  interessi ben poco, loro appartengono ad un'altra specie di cittadini europei, molto più evoluti e studiati del “Fremdarbeiter” o lavoratore straniero  o delle “Trümmerfrauen.”

Le cosiddette Trümmerfrauen, ovvero donne delle macerie, erano quelle che  dopo la seconda guerra mondiale in mancanza di uomini, decimati da una guerra nazista barbara e criminale,  sgomberavano le strade  e le citta della Germania dalle macerie delle case bombardate e distrutte dagli Alleati.

 Le donne a quel tempo ripulivano a mano  anche ogni singolo mattone con i quali poi i muratori friulani e abruzzesi, lombardi e veneti, comunque  italiani, emigranti di prima generazione, ricostruirono le prime fabbriche e case della Germania.

È da qui, è da loro, dalla prima generazione dei Fremdarbeiter e dalle Trümmerfrauen che nacque la nuova Germania e di conseguenza la nuova Europa, non certo dalle vuote sterili chiacchere di cosiddetti sociologhi e umanisti vari.

La nuova Germania e la nuova Europa, come a suo tempo la Fenice, sono nate dalle ceneri di una Germania e di un’Europa malsana e malefica entrambe portatrici di morte e distruzione.

Fu la caparbia volontà dei primi Fremdarbeiter e delle Trümmerfrauen di conoscerai e capirsi a far germogliare la nuova Europa.

Il nuovo ordine europeo nacque tra le macerie della Germania e sulle impalcature che i muratori italiani per primi, eressero per costruire le case con i mattoni ripuliti a mano dalle Trümmerfrauen.

Nessuno si deve mai scordare di questo.

# # #

Oggigiorno nel nuovo millennio i figli e le figlie di Erasmus nipoti e pronipoti dei Fremdarbeiter e delle Trümmerfrauen,   si dedicano allo studio, al dialogo intereuropeo, vogliono comprendere, valutare, assimilare nuove verità sociali e culturali, vogliono sapere, conoscere, creare e professare nuovi orizzonti, ed  è proprio lì, nel fertile terreno della scienza e della logica che nasce, lontana da diffidenze, da cinismi e ben studiate ipocrisie,  una nuova Europa basata sulla tolleranza, la compressione reciproca e l’amore, il tutto coronato da una sfilza di marmocchi e monelli sani e belli che continueranno a loro tempo a forgiare un Europa sempre più unita e forte e creano tra mille difficoltà politiche di nefaste politiche estere coronate da interessi partitocratici ed economici vari,  un Nuovo Ordine Mondiale

Fine?


 

Dal mio libro “La storia di un  inceneritore, La morte veglia su Monopoli”

Herausgeber : Independently published (13. Mai 2017)

Sprache : Italienisch

Taschenbuch : 249 Seiten

ISBN-10 : 1521285063

ISBN-13 : 978-1521285060

 

… e così, mentre ex commissari politici italiani al servizio di Stalin e del partito comunista sovietico, cercavano di instaurare in Italia una sottospecie di dittatura comunista, la gente semplice della strada, sia tedesca sia italiana si mise all’opera per rimettere in sesto le infrastrutture distrutte dalla loro stessa scellerata scempiaggine.

All’inizio, sia gli italiani sia i tedeschi superstiti, cominciarono a rimettere di nuovo in piedi la Germania.

Lavorando con diligenza e caparbietà in meno di dieci anni, gli italiani e i tedeschi riuscirono a ricostruire tutte le infrastrutture della nuova Repubblica Federale di Germania, cominciando dalle fabbriche e strade, dalle ferrovie alle autostrade e dai porti marittimi.

Aiutate da volonterosi e capaci uomini del sud italiano ai quali, poi vista la ciclopica impresa, si aggiunsero gli spagnoli, i portoghesi, i greci e i turchi, le diligenti donne tedesche, durante il dopo lavoro scodellarono pure un nuovo Popolo.

Era un popolo sano e forte quello che nacque in Germania a quei tempi, spuntando dalle ceneri come la mitica Fenice, ripudiando ogni velleità bellica, da quegli anni in poi il nuovo popolo tedesco giurò di vivere sempre in pace con il mondo intero, rigettando ogni forma di aggressione e guerra di conquista futura.

Lavorarono e progredirono così dinamici e lesti che in manco di una decade, la Germania ridivenne, questa volta con soli fini di pace e progresso, nuovamente il punto di riferimento nel mondo della tecnica, delle capacità innovative del lavoro e della ricerca scientifica.

Il sapere e le capacità tecniche tedesche erano di nuovo riconosciuti come punto di riferimento da tutti e il mondo guardava nuovamente con ammirazione questo Popolo che, dal tanto male che fece, ora progrediva, e con lui, l’intera Europa.

Dalla Germania degli anni cinquanta partirono i primi impulsi per una ripresa economica di tutta l’Europa che rapidamente portò lavoro e benessere a tutti i popoli occidentali.

Tutto funzionava e progrediva a meraviglia, la nuova Germania e la novella Europa, quasi come due sorelle gemelle crescevano e prosperavano nel tempo, influenzando  con la loro voglia di sapere e di fare, e questa volta in modo positivo, il Mondo intero.

Tutto a posto allora?

Nix tuto bene, tutto Scheiße Kamaraden.

Gli anni delle vacche grasse finirono presto, non certo perché ci fu un’altra crisi tipo anni venti, no, le cose non andarono esattamente così, nix crisi tipo anni venti, i bei tempi finirono presto a causa di un imprevisto che nessuno si aspettava o avrebbe mai potuto prevedere.

Il declino della Germania iniziò verso la fine degli anni sessanta, appena cinque o sei lustri dopo la fine della seconda guerra mondiale  con l’apparizione di un prototipo di Homo Sapiens germanicus a molti di noi del tutto sconosciuto.

Nessuno sa ormai dire con sicurezza da dove lo sconosciuto venisse, chi l’avesse creato o di chi fosse figlio, di sicuro si sa solamente che, improvvisamente costui bussò alla porta della Storia portandosi appresso tanti mentecatti come lui.

L’arrivo dello sconosciuto diede il via all’attuale decadenza.

Da quel giorno, tutti i valori e virtù accumulati iniziarono a vacillare e a degenerare e la Germania cominciò a perdersi di nuovo per strada.

Il nuovo arrivato si dimostrò presto un vero maestro del lamento e un deplorevole, capace e abile menestrello della mala sorte.

Bugiardo, cinico e intrigante, furtivo e codardo, questo fariseo dell’umanità era venuto dal nulla e niente aveva a che fare o veder con tutti i buoni propositi tedeschi dell’immediato dopoguerra ma era arrivato per restare e la Germania non fu più la stessa.

Come un cancro con molte putride metastasi, questo prototipo dal basso orizzonte si mise all’opera e infestò, con il suo comportamento, non solo la Germania e il mondo intero, ma anche la vera aria che noi tutti si respira.

Sembra veramente che il ritorno dei lavoratori mediterranei e delle loro famiglie create in Germania insieme alla loro prole nei loro Paesi di origine, coincida con l’apparizione del nuovo prototipo di Homo Sapiens germanicus.

Le malelingue, invece, assicurano che in effetti, costui non fosse mai scomparso, insinuando anche che fosse sempre esistito nel sottobosco delle strutture sociali tedesche, pronto a rispuntare come un fungo velenoso non appena e ogni qualvolta si presentasse l’occasione propizia …

 

 

 

 


giovedì 22 luglio 2021

Ciao ciao Homo sapiens -sapiens.

 



Sin dal vero primo giorno, vale a dire da quando si parlò di vaccini, da quando cioè a Wuhang ci furono i primi casi di Sar -Cavid ci fu detto che le iniezioni dei  vaccini contro questo “nuovo” tipo di virus,  non le avrebbero fatte i medici di famiglia,  ma che si sarebbero aperti  appositi centri di vaccinazione per chiamata e appuntamento.

Già allora mi chiesi come mai i medici generici, che indubbiamente conoscono a menadito le patologie dei loro pazienti, e perfettamente in grado di curarli;  fosse negato non solo di sanare i sintomi di quella che si rivelò di essere una influenza con conseguente bronco -polmonite fulminante ma anche di eseguire un semplice intervento chirurgico, come somministrare un’iniezione entro -muscolare anti -influenzale, come hanno sempre fatto.

Quando poi cominciarono a parlare ridotta efficienza dei sieri e tutti i responsabili case farmaceutiche incluse si coprirono di immunità giuridica declinando ogni responsabilità per possibili effetti collaterali e le cure ai malati di Covid si dimostrarono veramente micidiali tanto da uccidere più pazienti che il virus stesso, capii di essere difronte a qualche cosa di tremendo, mai visto prima nella storia dell’umanità.

Mentre i nazisti sterminavano minorità etniche per puro e semplice odio politico, ora, senza mezzi termini, qualcuno aveva preso di mira l’umanità intera e questo a solo e puro e semplice scopo di lucro e interesse di supremazia  politico – industriale.

Furono le varie associazioni dei medici generici a rifiutarsi di iniettare intrugli chimici ai loro pazienti o furono le varie case farmaceutiche a imporre ai politici di esonerare i medici di famiglia onde evitare uno Tsunami di richieste di risarcimento danni da parte dei loro pazienti e a dichiarare l’immunità giuridica ai futuri produttori e inoculatori di vaccini inventati su di sana pianta e senza delle vere e proprie ricerche scientifiche?

Forse, noi gente della strada questo non lo sapremo mai, penso che sarà molto difficile arrivare con sicurezza a sbrogliare la matassa di interessi economici e politici, di ruberie e imbrogli vari che negli ultimi due Anni hanno generato un vero e proprio tornado di soldi e di morte e ucciso centinaia di miglia di esseri umani.

I politici sono i veri responsabili di questo cataclisma umano, sono loro i veri assassini, certuni, ordinando mascherine e apparati respiratori in Paesi dell’estremo oriente, si sono pure arricchiti e non saranno perseguitati inquanto  godono di una specie di immunità giuridica fatta in fretta e furia e su misura proprio e apposta per loro

Dicono anche che il Virus ha notevoli capacità di  mutamento, tutti i Virus influenzali mutano, quanti ne abbiamo già conosciuti?

Quante vittime mieterono annualmente i Virus influenzali nei passati decenni?

Ora le case farmaceutiche ci vengono a raccontare che è  la diversità e capacità di mutarsi del Virus stesso che impedisce loro di mischiare un intruglio di vaccini, veramente efficace, pazzesco.

Fatto inconfutabile è che il Sar –Covid ha preso il sopravvento sulla scienza da  quando fu imposto ai medici generici di non curare i propri pazienti, è dal quel momento che la strage di esseri umani inizio come la moria dei polli  in un pollaio.

Stiamo vivendo una tragedia che a quanto sembra e scappata di mano, sia ai politici sia ai luminari della scienza medica e farmaceutica, dove i virologhi stessi non sanno più che pesci pigliare e si sono divisi, a seconda dei loro interessi politici e di carriera,  in pro e contro vaccini.

Ciao, ciao Homo sapiens, sapiens.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

domenica 4 luglio 2021

Le italiche doglie nucleari.

 


Energia dal nucleare energia pulita?

Questo dal  “corriere della sera”

https://www.corriere.it/esteri/21_luglio_03/energie-nucleare-green-ue-chiamata-dare-risposta-687a60da-dc04-11eb-acdd-ea59277529b6.shtml?fbclid=IwAR3zezYfAh41UR81kNNxMv29sA5jMX3F8TrTAVRtZkzNFT8qowz76Soy8yc

Leggendo i commenti e le discussioni su questo articolo non so se ridere o piangere, le argomentazioni pro nucleare di cosiddetti esperti sono talmente puerili e campate in aria e guarniti con arroganti valutazioni fuori luogo da rasentare il ridicolo.

Quando mai poi, l'Unione Europea è chiamata a stabilire se  l'energia elettrica dal nucleare è energia verde?

A prescindere dal fatto che l'energia elettrica in se,  è un’energia pulita, caso mai, se di energia verde si deve parlare, bisognerebbe analizzare prima delle proprietà inquinanti  e dell’impatto ambientale del vettore energetico e dei suoi residui di combustione, soprattutto per quel che e riguarda le scorie nucleari, non vi pare?

L'Italia è un Paese privilegiato da madre natura per tre tipi di vettori energetici: Sole, vento ed acqua.

Queste sono le sole tre fonti di energia rinnovabili gratuite e senza fattore inquinante sulle quali l'industria italiana dovrebbe puntare.

Ovviamente in Italia c’è ancora qualcuno imboscato nei cessi dell’Enel che sogna le centrali nucleari, magari qualche illuso da qualche altra parte vaneggia e fantastica su una nuova “italica bomba nucleare;” sicuramente qualcuno in Italia si ricorda della baggianata della tanto agognata bomba nucleare italiana, poi trasformata in una bombetta  dell’italica imbecillita.

Infatti nel bel Paese degli sbandati politici e sociali, dei casinisti di  mestiere , dei  mascalzoni e criminali industriali vari tutto e possibile, anche un nuovo referendum sul nucleare.

Nell’articolo si sostiene che l’Unione Europea è chiamata a stabilire  se l’energia nucleare sia un’energia pulita  e pertanto verde, tali affermazioni non trovano conferma sul sito del JRC dell’Unione Europea, che fino a prova contraria si guarderà bene a dichiarare l’energia nucleare come pulita.

Jrc = Joint Research Centre | European Commission (europa.eu)

Il gioco di parole in questo allucinante articolo e spaventoso, le argomentazioni pro nucleare di diversi lettori ancora più orribili e devastanti.

L’Italia, come già fanno diversi Paesi europei, deve puntare sulle fonti energetiche rinnovabili  e  soprattutto gratuite che Madre Natura ci ha messo a disposizione e non divagare con stronzate  su una chiamata dell’Unione Europe a prendere posizione sul nucleare da parte del JRC.

Il futuro energetico dell’Italia , dell’Europa e del Mondo intero è rinchiuso in questo mio articolo:

Marista Urru - Da F. Parpaiola letter from Germany n. 3 : Energie rinnovabili

 

Sabato 10 aprile 2010

Salve Marista

In congiunzione al tuo post sull' energia solare  ho tradotto dal Tedesco questo studio pubblicato il mese scorso, l'ho trovato molto interessante, tecnicamente  fattibile, se mai verrà realizzato è difficile dirlo, però ci dimostra che tanti scienziati sono all' opera per risolvere in tempi reali e con risultati tangibili i problemi energetici di un  futuro non più tanto remoto.

 

IL 23 Marzo di quest'anno l' Energy Watch Group, www.energywatchgroup. org pubblicò un interessante studio di due scienziati americani, Mark Z Jacobson e Mark A DeLucchi.

 

I due scienziati prevedono con il loro Progetto la possibilità di coprire per il 2030,  l'intera richiesta d'energia planetaria solamente con energie rinnovabili, liberando l'umanità dalla schiavitù dei portatori/produttori, di energia fossile.

Eccoti le loro conclusioni:

Vento, Sole e Acqua (VSA) forniscono nei posti adeguati già una buona parte di energia elettrica.

 

 

Il Piano per un cambiamento del sistema mondiale energetico a energie rigenerative prevede l'istallazione su scala mondiale di 3,8 Milioni di Turbine a Vento a 5 MW l'una, (nota:  solo due di quelle eliminerebbero il termo bruciatore di Monopoli e ne avanza, dico che ne avanza anche se  sono sicurissimo che con i problemi che hanno al massimo ne fanno 8 di MW/h di media, per ben che loro vada).

Prevede inoltre  90.000 istallazioni fotovoltaiche a 300 MW, anche private di piccola entità decentralizzate sui tetti delle Case,  aggiungici lo sfruttamento della  energia geotermica e   turbine azionate dalle correnti marine e maree. (ci sono posti nel canale della Manica dalle parti della Bretagna tra le isole a Nordovest della Scozia dove le correnti raggiungono  quasi una costante  di 8 miglia marine , 15,5 km/h circa, conosco quelle acque come le mie tasche, a volte ci divertivamo ad andare piano per arrivare sul punto esatto con la corrente propizia e facevamo la gincana tra quegli scogli con i nostri 15 nodi più i 6 della corrente, e va ben, ogni tanto qualcuno si faceva sugli scogli un buchetto qua e la, ma era roba da poco).

Già dal 2020 il prezzo di un KW di energia verrebbe così a costare molto meno dei 5,5 centesimi di Euro previsti per allora (hai letto giusto) dai sistemi convenzionali.

L'unica cosa necessaria alla realizzazione del progetto è la volontà politica.

Ci potrebbero essere degli intoppi per la costruzione di Batterie per Automobili al Lithium che però con un buon riciclo e  con i perfezionamenti tecnici già in corso (l' aereo di cui al precedente post ,  vola) sarebbero ostacoli ben sormontabili.

Il Dipartimento  per l'informazione  energetica americano stabilisce l'attuale consumo odierno di energia mondiale a 12,5 Bilioni di Watt  o 12,5 TW.

Fino al 2030 aumenterà a 16,9 TW se continuerà il domino dei combustibili fossili, se invece si usasse l'energia rinnovabile la necessità planetaria di energia scenderebbe a 11,5 TW (per produrre 16.9TW ne dobbiamo spendere dunque 4,4 TW di energia)

L'Energia da VAS potrebbe far fronte ad  una ancor più alta richiesta energetica in quanto l'energia eolia disponibile e di 1700 TW, quella solare è di 6500TW senza toccare i  vari Parchi nazionali marini e montani e calcolando anche gli areali senza energia eolia o solare, rimane un disavanzo dai 40 agli 85 TW di energia eolia e 3 580 TW di energia solare. (in riserva)

Attualmente produciamo solamente 0,02 TW di energia eolia e 0,008 TW di quella solare, piccole frazioni del possibile dunque.

Altri produttori di energia: Le onde marine, la geotermica e le Centrali idriche , sarebbero energie aggiunte.

Il progetto presentato di energia da un mix di sistemi,  prevede che il 9% del fabbisogno sia prodotto da 900 Centrali idriche il 70% delle quali è già in funzione.

L'energia eolia produrrebbe il 51% del totale, e i 3,8 milioni di Mulini a Vento necessari coprirebbero in totale 50 Km2. ( La città di Stoccarda è  quattro volte più grande)

Solamente lo 0,8% dei progettati Mulini a Vento sono per il momento in funzione sulla Terra,  in tutto circa 150.000 Impianti per una produzione media di 1 MW ciascuno, in Germania nel 2008 furono  istallati primi impianti a 2 MW e ora anche a 5 MW l'uno.

IL 40% verrebbe prodotto dalla fotovoltaica e dall' energia termica solare (come combustibile per generatori di vapore- Turbina- Gruppo elettrogeno)

Il 30% dell'energia fotovoltaica verrebbe da pannelli solari sui Tetti degli edifici, mentre le Centrali termo solari richiederebbe lo o, 33% della superficie terrestre.

Per comparare: Le  nuove Centrali a combustibile fossile necessarie in un prossimo futuro per coprire il fabbisogno energetico mondiale hanno bisogno di più spazio che tutti gli Impianti di energie rinnovabili messi insieme senza menzionare le miniere e scorie varie.

Gli Impianti di VSA forniscono energia sicura come quelli attuali, di notte e durante le giornate ventose e di bufere, predomina l'energia eolia, di giorno e di sole quella fotovoltaica, questo anche  perché la fotovoltaica e la eolia si avvicendano  bene.

Una riserva di sicurezza la offrono infine le Centrali idriche che si possono avviare e fermare in un corto lasso di tempo.

 

Tecnicamente un sistema basto su VSA è  completamente realizzabile con materiali riciclabili, come l'acciaio, il rame la plastica e altri ancora.

Il Neodym un metallo che viene usato per la costruzione di riduttori di giri per le Turbine si trova in prevalenza in Cina, ma costruttori hanno stanno già sviluppando altre alternative anche in questo Campo.

I costi per questo sistema si aggirano sui 100 Bilioni di dollari, inclusa una   nuova rete di trasporto energetico, mentre i costi per mantenere l'attuale sistema con la costruzione di nuove centrali incluse quelle atoniche e i danni alla salute pubblica e ambientale sarebbero come minimo uguali. (con i portatori di energia fossile che stanno finendo, anche senza  contare il Gas e il Petrolio la Germania  avrebbe  Carbone solo per un centinaio d'anni).

Mentre per il momento l'energia marittima e quella fotovoltaica son ancora piuttosto costose, stando agli ultimi successi della tecnologia, per il 2020 saranno commerciabili.

Prezzi energetici in US $ ora siamo sui 7 centesimi ma si scenderebbe a 4 centesimi per KW/h.

Gli autori di questo studio sono:

Mark Z Jacobson professore di Ingegneria e di costruzioni d'Impianti industriali all'Università di Standfort, e Direttore del programma Ecologia ed Energia. Sviluppa programmi per lo studi delle ripercussioni ambientali delle energie fossili nell'aria e sul clima.

 

 

Mark A. DE Lucchi, si occupa presso l'Università di Davis in California di studi di problemi energetici e analisi ambientali, di energie ricreative e di sistemi di trasporto energetico.

 

 

Ciao

 

Franco