martedì 30 ottobre 2018

italienische Verhaltenes My Ass Frau Schäfer, Kristina Antonia



 






Frau Schäfer, Kristina Antonia dem politischen Chaos in Deutschland wurde nur durch die unnatürliche Koalition CDU/CSU, vor sich hin getrieben und unten verschoben.

Die Bundeskanzlerin hat es nicht verstanden den EU Traum für Europa   als solche zu verwirklichen, sondern zu verdeutsche für Deutschland allein. 

Suchen Sie bitte nicht nach prallenden mit Italien, es wäre lachhaft und töricht, zu gleich.

Die Italiener ob es jemanden passt oder nicht, die sind gerade dabei sich von den Joch, dass die Merkel Doktrin Europa geprägt hat, zu befreien.

In Deutschland herrscht das absolute politische Chaos, zum großen Teil verursacht durch die krankhafte Arroganz der CSU und CDU Vereinsmeierei, hat Deutschland Außermaße geschadet.

Die fast „Wollt dem totalen Krieg“ Gelaber manchen Polit- Gondolieri in Berlin und in München haben die Bundesrepublik in Europa isoliert, oder haben Sie es in ihren Wahnvorstellungen von Politisches Unfehlbarkeit immer noch nicht kapiert?

Fragen Sie Mal nach Osteuropa oder die Südländern was die darüber denken?

Dank der Merkel –Doktrin was Deutschland über bleibt sind: dem stehst breit wie eine Matte Junker Jan, die Holländischen „Kruideniers“ und die Franzosen der Psychopathen Macron, das ist alles.

Die Herr Mertz und Co. Arrogant und politisch Narzissten wie sie alle sind, würden die Sache nur non verschlechtern.

Die Bundeskanzlerin und ihre Doktrin haben in die Bevölkerung der Bundesrepublik Deutschland schwer gespaltete und einem Identitätsproblem verursacht der Links, genauso gut wie Recht gehen kann.

All Politischem Scheiß die wir jetzt in Italien am ausmisten sind, wurde ja von der Merkel Politik und Doktrin befürwortet.

Von wegen hier Italienische Verhaltenes.


https://www.msn.com/de-de/nachrichten/politik/hessen-wahl-merkel-rückzug-drohen-deutschland-italienische-verhältnisse/ar-BBP5z7M?ocid=spartandhp

martedì 23 ottobre 2018

Un male chiamato Euro





 L'Italia mostra i denti e po’ tutti i megeri delle palanche Nordeuropei, ora soffrono di mal di pancia e hanno pure paura.

 Pensate un momento: Com'è possibile che l'Italia, con le misere condizioni sociali in cui la popolazione si trova, abbia accumulato un Deficit pari al130% del pil?



Stiamo parlando di oltre 2300 Miliardi, dove sono finiti questi soldi?



Vedendo che la Sanità italiana ad esempio è di poco migliore a quella del Burundi bisogna chiedersi chi fine hanno fatto tutti questi miliardi.



Quando una madre italiana, in Italia non ha nemmeno i soldi per pagare un’analisi del sangue a suo figlio e pertanto un’ASL si rifiuta di eseguirla, non si può parlare di costi esorbitanti.



Come si può avere lo spudorato coraggio di parlare di uno Stato sociale ed evoluto quando in un Paese che è considerato la terza potenza economica dell’Unione Europea, se non hai soldi per curarti crepi come un cane rognoso sul ciglio della strada?



Persino l’Obama Care è più evoluto del sistema sanitario italiano.



Le strade italiane poi sono letteralmente spazzate via da un acquazzone e le città affogano per via delle fognature intasate.



I ponti crollano e molti sono pericolanti per mancanza di manutenzione.



In che tasche sono finiti tutti questi miliardi destinati alla manutenzione delle infrastrutture nazionali?



Che cosa deve pensare un Uomo ben sapendo dell’alto grado di corruzione che corre rampante nelle strade e contrade D’Italia, quando sente il Presidente della Repubblica Mattarella Sergio; che, di fatto, si schiera con l’Unione Europea ,che cerca in tutti i modi impedire il nuovo programma di investimenti in Italia varato da un Governo Italiano democraticamente eletto e voluto a grande maggioranza dal Popolo Italiano?

La grande vigliacca poi è che i farabutti della sinistra italiana non contesta l'intenzione di investimenti strutturatali ma solo il tipo degli stessi.

Perdio, perché non li hanno fatti loro quando erano al Governo?



Oltre a immediate riforme sociali, sanitarie e strutturali, L’Italia necessita un urgente riforma della magistratura che spazzi via tutte le toghe faziose, politicizzate e corrotte che coprono le porcate di una casta di farabutti politici e faccia luce nell’imprenditoria criminale italiana.



Come si può avere fiducia in un Unione Europea che bacchetta investimenti italiani necessari a salvare il Paese dall’implosione strutturale totale, quando ad esempio la stessa Unione Europea accetta i bilanci falsificati della Germania?



Defict tedesco.



Libera traduzione del concetto del prof Sinn già espresso nel 2014

Il prof Hans Peter Sinn dice che in sostanza. il Ministro delle palanche Schäuble è un baro, appunto perché bara al gioco.



Il Difict della Germania secondo il prof Sinn è truccato poiché interventi governativi di diversi miliardi di Euro non sono contemplati nelle spese dello Stato.

Questo è quanto il prof Sinn scrive in un articolo per il settimanale “Wirtschaftswoche” (Settimana economica)

Aggiungendo queste uscite al Bilancio del 2010, il Deficit della Germania arriva al 12, 8%.

Ufficialmente però, il Defict nel 2010 era del 3,3% del prodotto interno lordo.

Inoltre, sempre secondo il prof, Sinn le Bad Banks (dove Schauble mette i panni sporchi cosicché nessuno li veda) e in special modo la FMS Wertmanagment HRE e la WestLB non sono state considerate, anche se sono di proprietà dello Stato.

Le due banche nel 2010 avevano causato debiti per 230 miliardi di Euro pari al 9,3% del PIL.

Neppure il fondo di salvataggio lussemburghese ESM  responsabile del 7,3% del Deficit reale, fu considerato nel calcolo.

È irritante osservare che certe uscite e debiti non sono comprese nel calcolo del Deficit.

È ovvio che questo sistema di calcolo del Deficit, nasconda una parte dei diversi fattori negativi che lo causano.





Ifo-Präsident Sinn: Deutsche Defizitquote geschönt



Die Defizitquote in Deutschland ist laut ifo-Präsident Hans-Werner Sinn geschönt, weil milliardenschwere staatliche Rettungsaktionen im Verlauf der Finanzkrise dort nicht erfasst werden.

Die Defizitquote in Deutschland ist geschönt, weil milliardenschwere staatliche Rettungsaktionen im Verlauf der Finanzkrise dort nicht erfasst werden. Das schreibt ifo-Präsident Hans-Werner Sinn in einem Gastbeitrag für die WirtschaftsWoche. Rechne man diese Kosten mit ein, habe das deutsche Defizit 2010 bei 12,8 Prozent gelegen. Offiziell lag es 2010 bei 3,3 Prozent des Bruttoinlandsprodukts (BIP).

1-Prozent-Regelung 2013

Laut Sinn sind im offiziellen Budgetdefizit des Staates die deutschen Bad Banks, insbesondere die FMS Wertmanagement (HRE) und die Erste Abwicklungsbank (WestLB) nicht berücksichtigt, obwohl sie zum Staat gehören. Sinn: „Die beiden Bad Banks haben 2010 einen Schuldenzuwachs von 232 Milliarden Euro oder 9,3 Prozent vom BIP verursacht. Es gab zudem noch eine Reihe anderer Maßnahmen zur Rettung der deutschen Banken, die die Staatsschuld erhöhten.“ Auch der Luxemburger Rettungsfonds ESM, für den laut Sinn 7,5 Prozent des BIP zu veranschlagen seien, wurde nicht in die Defizitquote einbezogen. Sinn: „Es ist irritierend, dass Schuldenzuwächse nicht in den Budgetdefiziten auftauchen, sondern nur in der Statistik der Schuldenbestände. Offenkundig verschleiert die Methode, nach der in Europa die Budgetdefizite berechnet werden, einen Teil der Ursachen für steigende Schuldenstände.“



Come si può dare fiducia di Unione Europea che permette questi giochetti al pallottoliere teutone, ma intende sanzionare l’Italia che pur investendo nuovi capitali rimane sempre sotto il fatidico 3% di indebitamento, mentre la Germania e la Francia, lo hanno da sempre superato?

Prima delle elezioni che hanno portato la coalizione di governo Lega - M3S il Governo del PD aveva previsto un aumento del Deficit del 0,8%, ora questo nuovo Governo prevede un aumento massimo del 2,4%, il problema dov'è se non  nei congiuntivi e condizionali di una banda di farabutti europei, che si definiscono commissari che nessuno a eletto e voluti e nominati da un ubriacone lussemburghese su dettato della delinquenza finanziaria europea?



Ora può succedere di tutto, la delinquenza economica europea è capace delle azioni più vili e sporche anche di fabbricare incidenti di percorso e a detta di molti non sarebbe la prima volta. 



Quest’Unione Europea è semplicemente da distruggere.












martedì 16 ottobre 2018

A Monopoli- Bari; di fumi si muore





 



Questo rapporto redatto dal’ ISPRA e inviato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare non è altro che una colossale presa in giro e un insulto sia ai vivi sia ai morti,



 Questo rapporto non è altro che la specificazione del bruciatore costruito dal Consorzio Siemens - Wherle a Monopoli - Bari presso la Ital Green Energy e messo in funzione dal sottoscritto.



Questo rapporto è quasi una brutta copia della specificazione dell'impianto caldaia e fornace in parte da me corredata per il rilascio dei certificati di collaudo, già nel 2003



Il tutto  melo vedo ora corredato da tutta una sfilza di punti e virgola di nomi di cosiddetti tecnici italiani che si limitano a costatare ciò che fu costruito negli Anni 2002/4 e da me tra la fine del 2003 l’inizio del 2004 messo in funzione.



La causa principale delle malattie alle vie respiratorie a Monopoli in Provincia di Bari e dintorni e principalmente dovuta ai gas di scarico provenienti da 12 (Dodici) gruppi elettrogeni a 10 (dieci) Megawatt caduno per un totale nominativo di 120 Megawatt che usano il cosiddetto Biodiesel come carburante.



Sedetti gruppi elettrogeni consumano circa 600 Tonnellate al giorno di Biodiesel di produzione proprio della Ital Green Energy a Monopoli-Bari.



A prescindere dal danno al patrimonio forestale mondiale che la coltivazione delle palme che forniscono la materia prima del Biodiesel, vale  a dire l’olio vegetale, faccio presente che l’olio vegetale ossida al disopra dei 130°C ed e pertanto cancerogeno.



Il Biodiesel poi, con l’aggiunta di metanolo o etanolo, elementi necessari per aumentarne il potere specifico di combustione, è addirittura letale per e vie respiratorie.



Solamente in un Paese come l’Italia dove vige la faziosità, la politicizzazione e la corruzione a livello politico e istituzionale è possibile una porcata simile.








  • Taschenbuch: 249 Seiten
  • Verlag: Independently published (13. Mai 2017)
  • Sprache: Italienisch
  • ISBN-10: 1521285063
  • ISBN-13: 978-1521285060


m_amte.DVA.REGISTRO UFFICIALE.I.0022593.09-10-2018

Rapporto Conclusivo d’Ispezione Ordinaria 
(valida come visita in loco ai sensi dell’ex art. 29-decies comma 5)

Attività ispettiva ex art. 29-decies del D.lgs 152/06 e s.m.i., comma 3 

 Ital Green Energy S.r.l. – Centrale Termoelettrica sita in Monopoli (BA)

Autorizzazione Ministeriale Decreto Riesame AIA: DEC-MIN-0000331 del 23/11/2016
DVA Registro Ufficiale.U.0024159.20-10-2017

Visita in loco effettuata dal 18/04/2018 al 20/04/2018 e dal 03/05/2018 al 04/05/2018


 Data di emissione 03 ottobre 2018
 

Modello PS.VAL-RTEC.ISP.02.06 Rev.0 del 17/10/2017Pagina 1 di 24  

Indice
1 Premessa...................................................................................................................................................................... 3

1.1 Definizioni e terminologia ............................................................................................................................... 3

1.2 Finalità della presente relazione ....................................................................................................................... 3

1.3 Campo di applicazione ..................................................................................................................................... 4

1.4 Autori e contributi della relazione................................................................................................................... 4

2 Impianto AIA Statale oggetto dell’Ispezione......................................................................................................... 5

2.1 Dati identificativi del gestore ........................................................................................................................... 5

2.2 Verifica pagamento tariffa del controllo ordinario e rapporto annuale di esercizio dell’impianto ........ 5

3 Evidenze oggettive, risultanze e relative azioni da intraprendere ....................................................................... 6

3.1 Evidenze oggettive* .......................................................................................................................................... 6

3.2 Risultanze e relative azioni da intraprendere** .......................................................................................... 19

4 Allegati ...................................................................................................................................................................... 24


 

Modello PS.VAL-RTEC.ISP.02.06 Rev.0 del 17/10/2017Pagina 2 di 24



1 Premessa

1.1 Definizioni e terminologia 

Ispezione ambientale: (fonte direttiva) l’insieme delle azioni desunte dall’art.3, punto 22 della Direttiva 2010/75/UE del 24
novembre 2010, ivi compresi visite in sito, controllo delle emissioni e controlli delle relazioni interne e dei documenti di follow-up,
verifica dell’autocontrollo, controllo delle tecniche utilizzate e adeguatezza della gestione ambientale dell’impianto, intraprese
dall’Autorità competente per il controllo al fine di verificare e promuovere il rispetto delle condizioni di autorizzazione da parte
delle installazioni, nonché se del caso, monitorare l’impatto ambientale di queste ultime.

Ispezione ambientale ordinaria: ispezione ambientale effettuata nell’ambito di un programma e in accordo a quanto previsto
nell’Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi dell’art. 29decies comma 3, con oneri a carico del gestore.

Ispezione ambientale straordinaria: ispezione ambientale effettuata in risposta a reclami, durante indagini in merito a
inconvenienti, incidenti e in caso di violazioni o in occasione del rilascio, del rinnovo o della modifica di un’autorizzazione; è
considerata sinonimo di “ispezioni straordinarie” di cui all’art. 29-decies, comma 4, del D.Lgs.152/2006.

Non Conformità (mancato rispetto di una prescrizione): mancato rispetto di una prescrizione dell’AIA e/o di un requisito di
legge ambientale di settore, se espressamente richiamati nell’AIA.
Comporta comunicazioni all’Autorità Competente, ai sensi dell’articolo 29-quattuordecies del D.Lgs.152/06, con le relative
proposte di misure da adottare che sono riconducibili ai seguenti livelli progressivi di severità in funzione della gravità della non
conformità rilevata, in accordo a quanto specificato dell’articolo 29-decies comma 9:

proposta di diffida, assegnando un termine entro il quale devono essere eliminate le irregolarità;
proposta di diffida e contestuale sospensione dell'attività autorizzata per un tempo determinato, ove si manifestino

situazioni di pericolo per l'ambiente;
proposta di revoca dell'autorizzazione integrata ambientale e per la chiusura dell'impianto, in caso di mancato

adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che determinino situazioni di pericolo
e di danno per l'ambiente.

Comporta inoltre eventuale comunicazione all’Autorità Giudiziaria in caso di fattispecie che integrano sanzioni di natura penale.

Proposte all’Autorità Competente delle misure da adottare: (fonte art. 29decies comma 6 D.Lgs.152/06 s.m.i. come
modificato dal D.Lgs.128/10) sono eventuali rilievi del Gruppo Ispettivo che determinano una comunicazione specifica all’Autorità
Competente circa le non conformità rilevate.

Violazioni della normativa ambientale: mancato rispetto di un obbligo legislativo non espressamente richiamato nell’atto
autorizzativo e quindi non riconducibile al sistema sanzionatorio previsto dall’art. 29-quattuordecies (ad esempio superamenti di
limiti emissivi fissati dalle vigenti normative di settore, inottemperanze di prescrizioni discendenti da procedimenti di VIA, non
osservanza delle disposizioni sui rischi di incidenti rilevanti di cui al D.Lgs.105/2015 - ex 334/99 e s.m.i.).

Condizioni per il gestore: (definizione stabilita da ISPRA nell’ambito del sistema delle Agenzie Regionali): condizioni relative alle
modalità di attuazione del PMC stabilite nell’ambito delle attività di controllo dall’autorità competente per il controllo (ad es.
tecniche di esercizio, modalità attuative di autocontrolli, redazione di procedure ecc.).
Nella definizione di tali condizioni, l’Autorità Competente per il Controllo o Ente di Controllo, definisce generalmente anche i
termini temporali entro i quali le stesse devono essere attuate / rispettate.
La definizione di tali condizioni non comporta necessariamente il riesame dell’AIA e a seguito della loro comunicazione da parte
dell’Autorità Competente per il Controllo al gestore, diventano vincolanti per il gestore medesimo.

Criticità: (definizione stabilita da ISPRA nell’ambito del sistema delle Agenzie Regionali) evidenze di situazioni, anche connesse al
contesto ambientale, che, pur non configurandosi come violazioni di prescrizioni dell’AIA o di norme ambientali di settore,
generano un potenziale effetto o un rischio ambientale tali da richiedere l’individuazione di condizioni per il gestore atte a limitarne
o prevenirne l’impatto.

1.2 Finalità della presente relazione 
La presente relazione è stata redatta al fine di garantire la conformità a quanto richiesto dal comma 5 dell’art.
29-decies della Parte Seconda del D.Lgs. 152/06, come modificato dal D.Lgs. 46/2014.

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1.3 Campo di applicazione
Il campo di applicazione della presente relazione è riconducibile alle attività di controllo prescritte in AIA per
gli impianti industriali indicati nell’Allegato XII alla Parte seconda del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e svolte ai sensi
dell’art. 29-decies comma 3 del medesimo Decreto. 

1.4 Autori e contributi della relazione
Il presente documento è stato redatto dal seguente personale di ISPRA
Salvatore Servili  ISPRA
Massimo Stortini  ISPRA

Ha contribuito alla redazione e ha condiviso la stesura finale del presente documento il seguente personale di
ARPA Puglia:
Claudio Lofrumento  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari
Tiziana Cassano  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari
Lucia Barbone  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari
Emanuela Laterza  ARPA Puglia – Direzione Scientifica TSGE
Monica Bevere  ARPA Puglia – Direzione Scientifica CRA

Il seguente personale ha svolto la visita in loco in data 18, 19 e 20/04/2018
1. Salvatore Servili  ISPRA

2. Massimo Stortini  ISPRA

3. Emanuela Laterza ARPA Puglia – Direzione Scientifica TSGE

4. Monica Bevere  ARPA Puglia – Direzione Scientifica CRA

5. Tiziana Cassano  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari

6. Lucia Barbone  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari

7. Claudio Lofrumento ARPA Puglia – Dipartimento di Bari

8. Michele Gesualdo ARPA Puglia – Dipartimento di Bari



Il seguente personale ha svolto la visita in loco in data 03 e 04/05/2018
1. Salvatore Servili  ISPRA

2. Massimo Stortini ISPRA

3. Emanuela Laterza ARPA Puglia – Direzione Scientifica TSGE

4. Tiziana Cassano  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari

5. Lucia Barbone  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari

6. Claudio Lofrumento ARPA Puglia – Dipartimento di Bari

7. Michele Gesualdo ARPA Puglia – Dipartimento di Bari



Il seguente personale ha svolto attività di campionamento delle emissioni convogliate dal camino E1 in data
19 aprile 2018

1. Antonio Nicosia  ARPA Puglia – CRA

2. Alessio Recchia  ARPA Puglia – CRA

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Il seguente personale ha svolto attività di campionamento per la tematica scarichi idrici nella giornata del 18 e
19 aprile 2018:

1. Montedoro Emanuela ARPA Puglia – Dipartimento di Bari

2. Palmisano Carmela  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari

Il seguente personale ha svolto attività di campionamento di inquinamento acustico in data aprile 2018
1. Tiziana Cassano  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari – Servizio Agenti Fisici

2. Lucia Barbone  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari – Servizio Agenti Fisici

Le attività di analisi di laboratorio dei campioni prelevati per la tematica scarichi idrici sono state eseguite dal
seguente personale:

1. Filippo Sturdà  ARPA Puglia – Dipartimento di Lecce – Servizio Rete Laboratori

2. Giacomo Dalessandro ARPA Puglia – Dipartimento di Bari – Servizio Rete Laboratori

3. Marina Mariani  ARPA Puglia – Dipartimento di Bari – Servizio Rete Laboratori

2 Impianto AIA Statale oggetto dell’Ispezione

2.1 Dati identificativi del gestore
Ragione Sociale: Ital Green Energy S.r.l.

Sede stabilimento: Via Baione,232 – 70043 Monopoli (BA)

Gestore: Antonio Pecchia, come da deleghe acquisite nel corso dell’ispezione

Responsabile Tecnico: Giovanni Sardella

RSGA: Michele Carrieri
Impianto a rischio di incidente rilevante: NO

Sistemi di gestione ambientale: ISO 14001

Ulteriori informazioni sull’impianto oggetto della presente relazione, sono desumibili dalla domanda di AIA
disponibile sul sito internet del Ministero dell’ambiente all’indirizzo www.aia/minambiente.it.

2.2 Verifica pagamento tariffa del controllo ordinario e rapporto annuale di
esercizio dell’impianto 

In riferimento a quanto indicato nell’allegato VI, punto 5, al D.M. 24 aprile 2008 “Modalità, anche contabili, e
tariffe da applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005,
n.59”, il Gestore ha inviato al MATTM e ad ISPRA, con email italgreenenergy@legamail.it effettuata in data
06 febbraio 2017 l’attestazione del pagamento della tariffa prevista per l’attività di controllo ordinario.

Il Gestore dà in visione della ricevuta dell’avvenuta consegna della PEC inviata in data 1 maggio 2018 ore
00:15, il Gestore ha inviato all’Autorità Competente e ad ISPRA, il rapporto annuale di esercizio
dell’impianto relativo all’anno 2017 (privo di dati sensibili), nel quale lo stesso Gestore ha dichiarato la
conformità dell’esercizio. Il Gestore inoltre riferisce di aver trasmesso il DAP, con tutti i dati richiesti, relativo
al secondo semestre 2017 e ne dà visione della ricevuta dell’avvenuta consegna della PEC in data 3 maggio
2018.

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3 Evidenze oggettive, risultanze e relative azioni da intraprendere

3.1 Evidenze oggettive*
La visita in loco si è svolta, in due tempi diversi, dal 18/04/2018 al 20/04/2018 e dal 03/05/2018 al
04/05/2018. L’ultimo accesso, con la redazione del verbale di chiusura dell’attività ispettiva in loco, è stato
condotto in data 04/05/2018.
Lo stabilimento è ubicato nel comune di Monopoli all’interno della zona industriale, a circa 5 km dal centro
abitato, l’area del sito industriale dove è posizionata la centrale è di proprietà del gruppo Marseglia.
L'impianto si estende su un'area di 15.000 metri quadrati nella più complessiva area industriale degli Oleifici
Italiani (50.000 metri quadrati, in località Baione, sulla costa monopolitana. È di proprietà della Ital Green
Energy, con sede legale a Ostuni (Brindisi). Produce energia elettrica bruciando biomasse, in particolare la
sansa che è il rifiuto di lavorazione dell'oleificio.
L'impianto di produzione di energia elettrica di Ital Green Energy a Monopoli è stato realizzato dalla
divisione Power di Siemens Italia. Una potenza complessiva di 11,7 megawatt, produce 90.000 kWh/anno di
energia elettrica, che immette sulla rete.
Ital Green Energy srl ha la produzione in tre impianti che utilizzano esclusivamente biomasse: il primo brucia
legno e sansa di olivo, il secondo ed il terzo una miscela di oli vegetali ideata dal gruppo Marseglia.


Il Gruppo Ispettivo (GI) ha effettuato un sopralluogo che ha riguardato le seguenti aree dell’installazione:

1. Sala controllo – SME del BS1;
2. Cabine SME e punto di emissione;
3. Serbatoi, depositi e aree di Stoccaggio;
4. Aree deposito rifiuti;
5. Scarico idrico SF1.



Varie (ispezione 18-20 aprile 2018)

Il GI ha verificato la regolarità dei pagamenti anni 2017 e 2018

Prescrizioni (ispezione 18-20 aprile 2018)

Il GI prende atto che attualmente i motori endotermici del gruppo BL2 attualmente in funzione sono i
seguenti: motore 51; motore 61; motore 71; motore 101, rispettivamente afferenti ai camini E5, E6, E7 e E10.

Mentre i motori E81 e E91 il Gestore dichiara che attualmente sono fermi in quanto è finito il periodo
incentivante CIP6/92 identico motivo per il fermo dei motori dell’impianto BL1.

Il GI, rilevato che non sono state comunicate le suddette fermate, richiede che in futuro venga comunicato
ogni variazione di reti o di impianto (avvii o fermate), sulla base di quanto previsto al PMC pag 73.

Il GI verifica e acquisisce la caratterizzazione e la tipologia delle biomasse approvvigionate nei mesi gennaio
febbraio 2018 (Allegato 3a)



Il Gestore dichiara che il riavvio dell’impianto BL1 previsto per il 30/04/2017, come da sua comunicazione
del 20/02/2017, non è avvenuto.

A tal riguardo il Gestore comunicherà nuovamente il previsto riavvio secondo i termini previsti dall’AIA.

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Il Gestore consegna i consumi di combustibili impianti BS1 e BL2 da luglio 2017 a marzo 2018, la procedura
POA/03 relativa alla gestione delle biomasse utilizzate per combustione e un estratto del registro degli
ingressi della quantità di biomassa solida.

Il Gestore dichiara che con il codice CER 020303 viene identificata farina di vinacciolo, quale rifiuto da
estrazione a solvente, di cui consegna il rapporto di prova n. 1100-2016 relativo alla caratterizzazione eseguita
dal produttore Italcol S.p.A. unico fornitore. 

Il Gestore dichiara che non esiste una procedura per la verifica del rispetto della capacità massima stoccabile.
Tuttavia avviene un controllo nel momento di immissione nel sistema entrata della biomassa e
successivamente durante la compilazione mensile dei report relativi ai combustibili utilizzati.

Il GI ritiene che debba essere predisposto una opportuna procedura atta a monitorare il quantitativo di
biomassa stoccata e verificarne la capacità massima annua di stoccaggio, pari a 150000 t.

Il Gestore dichiara che i codici CER 191207 e 030299 non sono mai stati ritirati.

Il GI acquisisce il MUD relativo all’anno 2017 (Allegato 3e)

Il GI chiede documentazione analitica attestante il rispetto dei requisiti merceologici chimico fisici previsti dal
DM 05/02/1998 per i rifiuti R1 e R13 relativi ai codici CER 030105, 190805, 020301. Il Gestore dichiara che
i rifiuti con codice 190805, 020301 e 121907 non vengono ritirati. Il Gestore precisa che il codice CER
200201 (CER aggiunto con AIA) non è stato mai ritirato. Il Gestore consegna la documentazione analitica del
CER 030105 (Allegato 3e)

Il GI chiede quali sono le modalità adottate dal Gestore per la miscelazione dei prodotti in ingresso in camera
di combustione alfine di garantire il rispetto delle prescrizioni indicate dal PIC. Il Gestore dichiara che la
descrizione fatta a pag 28 del PIC è precisa che il dosaggio delle biomasse in ingresso al silo di alimentazione
avviene con monitoraggio giornaliero del quantitativo di miscela.

In merito alla prescrizione n. 7 lettera a) paragrafo 9.1.2 il Gestore consegna la procedura di controllo delle
condizioni di esercizio dell’impianto BS1 (Allegato 3f).

Il GI ha chiesto se è stato predisposto un programma di monitoraggio degli odori con le modalità previste
dalla L.R. 23/2015, come da prescrizione numero 23.

Il Gestore dichiara di non aver provveduto alla definizione di un programma di monitoraggio degli odori, né
alla sua condivisione con le autorità di controllo, dichiara comunque di aver effettuato una misurazione delle
unità odorimetriche al punto di emissione E1. Il GI acquisisce gli esiti to 3g) e richiede che il Gestore
predisponga e invii il piano di monitoraggio degli odori entro 30 giorni dalla visita ispettiva.

Il GI chiede copia del programma di manutenzione periodica per il controllo delle perdite e le relative
riparazioni (LDAR). Il Gestore dichiara di non aver provveduto nei tempi previsti dal PIC prescrizione n. 24
e che all’inizio del 2018 ha richiesto preventivi alla ditta V.E.D. S.r.l.. Il Gestore consegna la catalogazione
effettuata delle sorgenti relative alle linee di esano e metano che saranno sottoposte al controllo LDAR.

Il GI chiede al Gestore il programma delle ispezioni e controlli da implementare entro 6 mesi dell’AIA. Il
Gestore dichiara di non aver predisposto né inviato il programma, ma di aver compilato le tabelle da allegare
al rapporto annuale relative al monitoraggio emissioni fuggitive, di cui al PMC pag 27-28.

Il GI chiede al Gestore se intende procedere all’eventuale dismissione totale o parziale di impianti. Il Gestore
dichiara che al momento non intende dismettere impianti o parti di essi.

Il GI chiede i DAP relativi agli anni 2017 - 2018. Il Gestore comunica che ha elaborato il primo DAP che
trasmetterà contestualmente all’invio del primo report annuale (30/04/2018).

Il GI chiede la relazione annuale, relativa all’impianto BS1, ex art. 237 septiesdecies comma 5 relativo all’anno
2016, da inviare entro il 30/04/2017.

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Il Gestore dichiara di non averlo elaborato e trasmesso.

Sopralluogo (ispezione 18-20 aprile 2018)

Il GI si è recato presso il capannone di stoccaggio biomassa e rifiuti.

Il GI ha verificato che il capannone è chiuso e provvisto di portoni automatici ed è provvisto di sistema di
aspirazione dell’aria ambiente che è convogliata direttamente in caldaia come aria primaria con una portata di
circa 20000 Nm3/h. In caso di fermo impianto l’aria è convogliata nel filtro a carboni attivi, ubicato sul solaio
di copertura della sala di controllo BS1. L’accesso non è stato possibile in quanto non è presente nessuna
struttura che lo consente.

Il GI chiede documentazione tecnica descrittiva dell’impianto filtro a carboni attivi ai fini del
dimensionamento dello stesso e le procedure manutentive adottate per la corretta gestione e funzionalità.

Il Gestore fornisce le schede del rapporto annuale relative alla tabella 11A2.

Il GI ha verificato la presenza di cumuli separati per tipologia e identificati con cartellonistica come da
allegato fotografico: sansa essiccata disoleata; sansa vergine; residui di potatura e scarti di lavorazione di legno.

Nella zona antistante lo stoccaggio della sansa disoleata, baia di carico, sono presenti cumuli di biomassa già
miscelata, pronta per essere deferrizata e vagliata prima di essere inviata al silo di alimentazione del focolare.
Le quantità presenti al momento del sopralluogo, da comunicazione del Gestore, sono indicate nell’allegato
3h. Il capannone è attraversato da redler per il trasferimento della sansa dall’essiccatoio all’impianto di
estrazione con solvente.

Successivamente il GI si è recato presso le cabine SME ubicate presso base camini E1-IGE.

Sono presenti numero due cabine: linea A - linea principale; linea B - linea di backup a caldo, che risultava in
manutenzione in quanto utilizzata dai tecnici ARPA per il campionamento.

Le cabine sono climatizzate e provviste di sensore di temperatura che in caso di superamento di 35 °C blocca
il sistema di analisi FTIR. All’interno delle cabine sono presenti gli analizzatori FTIR per i parametri: CO;
NO; SO2; HCl; HF; NH3. RGM11 per: O2. mulfid per TOC. Analizzatore per le polveri (presente solo nella
linea B).

Il GI si è recato presso il focolare della caldaia.

Il GI si è recato in sala controllo e ha acquisito di screenshot di rappresentativi dello stato di impianto nel
momento della ispezione ed ha acquisito: Produzione di energia elettrica; Caldaia; Trattamento fumi;
Alimentazione focolare.

Il GI ha chiesto evidenza della misurazione e registrazione della temperatura dei gas vicino alla parete interna
della camera di combustione (punto 22. lettera a paragrafo 9.1.3. pag 249 PIC). Le temperature, rilevate in tre
punti sulla stessa quota, sono rappresentate all’interno dell’allegato 4b. L’allarme, finalizzato all’accensione dei
bruciatori, è settato a 870 °C. Il Gestore riferisce che il confronto è fatto sulla temperatura massima tra quelle
misurate. Il GI chiede copia dello storico delle temperature misurate dalle tre sonde nell’ultimi 30 giorni. Il
Gestore dichiara che il minimo tecnico è definito in funzione della temperatura di 850 °C.

Il GI ha chiesto evidenza delle quantità di rifiuti e combustibile alimentati al forno. Il Gestore dichiara che la
misurazione e la successiva registrazione è manuale e avviene a consuntivo giornaliero. Il GI acquisisce i dati
relativi alle registrazioni dell’ultima settimana.

Il Gi ha richiesto evidenza dell’implementazione di un sistema automatico di blocco dell’alimentazione (punto
7 lettera b paragrafo 9.1.2 pag. 239 PIC). Il Gestore dichiara aver implementato suddetto sistema.

Il GI ha preso visione dei dati SME presenti a video in sala controllo. I dati istantanei sono acquisiti ogni 5 s e
sono utilizzati per la definizione delle medie orarie e semiorarie. Le medie giornaliere sono calcolate dalle
medie semiorarie. La retta di taratura QAL2 per i parametri gas è applicata alla media oraria/semioraria,

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mentre per le polveri è applicata al dato istantaneo per consentire la conversione del tal quale in mg/m3. Il
Gestore dichiara di procedere alla detrazione dell’intervallo di confidenza sui dati orari e semiorari. L’attuale
retta di taratura è stata messa a sistema il 03/04/2018, il GI acquisisce parametri implementati, il report
QAL2 relativo alla retta di taratura implementata (attività sperimentale - ottobre 2017) e il manuale SME BS1.

Il GI chiede evidenza della precedente retta implementata e delle motivazioni che hanno indotto alla
rielaborazione dei precedenti risultati QAL2 piuttosto che ad una nuova effettuazione della QAL2. Il Gestore
dichiara che a luglio 2017 ha effettuato la rielaborazione delle prove QAL2 per adeguare i risultati ai VLE e
alla percentuale di ossigeno di riferimento previsti dalla nuova AIA (che è passata dal 11% al 6%). Il Gestore
ha reso disponibile il report QAL2 effettuato ad ottobre 2016 e la sua successiva elaborazione per
adeguamento alla nuova AIA. Il Gestore ha precisato che la nuova retta è stata implementata al 31 luglio
2017. Gli esiti delle verifiche effettuate ai sensi del paragrafo 6.5 della norma tecnica UNI EN 14181 hanno
reso necessario il rifacimento della QAL2. Il Gestore consegnerà il report QAL2 (ottobre 2016-L16156ES) e
l’integrazione “report ottobre 2016-L16156ES” in occasione del completamento della presente visita ispettiva,
in data 3-4/05/2018.

Il GI acquisisce altresì gli esiti dei test di sorveglianza settimanale ai sensi del paragrafo 6.5 del norma tecnica
UNI EN 14181 per la retta attualmente implementata, nonché gli esiti e delle statistiche relativi alla
rielaborazione della precedente retta QAL2 dal 31/07/2017 al 31/12/2017. Il GI acquisisce, inoltre, le
verifiche QAL3 del 14/04/2018.

Su richiesta del GI il gestore ha effettuato l’accesso alla schermata del sinottico di comunicazione con
l'analizzatore del sistema di acquisizione dati, macchine identificate dalle sigle ACFNT 9200a e 9200b che
sono dotate di interfacce di accesso mediante pannello sinottico (touch panel), mostrando che è possibile
intervenire equivalentemente sul pannello sinottico dell'analizzatore localmente o in remoto dalla sala di
controllo.

Il GI acquisisce un estratto del registro di manutenzione relativo all’ultima settimana (inclusa la giornata
odierna).

Il GI acquisisce i report giornalieri dello SME su basa oraria e semioraria dei giorni 29-30/03/2018 e 11-
18/04/2018 (Allegato 4m). Il GI chiede che il report SME siano implementati con il parametro potenza
elettrica. Il GI evidenzia che il giorno 29/03/2018 si è registrato un superamento del VLE orario per il
parametro CO e il Gestore non ha effettuato la comunicazione prevista nelle 24h successive all’evento (PMC
pag 73).

Il Gestore dichiara che non ha comunicato tale superamento in quanto riteneva che il limite fosse su base
giornaliera e, in ogni caso, il numero di superamenti medi orari per il parametro CO è inferiore al 5%, limite
prescritto dal PIC (prescrizione 21)

Il GI chiede che il Gestore proceda alla comunicazione del superamento dei VLE sia su base oraria che
giornaliera nelle 24 ore successive all’evento specificando altresì le cause che lo hanno determinato e le
conseguenti misure messe in atto per superare le criticità. Il Gestore dichiara che qualora l’evento si
verificasse in giornate prefestive o festive la comunicazione sarà eseguita nella prima giornata utile lavorativa.
Il GI precisa che, nel caso di specie, le modifiche introdotte dal D.lgs. 183/2017 alla parte V del D.lgs
152/2006 prevedono che gli SME si configurino come strumenti di controllo oltre che di autocontrollo.

Il Gi chiede riscontri in merito ai transitori dell’impianto. Il Gestore dichiara che il transitorio è registrato
all’interno del sistema e le concentrazioni registrate sono utilizzate per il calcolo dei flussi di massa. Il GI
chiede che sia predisposto un piano dei monitoraggi sulla base di quando previsto dal PMC (pag 37). Il GI
chiede inoltre che durante i transitori siano comunque disponibili sul portale SME i dati di concentrazione
registrati. Il Gestore dichiara che valuterà la fattibilità di quanto richiesto.

Il GI evidenzia che sono presenti etichettature di identificazione che per alcune linee idriche non sono più
leggibili, pertanto si ritiene necessario che venga effettuata la verifica per la relativa sostituzione. Il GI

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evidenzia inoltre che il Gestore deve effettuare un controllo periodico in relazione al corretto posizionamento
delle targhe di identificazione delle apparecchiature e dei componenti di impianto; infatti, il GI ha riscontrato
che il serbatoio in vetroresina prospiciente il deposito stoccaggio biomassa non risulta identificato. Inoltre,
dall'indicatore di livello serbatoio risultava riempito a 2,46 m. Il Gestore dichiara inoltre che il serbatoio ha
una capacità di 30 m3 e il livello indicato corrisponde circa a 19 m3. 

Il Gestore dichiara che nel suddetto serbatoio in vetroresina confluisce lo scarico dell'impianto di trattamento
acque di processo, in particolare confluisce lo scarto della fase di addolcimento dell’impianto di trattamento
acqua demineralizzata.

I reflui stoccati in questo serbatoio sono, successivamente, convogliati allo scarico SF1.

Il Gestore dichiara che i depositi temporanei sono gli stessi per gli impianti BS1, BL1 (attualmente fermo) e
BL2.

Il Gi ha effettuato il sopralluogo presso il deposito temporaneo dei rifiuti rilevando la presenza di stoccaggi
dei codici CER: 160121; 190904; 190905; 150110; 160107; 150203; 150214; 170203. Come da allegato
fotografico, il GI rileva che l’etichettatura dei depositi temporanei riporta unicamente indicazione del CER e
nome del rifiuto. Inoltre i fusti contenenti rifiuti sono coperti da una tettoia o da teloni di plastica. Tali rifiuti
sono stoccati in recipienti mobili in un'unica area in cui non c’è separazione tra rifiuti pericolosi e non
pericolosi. Inoltre ha rilevato la presenza di un contenitore scarrabile in cui è depositato il rifiuto con codice
CER 191202 derivanti dall’operazione della deferrizzazione della biomassa.

Il GI ha rilevato, lungo il perimetro esterno del deposito di biomasse confinante Saba Med trasporti e
logistica, la presenza di un contenitore scarrabile in cui è apposto un cartello con indicazione codice CER
130205, all’interno sono stoccati fusti su cui è apposto il cartello “rifiuti in attesa di campionamento e
classificazione”. Sul tetto dei conteiner è presente materiale ingombrante (come da allegato fotografico) che, a
detta del Gestore, potrebbe essere destinato al riutilizzo nelle attività manutentive. Adiacente a tale
contenitore scarrabile sono presenti altri contenitori scarrabili contenenti materiale che il Gestore riferisce
essere materiale che potrebbe essere riutilizzato nelle attività manutentive.

Il GI ha effettuato il sopralluogo presso l’area dei serbatoi destinati allo stoccaggio acqua grezza e acqua
demineralizzata dell’impianto BS1 rilevando l’assenza di un bacino di contenimento. Inoltre ha visionato il
serbatoio di riserva acqua grezza di 1500 m3 dotato di bacino di contenimento.

Il GI si è recato presso la sala di controllo BL2 ed ha preso atto che effettivamente i gruppi motore in marcia
sono 4 dei 6 presenti. Sono stati acquisiti gli schreenshot relativi allo stato impianto con le quantità di
combustibile introdotte e l’energia elettrica prodotta e quelli rappresentativi delle emissioni istantanee
monitorate dagli SME.

Il Gestore dichiara che gli SME sono stati avviati il 05/03/2018 e che la QAL2 non è stata ancora effettuata.

Il dato SME è acquisito ogni 5 s, come esplicitato nel manuale SME, non concorre alla validazione del dato la
regola dello scarto massimo tra una misura elementare e la seguente, quindi l’unico criterio implementato è
sull’over range relativamente al 105%, come previsto dalla Guida Tecnica ISPRA n.83/2013. Il GI chiede
copia del manuale SME-BL2.

Il minimo tecnico è definito al soddisfacimento delle seguenti condizioni:

1. potenza elettrica maggiore del 75% della potenza massima che è pari a 17126 kWe;

2. temperatura fumi uscita DeNOX > 350 °C AND dosaggio urea > del 5% (apertura valvola).

Il superamento dello stato di minimo tecnico corrisponde alla condizione di servizio regolare.

Il GI ha chiesto delucidazioni in merito all’assegnazione degli stati di impianto del 15/04/2018 del motore 71
afferente al punto di emissione E7. Il Gestore ha precisato che in quella giornata erano state effettuate
operazioni di rodaggio necessarie a seguito dello spegnimento per manutenzione ordinaria dell’impianto. Sul

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punto si acquisiscono report SME giornaliero del 15/04/2018 e il programma di rodaggio come da manuale
allegato.

Il GI chiede riscontri in merito ai superamenti del VLE, per il quale il Gestore non ha effettuato la
comunicazione prevista nelle 24h successive all’evento (PMC pag. 73): 1. al punto di emissione E5 è stato
registrato per il parametro polveri alle ore 06:00 del 29/03/2018 un valore medio orario pari a 15,4 mg/Nm3
(a fronte di un VLE pari a 8 mg/Nm3); 2. al punto di emissione E7 è stato registrato per il parametro NOx
alle ore 08:00 del 07/04/2018 un valore medio orario pari a 153,9 mg/Nm3 (a fronte di un VLE pari a 150
mg/Nm3).

Il Gestore dichiara che non ha comunicato tali superamenti in quanto riteneva che il limite fosse da intendersi
su base giornaliera e, in ogni caso, il numero di superamenti medi orari per i parametri suddetti < al 5%,
limite prescritto dal PIC (prescrizione 21)

Il GI chiede che il Gestore proceda alla comunicazione del superamento dei VLE sia su base oraria che
giornaliera nelle 24 ore successive all’evento specificando altresì le cause che lo hanno determinato e le
conseguenti misure messe in atto per superare le criticità. Il GI precisa che, nel caso di specie, le modifiche
introdotte dal D.lgs. 183/2017 alla parte V del D.lgs 152/2006 prevedono che gli SME si configurino come
strumenti di controllo oltre che di autocontrollo.

Il GI osserva che a seguito del superamento del 29/03/2018 del punto di emissione E5 l’impianto è passato
in stato di fermo.

Il GI chiede il registro di manutenzione del giorno 29/03/2018 relativo al punto di emissione E5 o altra
documentazione dalla quale emergano le motivazioni che hanno indotto la fermata dell’impianto (Allegato
5e).

Il GI chiede evidenza dell’utilizzo del codice NVA (soglie validazione) quando l’impianto risulta in marcia
regolare e lo SME “in misura”, come riscontrato nel report giornaliero delle medie orarie del 03/04/2018 del
punto di emissione E5. Il Gestore fornisce in documentazione delle medie orarie giornaliere e dati elementari
del giorno 03/04/2018.

Il GI chiede riscontri in merito alla valutazione dell’efficienza del sistema di abbattimento di NOx, come
previsto a pag 21 del PMC il Gestore consegna i report di verifica semestrale effettuati, per ogni punto di
emissione, a monte e a valle de sistema di abbattimento con lo strumento Greenline 8000.

Successivamente il GI si è recato nella zona prossima alla base dei punti di emissione E5, E6, E7, E8, E9 e
E10-IGE ove sono presenti i rispettivi analizzatori SME. I punti di emissioni sono raggruppati in due
strutture che includono rispettivamente i camini E5, E6, E7 e i camini E8, E9 e E10. Il sistema di backup a
caldo dello SME è presente per ognuna delle due strutture. Il GI prende atto che sono istallati due
analizzatori per il parametro NOx (campo di misura alto e campo di misura basso).

Il GI chiede riscontri in merito ai transitori dell’impianto. Il Gestore dichiara che il transitorio è registrato
all’interno del sistema e le concentrazioni registrate sono utilizzate per il calcolo dei flussi di massa. Il GI
chiede che sia predisposto un piano dei monitoraggi sulla base di quando previsto dal PMC (pag 37). Il GI
chiede inoltre che durante i transitori siano comunque disponibili sul portale SME i dati di concentrazione
registrati. Il Gestore dichiara che valuterà la fattibilità di quanto richiesto.

Il GI ha visionato lo scarico SF2, inoltre a visionato gli impianti di trattamento acque di prima pioggia e
quello di raccolta per le acque di seconda pioggia che convogliano in una vasca raccolta insieme a quelle di
prima pioggia depurata che confluiscono ai serbatoi 13 e 14 gestiti dal consorzio ecoacque per il successivo
riutilizzo per ciclo produttivo di Casa Olearia Italiana in merito il Gestore dichiara che in alternativa all’invio
delle suddette acque al riutilizzo può essere utilizzato i pozzi disperdenti che di fatto coincidono con gli
scarichi SF5 e SF4. Il GI riscontra che i punti SF4 e SF5 non coincidono con il punto di scarico delle acque a
monte dell’invio a recupero tramite il consorzio ecoacque. Il GI ha inoltre riscontrato che il punto SF3 non
risulta ad oggi realizzato. Il Gestore dichiara che tale punto sarà comunque afferente ad un pozzo

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disperdente. Il GI chiede quale sia la finalità del recupero delle acque tramite il consorzio ecoacque. Il Gestore
dichiara che le stesse sono utilizzate nelle torri di raffreddamento di Casa Olearia Italiana. Il GI chiede al
Gestore copia della procedura del controllo degli scarichi adottata per la verifica del rispetto dei limiti
secondo quanto previsto dal paragrafo 9.1.5 del PIC e dal PMC. Il Gestore dichiara che pur non disponendo
tale procedura comunque effettua gli autocontrolli periodici e allega i seguenti certificati di analisi del
28/12/2017 n. 122850/17, 122851/17, 122852/17, 122853/17.

Il GI ha effettuato una ispezione ai serbatoi di stoccaggio delle biomasse liquide denominate day 1,2,3 e
buffer 1,2 a servizio dell’impianto BL2. Il GI ha rilevato che tali serbatoi sono dotati di un unico bacino di
contenimento. Inoltre ha rilevato che il serbatoio day 1 risulta fortemente deformato nella parte superiore per
circa ¼ dell’altezza come da allegato fotografico. In merito il GI chiede al Gestore di descrivere la dinamica
dell’evento e le azioni intraprese per la gestione dello stesso. Inoltre considerato che ha dichiarato di utilizzare
il serbatoio con la limitazione del riempimento dello stesso, il GI chiede copia della procedura implementata
per l’utilizzo del serbatoio per tali modalità e gli esiti delle verifiche effettuate al fine di dimostrare che le
stesse garantiscono adeguate condizioni di sicurezza.

Il Gestore si riserva di presentare entro 30 giorni la documentazione suddetta.

Inoltre il GI ha riscontrato la presenza di due serbatoi (acque grezza e di acqua demineralizzata) ubicati nei
pressi dei serbatoi day e buffer che sono sprovvisti di bacino di contenimento. Infine il GI ha visionato i
serbatoi 26A, 36A, 46A in cui sono stoccate le biomasse liquide in un’area di proprietà da Casa Olearia
Italiana e gestita dalla Ital Green Energy. Il GI ha riscontrato che tali serbatoi sono ubicati in un unico bacino
di contenimento che è condiviso con altri 23 serbatoi a servizio della produzione di Casa Olearia Italiana.

Aria (ispezione 18-20 aprile 2018)

Il GI chiede e acquisisce i rapporti di prova relativi ai campionamenti in discontinuo dei punti di emissioni
denominati: E1-BS1 (campionamenti trimestrali): rapporti di prova n. 79-80-81 (dicembre 2017; rdp n.59-60
(settembre 2017); E5, E6, E7 e E10 (BL2) (campionamenti semestrali) rdp n.66-78-72-64-67-71-63-75
(campagna dicembre 2017); rdp n. 28-32-36-40-44-48-27-31-35-39-43-47 (campagna luglio 2017).

Il GI chiede che il Gestore effettui l’aggiornamento dei dati di tutti i gruppi in marcia entro il 30/04/2018
provvedendo ove necessario alla storicizzazione dei dati inseriti

Aria (ispezione 3-4 maggio 2018)

Nel verbale di verifica ispettiva dei giorni 18/20 aprile 2018 il GI ha chiesto al Gestore di provvedere alla
compilazione del CET entro il 30 aprile. Il Gestore, a mezzo PEC, il 1/05/2018 ha inviato la dichiarazione di
fine compilazione del CET.

Il Gestore consegna integrazioni al verbale del 18-20 aprile 2018:

1. allegato 4D bis (copia dello storico delle temperature misurate in camera di combustione dalle sonde
negli ultimi 30 giorni);

2. allegato 4G, ovvero il report QAL2 relativo alla retta di taratura implementata il 03/04/2018;

3. allegato 4H gli esiti del test di sorveglianza settimanale ai sensi del paragrafo 6.5 della norma UNI EN
14181 per la retta QAL 2 attualmente implementata (dal 03/04/2018 – oggi) e “gli esiti delle statistiche” dal
31/12/2017 al 31/12/2017;

4. allegato 4L l’estratto del registro di manutenzione SME (BS1) dal 01-04-2018 ad oggi. L’allegato 4L
contiene report SME del 16/04/2018 (non pertinente).

5. allegato 5E il Gestore consegna i documenti attestanti le motivazioni che hanno indotto la fermata
dell’impianto il 29/03/2018 (BL2- E5). 

6. registro di manutenzione SME dal 29/03/2018 oggi. 

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Il Gestore dichiara che la fermata era stata programmata dal 27 marzo come allegato del punto 5 e che il
superamento del VLE orario per il parametro polveri è avvenuto durante la fermata casualmente.

7. allegato 5F non è esplicativo dell’utilizzo del codice NVA con impianto in servizio regolare (SR) e
SME “in misura”.

Il Gestore consegna documentazione in cui si evidenzia che nell’arco dell’ora in cui è indicato il codice NVA,
a causa della concomitanza di avvio dell’autocal (per circa 10 minuti), del fermo motore 051 (per circa 20
minuti) e l’accesso del softwarista (per circa 2 minuti), non è stata effettuata la misura per un tempo minimo
del 70% necessario a validare la misura del dato orario.

8. verifiche QAL3 dalla data di implementazione della retta fino al 04/05/2018 per lo SME della BSI

Acqua (ispezione 18-20 aprile 2018)

Il GI evidenzia che il gestore deve garantire la conformità del conferimento delle acque reflue di tutti gli
scarichi, e pertanto gli stessi devono essere dotati di pozzetto di campionamento o di equivalenti
predisposizioni. Si chiede al Gestore di verificare la conformità dei pozzetti di campionamento delle acque
inviate a "Recupero tramite il Consorzio Ecoacque; s.r.l. In sostituzione: pozzi disperdenti" citati a pag. 38 del
PMC.

Il Gestore procederà alla verifica suddetta.

Il GI ha chiesto e ottenuto di visionare gli schemi planimetrici del sistema di raccolta delle acque reflue
industriali e civili che sono, come dichiarato dal Gestore, le stesse depositate ai fini della presente
autorizzazione. Dalle stesse rappresentazioni si evince la presenza (identificata con un punto Blu) del
serbatoio di hold up, effettivamente riscontrato sul campo, che è prospiciente il deposito delle biomasse
solide. Si prende atto delle dichiarazioni del Gestore sopra riportate a riguardo. Il GI chiede al Gestore, in
formato elettronico, gli schemi tecnici di processo del relativo sistema di trattamento secondo l'attuale
configurazione, che siano dotati dell'evidenza della produzione delle acque di scarto, nonché la procedura
necessaria che descriva le condizioni tecniche (dotati del settaggio parametrico dell'eventuale attuatore) che
determinano lo svuotamento del serbatoio di hold up che convoglia allo scarico SF1.

Acqua (ispezione 3-4 maggio 2018)

Il GI chiede al gestore se le planimetrie fornite in ambito autorizzativo e datate 2015 (B21_01, B21_02,
B21_03) hanno subito aggiornamenti.

Il Gestore comunica che non sono state effettuate modifiche rispetto all’AIA.

Il GI chiede gli schemi tecnici di processo relativo al sistema di trattamento, con evidenza della produzione
delle acque di scarto, nonché la procedura necessaria che descrive le condizioni tecniche (dotati del settaggio
parametrico dell'eventuale attuatore) che determinano lo svuotamento del serbatoio di hold up che convoglia
allo scarico SF1. 

Il GI ha effettuato alle 16.30 circa un sopralluogo presso l’area dell’osmosi inversa dell’impianto BS1 dove un
rappresentante della società ha mostrato che le linee di acque reflue in uscita dall’osmosi inversa e
dall’addolcitore sono separate, l’una è dotata di tubazione metallica l’altra di tubazione in PVC nero.
Quest’ultima soltanto viene a essere convogliata verso il serbatoio di hold up, confermando la corrispondenza
delle descrizioni della relazione tecnica con l’effettiva configurazione delle linee.

In merito il Gestore consegna la nota tecnica “funzionamento della vasca di
omogeneizzazione/equalizzazione a servizio dell’impianto di trattamento delle acque di processo” di maggio
2018. Il GI evidenzia al gestore che è necessario identificare tutte le linee e gli apparecchi con i relativi tag
number. Risulta inoltre necessario che tutta la rete idrica, almeno delle acque reflue, venga descritta da schemi
tecnici di impianto di tipo P&ID.

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Il GI chiede e acquisisce il Piano di ispezione e manutenzione condotte fognarie. Il GI verifica a campione il
registro delle manutenzioni sull’impianto di trattamento delle acque meteoriche come compilato in data
antecedente il primo semestre di avvio dell’AIA.

Il GI chiede evidenza dell’avvenuta presentazione alla Regione Puglia della documentazione per
l’individuazione zone di rispetto art. 13 RR 26/2013.

Il GI verifica la comunicazione del punto di scarico e della relativa zona di rispetto a Comune, ARPA, ASL,
ecc (art.94, comma 6, del d.lgs.152/06)

Il Gestore dichiara di aver trasmesso la specifica relazione in data 26 aprile 2018

Rumore (ispezione 18-20 aprile 2018)

In merito alla componente rumore il GI chiede al gestore dell'impianto se sono state eseguite misure di
Impatto Acustico successive all’entrata in vigore della nuova autorizzazione AIA a cura di tecnico competente
in acustica ambientale

Il Gestore dichiara di aver eseguito misure e che gli esiti di tali rilievi sono riportati nel rapporto. di
valutazione del rumore.

Il Gi acquisisce i rapporti di valutazione del rumore del 18/07/2017 e del 17/04/2018.

Il GI avendo appreso che l'impianto BL1 è attualmente spento il GI chiede se è stato ottemperato a quanto
previsto al punto 37 del decreto AIA. Inoltre, chiede inoltre se gli impianti BS1 e BL2 vengono fermati
periodicamente per manutenzione ed, in caso affermativo, se in corrispondenza di tali fermi sia stato
ottemperato a quanto previsto dal punto 37 anche per questi impianti. Il gestore dichiara che l’impianto BL2
non ha mai avuto un fermo impianto totale in quanto i motori vengono fermati singolarmente per le
operazioni di manutenzione programmata. Per quanto riguarda l’impianto BS1, ove ci sono delle giornate di
manutenzione programmata, negli stessi momenti ci sono delle interferenze acustiche dovute alle operazioni
manutentive. Per ottemperare alla prescrizione 37) del PIC, nella prossima fermata manutentiva di BS1, al
termine delle operazioni di manutenzione saranno effettuati i dovuti rilievi fonometrici secondo quanto
previsto in prescrizione, prima del riavvio dell’impianto. Per BL1, verrà redatta una relazione da parte del
tecnico competente in acustica sulla base delle misure già effettuate quando l’impianto era in marcia. Il GI
chiede se siano state effettuate delle misure in notturno come riportato nel provvedimento AIA. Il Gestore
riferisce che le stesse sono state effettuate nel periodo intercorso per il rilascio dell’AIA e gli esiti sono stati
consegnati al MATTM. Il Gestore invierà tali esiti al GI appena possibile.

Rumore (ispezione 3-4 maggio 2018)

Il Gestore fornisce copia del rapporto di valutazione del rumore in ambiente esterno in orario notturno
novembre 2015 e rapporto “raffronto valori del rumore emesso dall’impianto BL1 in ambiente esterno”
aprile 2018.

SGA - Sistema di Gestione Ambientale (ispezione 18-20 aprile 2018)

Il GI chiede copia del manuale SGA e del certificato ISO 14001. Inoltre, il GI chiede al Gestore se ha
elaborato un piano di riduzione dei rifiuti come da punto 41 del PIC. Il gestore riferisce che, ad oggi, non è
stato elaborato un piano di riduzione dei rifiuti come raccomandato dal PIC.

Materie prime (ispezione 3-4 maggio 2018)

Il GI chiede al Gestore quale sia la procedura adottata per la verifica del rispetto della quantità massima annua
pari a 108.000 ton autorizzata per l’operazione di recupero energetico mediante coincenerimento R1.

Il Gestore riferisce che è stata emessa in data 30 aprile 2018 una procedura per la verifica dei quantitativi
massimi autorizzati per l’impianto BS1 in relazione alle attività R1 e R13. Tale procedura è in fase di
approvazione.

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Il GI chiede la verifica dei consumi idrici e delle modalità di recupero e riutilizzo delle acque reflue scaricate.

Il Gestore riferisce che i consumi idrici sono riportati manualmente in una tabella che è compilata entro il 15°
giorno del mese successivo.

Il GI chiede la modalità di recupero e il riutilizzo delle acque reflue scaricate.

Il Gestore riferisce che le acque reflue sono stoccate nei serbatoi 13 e 14 per poi essere riutilizzate nel circuito
nelle torri di raffreddamento della Casa Olearia Italiana. I serbatoi 13 e 14 sono gestiti dal consorzio
Ecoacque. In essi confluiscono anche i reflui delle acque meteoriche di Casa Olearia e Ital Bi Oil. Il Gestore
riferisce che il consorzio Ecoacque effettua dei controlli sui parametri PH COD e conducibilità a seguito di
ogni evento piovoso.

Il GI acquisisce copia degli esiti dei controlli relativi ai mesi di marzo e aprile 2018. Il GI ha preso visione
delle registrazioni delle forniture di biomasse solide del periodo 1 gennaio – 30 aprile 2018 ed ha acquisito la
documentazione relativa alla fornitura del 29 marzo 2018 del materiale denominato B0010 del fornitore
S.A.F.O.R.T. spa. Inoltre ha preso visione delle registrazioni del gasolio ed acquisito copia della
documentazione relativa all’ultima fornitura avvenuta il 22 settembre 2017. Il GI ha acquisito altresì le
schermate delle forniture suddette registrate mediante SAP. Il GI ha preso visione dei registri di
carico/scarico relativi all’anno 2018 di: “olio esterificato”; “miscela di palma raffinato ed oleine di semi”; “olio
di palma raffinato”; ed ha acquisito la documentazione disponibile relativa all’ultima forniture dell’anno 2017
ed alla prima dell’anno 2018 delle suddette forniture.

Il GI richiede ed acquisce copia dei certificati di sostenibilità delle forniture sopra citate e delle analisi eseguite
in contradditorio con il fornitore. Il GI chiede se il Gestore ha implementato un piano di campionamento
utilizzato per il controllo dei requisiti previsti per le biomasse utilizzate e della corretta registrazione di
forniture e materiali.

Il Gestore riferisce che effettua controlli periodici sulle biomasse liquide secondo le modalità dell’ordine di
servizio.

Per quanto riguarda le biomasse solide il Gestore riferisce che sono eseguiti i controlli mensili solo sugli
stoccaggi di sansa esausta.

Il GI chiede copia del piano con l’identificazione delle aree interessate da possibile ricaduta di materie prime
e/o di prodotti finiti/intermedi (serbatoi, pipe-way, impianti, ecc.) previsto al Paragrafo 9.1.2 del PIC e
dell’allegato Piano di adeguamento aree non pavimentate e segregate, nonché il relativo stato di avanzamento
delle attività.

A tal proposito il Gestore consegna una relazione redatta da un professionista esterno.

Il GI chiede al Gestore quali sono le procedure e le precauzioni adottate al fine di evitare sversamenti
accidentali e comunque di garantire che le operazioni di carico/scarico e/o manutenzione avvengano in aree
opportunamente segregate per assicurare il contenimento di eventuali perdite di prodotto.

Il Gestore consegna la procedura PGA/09 preparazione e reazione alle emergenze.

Il GI rileva che tale procedura fa riferimento a procedure specifiche e per tanto acquisisce anche copia
dell’elenco delle procedure del SGA. Il Gestore riferisce che all’interno di ogni procedura esiste un paragrafo
sulla gestione dell’emergenze.

Il GI chiede la verifica della attività svolta per la tenuta sui serbatoi di stoccaggio oli e gasolio svolta dal mese
di aprile 2012 ad oggi.

Il Gestore consegna una relazione di luglio 2017 e riserva di verificare se sono stati eseguiti controlli
precedenti. Il Gestore dichiara che entro l’anno 2018 saranno effettuati controlli spessi metrici al fine di
controllare gli spessori e confrontarli con quelli costruttivi per verificare l’idoneità dei serbatoi.

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Il GI acquisisce copia della tabella 5B “aree di stoccaggio dei combustibili liquidi impianti BL1 – BL2” e del
“registro manutenzione ordinarie” relativo alla POA/07 per l’impianto BL2. Il GI chiede copia del
programma dei monitoraggi e controlli programmati ed eseguiti sulle linee di distribuzione gas gasolio e oli,
elenco serbatoi per tipologia, storia dei sistemi di stoccaggio a serbatoi.

Il Gestore dichiara che le modalità dell’effettuazione dei controlli sono analoghi a quanto già detto per i bacini
di contenimento e i serbatoi come indicato nel precedente paragrafo.

Il GI chiede l’elenco dei serbatoi completo di indicazione dei prodotti stoccati. Il Gestore fornisce elenco dei
serbatoi per BL2 e BS1.

Il GI chiede se è stato effettuato l’identificazione delle “sostanze che possono provocare un impatto
sull’ambiente”.

Il Gestore dichiara che tale identificazione è inserita sia nella relazione di riferimento che nella scheda B a
corredo della domanda AIA.

Il GI chiede copia delle ultime verifiche d’integrità strutturale dei serbatoi e dei bacini di contenimento e delle
ultime ispezioni periodiche annuali. Il Gestore dichiara che ad oggi non sono state effettuate prove e che
entro il 2018 saranno effettuate prove spessimetriche.

In riferimento al dimensionamento dei bacini di contenimento, unitamente alla richiesta già effettuata con
verbale del 18-20 aprile 2018 per i serbatoi 26A, 36A e 46A, il GI chiede al Gestore di fornire la
documentazione tecnica attestante l’avvenuta verifica di dimensionamento dei bacini di contenimento dei
serbatoi (serbatoi Day, Buffer e di stoccaggio combustibili e materie ausiliarie).

Il Gestore si riserva di fornire tale documentazione entro 30 giorni.

Il GI chiede se sono effettuate ispezioni sui fondi dei serbatoi e se i serbatoi sono dotati di doppi fondi.

Il Gestore dichiara che non sono presenti doppi fondi in quanto le modalità costruttive permettono di
evidenziare istantaneamente eventuali perdite e si riserva di presentare lo studio dei serbatoi che evidenza
l’assenza dei doppi fondi entro 30 giorni.

Il GI chiede se sono effettuati calcoli delle velocità di corrosione e degli spessori residui.

Il Gestore dichiara che ad oggi non sono stati effettuati controlli non distruttivi dei serbatoi, tale controllo
sarà effettuato entro dicembre 2018 unicamente per il serbatoio Day 1.

Il GI chiede quali verifiche sono effettuate sui sistemi di monitoraggio e controllo del gas metano. Il Gestore
dichiara che il corretto funzionamento dell’impianto è monitorato mediante DCS collegati a pressostati e che
sono eseguiti interventi a guasto.

Il GI ha chiesto copia dei manuali di manutenzione e dei relativi programmi annuali. Il Gestore fa presente
che quanto riguarda l’impianto BL2 è disponibile un manuale di manutenzione che è elaborato sulla base dei
singoli manuali dei costruttori ed un registro in cui sono trascritti gli interventi e i controlli effettuati.

Il GI chiede ed acquisisce copia dell’ultimo controllo eseguito il 30 aprile 2018. Per quanto riguarda l’impianto
BS1 il Gestore riferisce che è disponibile un calendario delle manutenzioni da effettuare sugli impianti
definito sulla base delle indicazioni fornite dai costruttori dei singoli componenti.

Il GI chiede ed acquisisce copia dei report relativi ai controlli eseguiti durante l’ultima fermata straordinaria
avvenuta a marzo 2018.

Il GI chiede al Gestore di descrivere il sistema di aspirazione installato al magazzino A. In particolare, il GI
chiede copia del registro dell’ultima manutenzioni effettuate sulle cappe di aspirazione del magazzino A. Il GI
acquisisce copia del manuale dell’unità filtrante IM164A, della relazione “controllo emissioni odorigene 2004,
del report “ispezione visiva condotto aria primaria” e dell’istruzione operativa IOA/05 “gestione dell’aria
presente nel capannone di stoccaggio delle biomasse solide”.

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Il GI chiede al Gestore se, dall’entrata in vigore dell’AIA ad oggi, siano occorsi eventi manutentivi con
conseguente utilizzo di un macchinario di riserva come previsto a pag. 257 del PIC 

Il Gestore dichiara che sino ad oggi non ha inoltrato comunicazione agli Enti di controllo in caso di fermate
programmate e non dell’impianti o parti di esso. 

Il Gestore consegna copie delle schermate DCS in cui sono evidenziate le ridondanze disponibili all’impianto
BS1 e BL2 (allegato 12a) e fa presente che sono disponibili dei ricambi utili per le attività manutentive.

Il GI chiede copia del registro dei malfunzionamenti occorsi nell’anno 2018 e dei relativi report di analisi degli
eventi. Il Gestore riferisce che non ci sono stati malfunzionamenti.

Il GI chiede copia della procedura adottata per la gestione degli eventi incidentali e delle registrazioni di
eventuali eventi occorsi nell’ultimo anno.

Il Gestore comunica che non dispone di una procedura per la gestione degli eventi incidentali.

Comunicazioni annuali (ispezione 3-4 maggio 2018)

IL GI chiede al Gestore copia dell’avvenuto invio del Rapporto annuale.

Il Gestore dà in visione della ricevuta dell’avvenuta consegna della PEC inviata in data 1 maggio 2018 ore
00:15.

Il Gestore inoltre riferisce di aver trasmesso il DAP relativo al secondo semestre 2017 e ne dà visione della
ricevuta dell’avvenuta consegna della PEC in data 3 maggio 2018.

Il GI richiede che il DAP sia inviato anche ad ARPA Puglia.

Rifiuti (ispezione 3-4 maggio 2018)

Il GI chiede e acquisisce la planimetria dei rifiuti temporanei dell’installazione, elaborato denominato B22.

Il GI a riguardo del c. 2 dell’art. 237octies, chiede l’evidenza della verifica affinché “Le scorie e le ceneri
pesanti prodotte dal processo di incenerimento non possono presentare un tenore di incombusti totali,
misurato come carbonio organico totale, di seguito denominato TOC, superiore al 3 per cento in peso, o una
perdita per ignizione superiore al 5 per cento in peso sul secco”

Il Gestore provvederà ad emettere ed inviare alle autorità preposte una apposita procedura ovvero una
istruzione operativa.

Il GI verifica a campione la documentazione della caratterizzazione chimico-fisica dei rifiuti prodotti e
acquisisce le analisi delle ceneri pesanti (CER 100115) e ceneri leggere (CER 100117). Sebbene nei due
rapporti di prova acquisiti a campione (68.69_17 e 67.69_17 del 14/04/1) sia riportato il valore misurato di
TOC, il GI rileva che non risulta esservi il chiaro riferimento alla verifica delle caratteristiche analitiche
prescritte dagli artt. 237octies comma 2 e 237sexiesdecies comma 3.

Il GI verifica, inoltre, a campione la gestione dei rifiuti (registro di carico e scarico, formulario di
identificazione FIR), autorizzazioni trasportatore e destinatario, quantitativi annuali come da registro del
relativo sistema di gestione informatico per le ceneri leggere e pesanti identificate dai CER 100117 e 100115.
Acquisisce pertanto formulario rifiuti, estratto registro di carico e scarico, riferimenti ai quantitativi annuali
totali riferiti a CER, copia delle autorizzazioni dei trasportatori e destinatari, rapporti di prova come sopra
descritti prelevati a campione.









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Il GI ha acquisito i seguenti documenti:

Allegati al verbale dal 18/04/2018 al 20/04/2018 
Allegato

Descrizione documento Formato
N° sub
0  Planimetria Ital Green Energy S.r.l. digitale
1  Procura a Antonio Pecchia per la funzione di Gestore e delega alla firma a Giovanni Sardella digitale
2  Ricevuta pagamento tariffe anni 2017-18 digitale

3a Tipologia e caratterizzazione delle biomasse digitale
3b Consumi di combustibili impianti BS1 e BL2 digitale
3c Procedura P0/03 digitale
3d Rapporto di prova n. 1100-2016 digitale
3e MUD 2017 digitale

3
3f Procedura di controllo delle condizioni di esercizio dell’impianto BS1 digitale
3g Misurazione delle unità odorimetriche al punto di emissione E1 digitale

3gbis Catalogazione effettuata delle sorgenti relative alle linee di esano e metano digitale
3gter Schede del rapporti annuale relative alla tabella 11A2 digitale
3h Quantità di biomassa presenti al momento del sopralluogo digitale
4a Produzione di energia elettrica digitale
4b Caldaia digitale
4c Trattamento fumi digitale
4d Alimentazione focolare digitale

4dbis Storico delle temperature misurate dalle tre sonde nell’ultimi 30 giorni digitale
4e Quantità di rifiuti e combustibile alimentati al forno dati relativi alle registrazioni dell’ultima digitale

settimana
4 4f Parametri implementati della retta di taratura  digitale

4g Report QAL2 digitale
4gbis Manuale SME BS1 digitale

4h Verifiche ai sensi del paragrafo 6.5 del norma tecnica UNI EN 14181 per la retta di taratura attuale digitale
implementata e per quella precedente

4i Verifiche QAL3 digitale
4l Estratto del registro di manutenzione relativo all’ultima settimana digitale

4m Report giornalieri dello SME su basa oraria e semi oraria digitale
5a Schreenshot relativi allo stato impianto digitale
5b Emissioni monitorate dagli SME digitale
5c Manuale SME BL2 digitale
5d Report SME giornaliero del 15/04/2018 digitale
5f Medie orarie giornaliere e dati elementari digitale

5
5g Report di verifica semestrale dello strumento Greenline 8000 digitale
5h Autocontrolli periodici e certificati di analisi digitale
5i Rapporti di prova E1-BS1 (campionamenti trimestrali) digitale
5l Rapporti di prova E5, E6, E7 e E10 (BL2) (campionamenti semestrali) digitale

5m Rapporti di prova n. 28-32-36-40-44-48-27-31-35-39-43-47 digitale
6  Produzione delle acque di scarto e procedura che descriva le condizioni tecniche digitale
7  Rapporti di valutazione del rumore digitale
8  Manuale SGA e del certificato ISO 14001 digitale
9  Attività di campionamento ARPA digitale
10  Allegato fotografico digitale

Allegati al verbale dal 03/05/2018 al 04/05/2018
Allegato Descrizione documento Formato

1 Procedura IOA/06 digitale
2 Controlli sui parametri PH COD e conducibilità digitale
3 Forniture di biomasse solide registrazioni del gasolio, schermate SAP  digitale
4 Forniture: olio esterificato, miscela di palma raffinato ed oleine di semi, olio di palma raffinato. digitale

ultima 2017 e prima 2018
5 Ordine di servizio sui controlli periodici sulle biomasse liquide digitale
6 Relazione di luglio 2017 per la tenuta sui serbatoi di stoccaggio e delle aree interessate da possibile digitale

ricaduta di materie prime

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Allegato Descrizione documento Formato
7 Procedura PGA/09 e elenco delle procedure del SGA digitale
8 Tabella 5B “aree di stoccaggio dei combustibili liquidi impianti BL1 – BL2” e “registro digitale

manutenzione ordinarie” POA/07 l’impianto BL2
9 Elenco dei serbatoi completo di indicazione dei prodotti stoccati digitale
10 Ultimo controllo eseguito il 30 aprile della BL2 digitale
11 Fermata straordinaria avvenuta a marzo 2018 della BS1 digitale
12 Manuale e ultima manutenzione effettuata sui filtri a carbone attivi digitale
12a Schermate DCS in cui sono evidenziate le ridondanze impianti BS1 BL2 
13 Relazione funzionamento impianto trattamento acque digitale
14 Piano di ispezione e manutenzione condotte fognarie digitale
15 Planimetria dei rifiuti temporanei digitale
16 Documentazione relativa al sistema di gestione informativo sui rifiuti digitale
17 Rapporto di valutazione del rumore digitale
18 Allegati riferiti alla “matrice ambientale aria” del verbale del 18-20 aprile 2018 digitale



La visita in loco ha comportato campionamenti di matrici ambientali e pertanto non sono previste attività
analitiche ulteriori. 

3.2 Risultanze e relative azioni da intraprendere
Per effetto della visita in loco sono state individuate le seguenti condizioni per il Gestore indicata
genericamente nel verbale d’ispezione ma messa in evidenza dagli approfondimenti successivi:

Il GI chiede, qualora non siano già state effettuate, che vengano eseguite le seguenti azioni:
Il GI chiede che il Gestore attui la procedura per la verifica dei quantitativi massimi autorizzati per l’impianto

BS1 in relazione alle attività R1 ed R13 e comunichi l’attuazione della procedura agli Enti di Controllo entro il
31/12/2018.

Il GI chiede che il Gestore provveda affinché la cartellonistica relativa alla tipologia di biomasse stoccate sia
opportunamente integrata con tutte le informazioni previste dall’Allegato X alla Parte V sez. 4 comma 3 del
D.Lgs. 152/06 e meglio precisate al punto 3 del PMec (Pag. 11) e lo comunichi agli Enti di Controllo entro il
31/12/2018.

Il GI chiede che il Gestore fornisca una relazione in merito a quanto indicato nella documentazione relativa alla
fornitura di sansa di oliva disoleata (documento di trasporto del 29 marzo 2018 del materiale denominato B0010
del fornitore SAFORT), che non risulta perfettamente leggibile; in particolare fornisca chiarimenti in merito alle le
informazioni previste dal Paragrafo 3 ella Sezione 4 dell’Allegato X alla Parte V del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.,
ovvero, denominazione ed ubicazione dell’impianto di produzione, anno di produzione e decreto citato per la
conformità della biomassa come combustibile e la trasmetta agli Enti di Controllo entro il 31/12/2018.

Il GI chiede che il Gestore provveda ad adottare adeguate modalità di misura e registrazione in continuo delle
quantità di rifiuti e di combustibile alimentati al forno.

Il GI chiede che il Gestore fornisca la documentazione tecnica relativa al collaudo, alle verifiche a caldo eseguite
sull’impianto BS1 preventivamente all’avvio dello stesso nonché alle modalità attuate per la verifica del rispetto di
quanto previsto al punto 7) del PIC dalla data di avvio dell’impianto sino a oggi e la trasmetta agli Enti di
Controllo entro il 31/12/2018.

Il GI chiede che il Gestore fornisca la documentazione tecnica descrittiva dell’impianto di aspirazione convogliata e
dell’annesso filtro a carboni attivi e la relativa pratica operativa adottata per l’effettuazione delle manutenzioni
eseguite sui suddetti impianti, nonché chiarisca le modalità di accesso al suddetto impianto per l’esecuzione delle
attività manutentive e la trasmetta agli Enti di Controllo entro il 31/12/2018.

Impianti di stoccaggio e Linee di Distribuzione

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Il GI chiede che il Gestore fornisca la documentazione, già chiesta in sede ispettiva, relativa alle modalità di
dimensionamento dei bacini di contenimento dei serbatoi e provveda alla realizzazione di idonei bacini di
contenimento per i serbatoi che sono sprovvisti e la trasmetta agli Enti di Controllo entro il 31/12/2018.

il Gestore, relativamente al serbatoio DAY1, effettui a garanzia della sussistenza di adeguate condizioni di
sicurezza di sospendere l’utilizzo del serbatoio DAY 1 sino all’esecuzione di verifiche d’integrità dello stesso oppure
esegua rilievi strumentali per monitorare lo spessore dei serbatoi e per verificare la tenuta dei bacini di contenimento
come indicato nella relazione “Controllo serbatoi e bacini di contenimento di luglio 2017” presentata dallo Stesso
Gestore ed effettui i calcoli delle velocità di corrosione e degli spessori residui dei serbatoi e la trasmetta agli Enti di
Controllo entro il 31/12/2018.

Il GI chiede che il Gestore fornisca la documentazione, già chiesta in sede ispettiva, sulle modalità costruttive dei
serbatoi ovvero presenti un piano di adeguamento dei serbatoi con l’installazione di doppi fondi e la trasmetta agli
Enti di Controllo entro il 31/12/2018.

Il GI chiede che il Gestore adotti adeguate procedure operative ai fini della prevenzione e gestione delle emergenze
relative a sversamenti accidentali e conseguenti contaminazioni dei suoli (come prescritto al punto 14) del Paragrafo
9.1.2 del PIC) e le trasmetta agli Enti di Controllo entro il 31/12/2018.

Il GI chiede che il Gestore fornisca la relazione con “l’identificazione di tutte le aree interessate dalla possibile
ricaduta di materie prime e/o di prodotti finiti/intermedi, suscettibili di arrecare impatto all’ambiente, unitamente
alle informazioni in merito alla loro impermeabilizzazione e segregazione” come prescritto al punto 13) del
Paragrafo 9.1.2 del PIC. Analogamente, provveda ad identificare tutte le aree interessate dalle operazioni di
carico/scarico e/o di manutenzione come previsto al Paragrafo 9.1.2 (punto 14) del PIC) e le trasmetta agli Enti
di Controllo entro il 31/12/2018.



Emissioni in aria convogliate ed immissione in atmosfera di sostanze odorigene ed emissioni diffuse
e fuggitive

Il GI chiede che il Gestore provveda, per tutti i punti di emissione dotati di SME, ad implementare su portale web
dedicato alla visualizzazione dei dati SME una sezione riservata alla norma UNI EN 14181, rendendo
disponibili i parametri della retta di taratura QAL 2 implementata e gli esiti del test di sorveglianza settimanale.

Il GI chiede che il Gestore provveda ad implementare, sul portale SME dedicato, il parametro di potenza elettrica
prodotta e di rendere disponibili i dati rilevati durante i periodi di transitorio - dall’analisi dei report SME per il
camino E1 è emerso il giorno 29/03/2018 un superamento del VLE orario per il parametro CO, per il quale il
Gestore non ha provveduto ad effettuare la prevista comunicazione nelle 24 ore successive all’evento. Il Gestore, come
da verbale di visita ispettiva dei giorni18-20 aprile 2018, ha dichiarato di non aver dato seguito alla
comunicazione in quanto il numero di superamenti per il parametro CO risultava comunque inferiore al 5%,
previsto dalla prescrizione n. 21 del PIC. Alla luce delle novità introdotte dal D.Lgs 183/2017, nel caso di specie
gli SME si configurano, oltre che come strumento di autocontrollo, quale strumento di controllo, si ritiene necessario
che il Gestore proceda alle comunicazioni dei superamenti dei VLE su base oraria entro 24 ore dall’accertamento8,
indicando di volta in volta il numero di superamenti occorsi e la proiezione in percentuale, precisando le motivazioni
tecniche causa del superamento, nonché le azioni correttive che si intendano attuare.

Il GI chiede che il Gestore predisponga un piano di monitoraggio dei transitori sulla base di quanto previsto a
pagina 37 del PMC e la trasmetta agli Enti di Controllo entro il 31/12/2018.

Il GI chiede che il Gestore predisponga il programma di manutenzione periodica per il controllo delle perdite e le
relative riparazioni (LDAR), di cui alla prescrizione n. 24 del provvedimento autorizzativo, ed il programma
comprendente i protocolli di ispezione e di interventi di cui alla prescrizione n. 25 e la trasmetta agli Enti di
Controllo entro il 31/12/2018.

Il GI chiede che il Gestore predisponga un programma di monitoraggio degli odori conforme alla prescrizione n. 23
del PIC e la trasmetta agli Enti di Controllo entro il 31/12/2018.



Scarichi idrici:

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Il GI chiede che il Gestore riporti i punti di campionamento sulla cartografia di riferimento, come da
autorizzazione o giustifichi l’utilizzo di qualsiasi altro punto di campionamento, che dovrà comunque essere
univocamente geolocalizzato e la trasmetta agli Enti di Controllo entro il 31/12/2018.

Scarichi idrici: si ritiene pertanto necessario segnalare all’autorità competente dell’autorizzazione, AQP S.p.A. –
Direzione Operativa, che l’analisi del campione di acque reflue assimilabili a domestiche allo scarico SF2 – IGE
non risulta favorevole al test di tossicità. Si rileva la non conformità alle prescrizioni di cui al primo capoverso della
tabella 1 dell’allegato al Regolamento del Sistema Idrico Integrato del luglio 2013, ai fini del pieno rispetto
dell’autorizzazione allo scarico, autorizzazione integrata all’AIA, avente n. 1112R/2013 dell’AQP
(Acquedotto Pugliese) con protocollo n 98499 del 20/09/2013.



Rifiuti:
Il GI chiede che il Gestore predisponga una procedura o una istruzione operativa, al fine di dare evidenza della

verifica di ottemperanza a quanto previsto dal c. 2 dell’art. 237-octies e la trasmetta agli Enti di Controllo entro il
31/12/2018.

dall’analisi dei rapporti di prova acquisiti a campione (68.69_17 e 67.69_17 del 14/04/1) si è rilevato che per
il valore misurato di TOC non è indicato il chiaro riferimento alla verifica delle caratteristiche analitiche prescritte
dagli artt. 237- octies comma 2 e 237 sexiesdecies comma 3, pertanto, il Gestore fornisca una nuova certificazione
attestante la conformità ai requisiti indicati dagli artt. 237- octies comma 2 e 237 sexiesdecies comma 3 pe ril
parametro TOC e la trasmetta agli Enti di Controllo entro il 31/12/2018.



Manutenzione, disfunzioni, guasti ed eventi incidentali:
Il Gestore comunichi all’Autorità di Controllo ogni variazione di reti o di impianto (avvii o fermate) sulla base di

quanto previsto al PMC pag 73.
Il GI chiede che il Gestore adotti una procedura per la gestione di eventuali eventi incidentali e la trasmetta agli

Enti di Controllo entro il 31/12/2018.



Rumore:
Il GI chiede che il Gestore invii la relazione dei rilievi acustici nel periodo di riferimento notturno e la misura del

rumore di fondo (residuo) in corrispondenza dei periodi di fermo impianti e la trasmetta agli Enti di Controllo
entro il 31/12/2018.



Nel corso della visita in loco sono state accertate, alla data della presente relazione, violazioni del decreto
autorizzativo di AIA.

In data 14/09/2018 con nota di prot. 0058435 sono stati trasmessi ad ISPRA ed Ital Green Energy i Rapporti
di Prova relativi ai campionamenti di:

acqua di scarico;

delle emissioni convogliate dal camino E1;

inquinamento acustico;



La presente relazione costituisce, salvo integrazioni, la relazione finale dell’attività ispettiva prodotta ai sensi
dell’art. 29-decies, comma 3.

Si riporta di seguito una tabella riepilogativa degli esiti della visita in loco.



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Date visita in loco Dal 18/04/2018 al 20/04/2018 e 03/05/2018 al 04/05/2018

Data chiusura visita in loco 04/05/2018

Campionamenti SI

Violazioni amministrative SI

Violazioni penali SI

Accertamento violazioni e proposta di
SI

diffida

Condizione per il gestore SI (stabilita nella presente relazione)



*Ad esito delle suddette attività, si è accertato da parte di ISPRA, d’intesa con ARPA Puglia, la violazione
delle seguenti prescrizioni dell’atto autorizzativo in riferimento.

Sanzione penale

Mancato rispetto della prescrizione sull’approvvigionamento e gestione dei combustibili e di
altre materie prime e utilizzo combustibili
Il metodo analitico indicato nei Rapporti di Prova, riportati in allegato 3A al verbale di ispezione del 18-20 aprile

2018, per il parametro n-esano (UNI EN ISO 8892) non è conforme rispetto a quello indicato alla sezione 4
della parte II dell’Allegato X alla Parte V del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i. (UNI 22609), si ritiene necessario che
il Gestore fornisca le nuove certificazioni delle biomasse solide con applicazione per il parametro n-esano del metodo
analitico previsto dalla sezione 4 della parte II dell’Allegato X alla Parte V del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.
(UNI 22609);

il rapporto di prova n° 07171000 del 21/02/2017 relativo al rifiuto con codice CER 030105, non risulta utile
alla caratterizzazione del rifiuto in quanto:
non contiene un giudizio finale sulla pericolosità o meno del rifiuto;
non riporta il codice CER del rifiuto;
riporta le analisi solo di alcuni metalli escludendo tutti gli altri parametri che possono concorrere alla
determinazione della pericolosità del rifiuto.


Inoltre, dalla documentazione consegnata dal Gestore non è possibile individuare la Tipologia del Rifiuto in base al DM
05/02/98 (Allegato 2, Suballegato 1) ovvero se è compreso nella Tipologia 4 o nella Tipologia 6.

Da quanto sopra detto, emerge che la caratterizzazione del rifiuto con codice CER 030105 non risulta eseguita in
conformità a quanto previsto dall’art. 8 del DM 05/02/98 che prevede che “il titolare dell’impianto di recupero è
tenuto a verificare la conformità del rifiuto conferito alle prescrizioni ed alle condizioni di esercizi stabilite dal
presente regolamento per la specifica attività”. Pertanto, la natura giuridica del combustibile non è stata determinata
secondo quanto indicato dal PMeC (pag. 7).

Per le violazioni di cui sopra, ai sensi dell’art. 29-decies comma 6, ISPRA ha proposto all’Autorità
Competente di diffidare il Gestore



Sanzioni amministrative

1. mancato rispetto della prescrizione in riguardo al documento di aggiornamento
programmatico:
Il Gestore non ha provveduto all’elaborazione del Documento di Aggiornamento Programmatico ed alla conseguente

trasmissione dello stesso nei tempi previsti dall’AIA (cfr. Pag. 7 del PmeC ovvero a febbraio, giugno, ottobre 2017
ed a febbraio 2018).

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2. mancato rispetto della prescrizione per gli impianti di stoccaggio e linee di distribuzione
I serbatoi destinati allo stoccaggio di acqua grezza e di acqua demineralizzata dell’impianto BS1 non sono dotati

di bacini di contenimento; inoltre, nei pressi dei serbatoi day e buffer sono presenti due serbatoi (acqua grezza e
acqua demineralizzata afferenti all’impianto BL2) che sono sprovvisti di bacini di contenimento;

il Gestore non ha presentato la documentazione riportante “l’identificazione di tutte le aree interessate dalla
possibile ricaduta di materie prime e/o di prodotti finiti/intermedi, suscettibili di arrecare impatto all’ambiente,
unitamente alle informazioni in merito alla loro impermeabilizzazione e segregazione” come prescritto al punto 13)
del Paragrafo 9.1.2 del PIC. Analogamente, non risultano identificate tutte le aree interessate dalle operazioni di
carico/scarico e/o di manutenzione (punto 14) del Paragrafo 9.1.2 del PIC).

3. mancato rispetto della prescrizione sulle emissioni in aria convogliate ed immissione in
atmosfera di sostanze odorigene ed emissioni diffuse e fuggitive
Il GI chiede che il Gestore invii la relazione annuale ex art. 237 septiesdecies comma 5 del D.Lgs. 152/06 e

s.m.i. relativo all’anno 2016 per il gruppo12 entro il 31/12/2018.
Dall’analisi dei report SME per il camino E1 è emerso il giorno 29/03/2018 un superamento del VLE orario

per il parametro CO, per il quale il Gestore non ha provveduto ad effettuare la prevista comunicazione nelle 24 ore
successive all’evento. Il Gestore, come da verbale di visita ispettiva dei giorni18-20 aprile 2018, ha dichiarato di
non aver dato seguito alla comunicazione in quanto il numero di superamenti per il parametro CO risultava
comunque inferiore al 5%, previsto dalla prescrizione n. 21 del PIC. Si ritiene pertanto che nelle fattispecie sopra
rappresentate si configuri la violazione amministrativa di cui al comma 20 dell’articolo 271 del D.Lgs. 152/06,
sanzionato dall’ articolo 279 comma 2 bis, ovvero dell’art.29-quattordecies comma 2 dello stesso decreto per non
aver specificatamente comunicato all’autorità competente per il controllo il superamento dei valori limite su base
oraria entro 24 ore dall’accertamento.

Il Gestore non ha predisposto il programma di manutenzione periodica per il controllo delle perdite e le relative
riparazioni (LDAR), di cui alla prescrizione n. 24 del provvedimento autorizzativo, né il programma
comprendente i protocolli di ispezione e di interventi di cui alla prescrizione n. 2514.



ISPRA in accordo con ARPA Puglia ha trasmesso il verbale di accertamento e contestazione della violazione
amministrativa ai sensi della Legge 21/11/1981 n. 689, per l’inosservanza delle prescrizioni AIA elencate ai
sopracitati punti 1, 2, e 3 4.


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4 Allegati 
Verbali delle visite ispettive (All. 1 visita ispettiva 18 -20 aprile 2018 – All.2 visita ispettiva 3-4 maggio  2018) 

Contributo ARPA Puglia all’elaborazione della relazione di visita in loco …(All. 3) completo degli esiti delle attività di
campionamento e delle misure fonometriche eseguite dall’ARPA.  

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ARPA PUGLIA - Unica AOO - 0032 - Protocollo 0058435 - 32 - 14/09/2018 - DG -, DS -, STSG

Codice Doc: 89-7B-16-E8-E8-C7-4C-49-36-E8-F9-B9-FC-A4-8F-32-1D-BB-85-F5