sabato 31 agosto 2013

Il Teatro delle marionette.

Discorsi Italiani.
L’eterno italico buco d’estate “Made in Italy”!

          I tre protagonisti a questo colloquio non potrebbero essere, più differenti e lontani sia nelle vedute sia nelle esperienze, di così.

          TS: Età imprecisata, scuole o educazione professionale non definita. Assolutamente niente le sembra andar bene se non la propria idea. Intransigente senza sfumature nel definire il bene e il male,.
Sicura che esistono solo la notte e il giorno, senza sfumature aurore o tramonti.
Il suo motto potrebbe benissimo essere: Ho sei d’accordo con me o sei contro di me! Se sei contro di me, sei un …(qualsiasi aggettivo va bene)

          EC: Età imprecisata; sicuramente vive o ha vissuto per lungo tempo in Germania,  decisamente intransigente, non anarchica,  solo una piccola opportunista, con un solo suo punto divista, il suo:
          È pronta a biasimare con malcelato odio e disprezzo, tutto quello che non è di suo gradimento.
          Nasconde la sua brutalità del pensiero politico dietro una spolverata di umanesimo, che fa veramente pena.
          La sua ottica, da tipica intrigante piena di sé; mi ricorda la mentalità della Regina nella Fiaba di Biancaneve, che infuriata, domandava allo specchio come mai i sette nani trombano Biancaneve e nessuno trombava lei.
          Forse EC odia l’umanità intera.

          Il sottoscritto: Un arzillo vecchietto, marittimo in pensione, mansueto e cordiale, indulgente e comprensivo, affabile e gentile con tutti. 
 
          Ja, ja sono proprio cosi: Parola di marinaio.
          Vivo da oltre mezzo secolo in Germani, dove anche eseguii gli studi tecnico navali.
          Molto spesso, a bordo di navi mercantili con equipaggio africano o asiatico o dell’Europa orientale, ero l’unico Ufficiale europeo e proprio questo mi ha portato, anche per pura e semplice sicurezza e nave e tranquillità di bordo, a cercare di analizzare e capire il comportamento umano.

          Dovesse ora qualcuno chiedermi cosa penso dell’attuale Italia, senza mezzi termini risponderei che in questo periodo la Repubblica Italiana non  è altro che un’espressione geografica in mano a degli incoscienti mascalzoni politici e criminali vari, che si nascondono dietro un conglomerato di sindacalisti e casinisti di ogni fattispecie..

          Il Partito Democratico ideato da Romano Prodi e del quale, Carlo De Benedetti ne è la tessera numero uno, a mio avviso non è altro che il raggruppamento di tutta la criminalità organizzata politica, finanziaria ed ecclesiastica italiana, dove si annidano magistrati e funzionari di Stato di dubbia fama.  

          Dovesse qualcuno chiedermi se l’Italia saprà uscire dall’attuale crisi sociale, politica e soprattutto economica, risponderei di no.

          Direi che l’Italia potrebbe eventualmente migliorare la propria situazione economica, solo quando e se, il motore propulsore economico dell'Europa, la Germania, riprende a girare, trascinando nella sua scia anche l’Italia.

          Direi che una rovinosa caduta dell’economia in Germania comporterebbe la totale distruzione di quella italiana.

           Direi anche che l’Italia, senza una pulizia radicale di tutta la nomenklatura italiana dalle pensioni d’oro dove sui 100 mila individui si portano a casa qualche cosa tra i 100 e 40 mila Euro di pensione mensili, dove un barbiere ministeriale intasca sui 12,500 Euro mensili, dove al palamento e al senato, ci sono più parlamentari e senatori più retribuiti, che in Germania e, che tra le sue righe annovera più Generali e Ammiragli che le Forze Armate degli Stati Uniti, con pensioni molto più alte dei loro colleghi americani; non uscirà mai dalla crisi.

          Direi esattamente questo!

Il Popolo Italiano potrebbe salvarsi, solo se fosse in grado di distruggere, dando alle fiamme, la corte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, detto anche re Giorgio, il quale, in quanto a dittatura e intrighi politici non ha niente da invidiare a Ceausescu.

Ogg,i senza neanche cercare una discussione, rispondendo, così nel più semplice e schietto spirito di Facebook,  alle impressioni della mia amica virtuale su Facebook, la Signora T.S, si sviluppo anche con la sua amica EC il seguente battibecco che con il metodo del coppia e incolla, riporto cosi come svoltosi.

Lo faccio perché vorrei sentire, lontano dalla discussione stessa l’opinione dei miei amici di Facebook; pertanto al disopra delle polemiche la mia domanda a voi cari amici: Sono io che sbaglio nel vedere e giudicare l’attuale situazione politico-sociale in Italia, o che diavolo sta succedendo dalla vostra parte del Brennero?

Il tutto nacque da quest’articolo di Rai24news riportato in seguito da TS sulla sua Bacheca.

In collegamento con l'"Esercito di Silvio"
Berlusconi: se decado cade il Governo.
 
Si cerca di togliermi di mezzo perché ostacolo insormontabile dalla sinistra per tenere il potere, ha detto Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con Bassano del Grappa. Immaginatevi Togliatti o De Gasperi inibiti alla politica dagli avversari: sarebbe guerra civile.
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Silvio Berlusconi
Roma, 30 Agosto 2013
"Il Governo ha fatto delle cose anche molto buone, perche' i nostri ministri hanno lavorato bene". Lo ha detto Silvio Berlusconi in un collegamento telefonico con i circoli di Bassano ed ha poi aggiunto: "Sarebbe disdicevole se il governo cadesse ma naturalmente non siamo disponibili a mandare avanti un governo se la sinistra dovesse intervenire su di me, sul leader del Pdl, impedendogli di fare politica". Così Silvio Berlusconi in un collegamento telefonico con Bassano del Grappa dove è in corso una riunione dell'Esercito di Silvio.
Misure giudiziarie
"Ora si ripete ancora la stessa situazione, perche' attraverso delle misure giudiziarie che nulla hanno a che vedere con la democrazia, si cerca di togliere di mezzo il sottoscritto che per vent'anni è stato considerato ed è ancora considerato un ostacolo insormontabile dalla sinistra per tenere il potere", ha detto ancora Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con Bassano del Grappa. 
Togliatti e De Gasperi

"Voglio dare anche - aggiunge Berlusconi - un avviso molto preciso che non è mio ma è dei tanti che in questi giorni manifestano vicinanza stima e affetto: immaginiamoci cosa sarebbe successo nel '48 se la democrazia cristiana avesse tolto Togliatti al Partito Comunista italiano o se il partito comunista italiano avesse tolto la possibilità di fare politica alla democrazia cristiana a De Gasperi, credo che sarebbe scoppiata una guerra civile".

Botta e risposta.

 E C Pzzdmrd!!! L'inciucione lo han fatto apposta, cosí potevano farsi ricattare con la caduta del governo e quindi salvarlo! Pzzdmrd!!!
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Franco Parpaiola Salvarlo da una magistratura politicizzata, corrotta e faziosa formata in gran parte da pendagli da forca; quello è il termine esatto!
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EC. Povero angelo! E con lui, povere le vittime della magistratura politicizzata, Al Capone & Co. in testa...
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Franco Parpaiola Iddio ha fatto tante cazzate, una cosa buona però l'ha fatta, ha fatto si che l'ignoranza e il fanatismo gratuito e stupido, fossero indolore ... sia gloria a Dio nel più alto dei cieli.
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E C Cos'è? Un'autodenuncia?
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Franco Parpaiola ma va, va, va con Dio che la Madonna e contenta.
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E C Gentile Signore, Le ricordo che io ho semplicemente commentato un post di una mia amica, sulla sua bacheca. Se Lei non ha sufficienti ARGOMENTI per difendere il Suo dio, la prossima volta, per cortesia, non inizi neanche, OK? È tipico dei nostri giorni partire a testa bassa, senza (pre)vedere che esiste anche un altro/un'altra che potrebbe avere altre idee. Si chiama democrazia, ha presente? E fra persone civili è di moda da diverso tempo ormai scambiarsi opinioni, mettendo sul tappeto degli argomenti reputati adatti a chiarire le proprie idee. Le clave le abbiamo dimenticato nelle caverne e solo chi non sa discutere serenamente ne fa ancora uso in modo virtuale. Viele Grüße nach Bremen und ein schönes Wochenende!
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T S Franco Parpaiola, smetti di difendere a spada tratta un delinquente mitomane. E' vero dove non è arrivata la Politica a " FARLO FUORI " ci è arrivata la giustizia. tardi ma ci è arrivata. E' vergognoso che un condannato conclamamato possa ancora dettare e tenere in scacco un Paese. Il PD non è meglio di lui. La prova sta nel fatto che chi si fa ricattare, è RICATTABILE quindi non diverso dal RICATTATORE. Cerchiamo di guardare in faccia la realtà una volta per tutte e trovare alle urne il sistema definitivo di far scomparire questa classe politica corrotta. Non se ne andranno tutti, ma un conto è avere 10 milioni di corrotti un altro conto è averne due.
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E C La cosa che fa piú contorcere l'intestino è che continuano a sciacquarsi i denti con "Comunisti! Comunisti!" e poi costoro - che in tutti i modi possiam chiamare, tranne che cosí! - gli tengono la rete tesa come e meglio dei suoi! Questo è il vero scandalo.
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F P In Italia cara Tommasina non esiste una giustizia, esite una criminalità organizzata toghata, faziosa e corrotta ma non uina giustuzia. In Italia c'é una cosa sola da fare, sciegliere il male minore, non esiste altra via, und el Berluska, è il male minore. I grillini con la menata del M5S fan pena pure loro. Sissignrora, il comunismo, quello dei Bella ciao, dei partigiani criminali di Guerra, delle ingustizie sociali, quella è l'Italia da combattere e distruggere, und tschüss!
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E C Art. 290 Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate
Chiunque pubblicamente vilipende la Repubblica, le assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo, o la Corte costituzionale, o l’ordine giudiziario e’ punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. La stessa pena si applica a chi pubblicamente vilipende le Forze armate dello Stato o quelle della liberazione. (Articolo cosi’ modificato dalla L. 24 febbraio 2006, n. 85.)
P.S. Complimenti,
T, hai un amico invidiabilmente equilibrato!
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Franco Parpaiola Quando una Nazione è corrotta, anche la Magistratura lo è.
Questo è una massima della Signora Hellen Best Vicepresidente della Corte Penale del Tribunale di Bremen.
La classifica delle 100 Nazioni più corrotte della Terra pone la Repubblica Italiana al 73. posto dopo il Kosovo e il Burundi. La Repubblica Italiana è pertanto una Nazione corrotta di conseguenza e questo, è comprovabile anche le Istituzioni italiane, magistratura inclusa, lo sono!. Punto!!!!!!!!
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EC LA STATISTICA /TRILUSSA

Sai ched' e' la statistica? E' 'na cosa
che serve pe' fa' un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che sposa.

Ma pe' me la statistica curiosa
e' dove c'entra la percentuale,
pe' via che, li', la media è sempre eguale
puro co' la persona bisognosa.

Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all' anno:

e, se nun entra ne le spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perche' c'e' un antro che ne magna due.

Sarebbe anche come dire: "Visto che è comprovato che buona parte degli impiegati statali tedeschi del vecchio regime vennero riciclati nella repubblica nata il 23 maggio 1949, TUTTI i Beamte tedeschi sono nazisti."
· 
Tommasina Salvatori Franco Parpaiola la nazione è corrotta, ma NON TUTTA. Ci sono ancora persone oneste che si stanno facendo venire il mal di fegato. Elencami cosa ha fatto di meritovole quel gran figlio di Berlusconi?? Fammi l'elenco. VOGLIO LE PROVE. Tu vivi all'estero, leggi le notizie, ma non vivi il quotidiano.
· 
E C Vedi, cara Tommasina, il tuo amico - di sicuro involontariamente - conferma ció che si va dicendo ormai da tempo. Stavolta non "caleranno" coi soliti cruenti metodi di sempre. Hanno scelto modi più soft, tipo convincere la gente che l'Italia, gli Italiani e figuriamoci le togazze rosse - che osano applicare la legge per la vittoria della quale i "partigiani criminali di guerra" sono andate in vacanza su e giú per i nostri monti! - son tutta un'unica immensa melma da far sparire al piú presto. Solo cosí infatti sará possibile l'arrivo - stavolta senza colpo ferire - dei Nuovi Civilizzatori dal Nord. Non c'è nulla di piú rassicurante della prospettiva di un'Europa del Terzo Millennio sotto lo stivaletto di "Angiolina Carlamagna". (Intesa qui è Frau Angela Merkel)
Stralcio alcune frasi da "Ho visto un re" di DEMOCRAZIA ATEA di qualche mese fa:
"Il sistema feudale ha costruito il dna degli italiani più di quanto non si creda. L'unico sistema che li ha irreversibilmente plasmati è quello nel quale il rapporto vassallatico è appagante oltre ogni ragionevole premessa. L’omaggio al re consolida un legame virtuale nel quale ci si illude di essere protagonisti e giammai spettatori paganti."
Le guerre oggi si vincono a tavolino, manipolando ad hoc le coscienze.
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T S Protagonisti di cosa??? Sono tossicodipendenti di tutti. Si mettono in prigione persone perché fanno uso di marjuana. Bisognerebbe mettere in galera chi fa uso di berluscurjana...........
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T S E non solo perché quelli del PD sono identici a loro.
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E C Così come basta far oscillare una carota davanti al naso di un ciuco per farlo andar dove si vuole, allo stesso modo basta suggerire al popolino - ma anche agli pseudo-intellettuali che NON pigliano un libro in mano manco ad ammazzarli! - che si può gioire quando al re nasce un erede, anche se il proprio sta crepando di fame/sete/malaria; che ci si può (DEVE!) identificare con vegliardo "utilizzatore finale" di minorenni; che se rubano tutti, il furto NON è più reato e via così. La gente è sempre in una posizione asimmetrica, rispetto al Potere, ma è anche vero che il re esiste solo laddove esistono sudditi pronti a riconoscergli una superiorità dovuta solo alla propria voglia di staccare la spina al cervello e lasciare a lui il compito di "ghe pensi mi!"
I risultati di questo suicidio di massa indotto li stiamo vedendo giorno per giorno.

Amen to that! 

giovedì 29 agosto 2013

IL BUCO ESTIVO





 

La potenza dell'ignoranza

          Dicono che il sonno porta consiglio, l’estate invece, non ci porta solo il tanto sognato bel tempo del Mese di Agosto, di ferie e di riposo.

          Il mese di Agosto però; quasi volesse rovinarci le vacanze, ci regala in aggiunta anche le ferie politiche.

          Quello che in Germania si chiama “Das Sommerloch” ovvero il buco d’estate, infatti, non è altro che il tempo di ferie dei vari parlamenti e governi europei.

          In questo periodo, per le reti TV e la stampa, imperversa la canicola mediatica; i Governi e le opposizioni sono in ferie e i media sono a corto di notizie e di scoop giornalistici di rilevo.

          Questo è il tempo dei macachi della politica che presi da patriottico ardore nel vedersi i riflettori della ribalta puntati addosso e lusingati da tanto interesse mediatico per il proprio intelletto e argute idee politiche si aggiudichino una certa “flatrate” sulla propria idiozia, malvagia demagogia e stupidità e  fanno  a gara a chi di loro dice più bestialità e stronzate politiche in pubblico.

          Qualche anno fa, qui in Germania ci fu un cretino parlamentare di terza o quarta fila, che, poverino lui non si era mai visto una telecamera puntata addosso né tanto meno avuto uno straccio di giornalista che gli ponesse una domanda o gli chiedesse un’opinione; che con uno slancio d’ardore patriottico, arrivò inaspettatamente ad arrampicarsi sulla prima pagina di Bild-Zeitung.

          Il macaco politico ululava ai quattro venti che per sanare il debito pubblico tedesco bisognava istituire tre nuove tasse:

La prima tassa era quella sulla Bandiera.

          Lo scemo politico del giorno voleva imporre un obolo annuale a tutti i ristoranti e negozi di alimentari stranieri che nelle insegne dei loro negozi o menù mostrassero i colori nazionali.

         Il tricolore doveva sparire dai ristoranti italiani, la mezza Luna rossa da quelli turchi e i colori spagnoli dai ristoranti iberici und cosi via.

          La seconda tassa avrebbe dovuto essere sulla lingua usata nelle insegne e vetrine dei negozi che, essendo in Germania doveva essere rigorosamente nella lingua di Goethe, vale  a dire in tedesco.

          Pertanto una pizzeria avrebbe dovuto cambiare il suo nome in: “Fladenbrot mackerei”.

          Una paella spagnola si sarebbe chiamata “Reispfane mit allerlei” in altre parole: Risotto in padella con un po’ di tutto.

Un Dönner Kebab turco sarebbe diventato un “Gefülltenfladenbrotbötchenallerlei” (tutta una parola) ovvero: Panino piatto, con un po’ di tutto, und, un Hamburger da McDonald, sarebbe diventato una “Frikadelle”, ovvero, una volgare polpetta.

       Un altro obolo annuo da versare in anticipo all’ufficio delle imposte, s’intende, avrebbe portato all’istituzione di un “Sondergenemigung” o permesso speciale, che avrebbe permesso a un pizzaiolo napoletano di chiamare una Pizza Margherita, Pizza Margherita, und nix, “Fladenbrot nach Gänsenblümchenart”. 

Cazzo: ecco svelato il potere dei soldi.

         In uno slancio di patriottico ardore lo stesso macaco poi ne inventò un'altra di tassa, difatti per assuefare di nuovo il popolo tedesco alle pietanze della cucina locale, l’arguto cretino intendeva istituire una quarta tassa sui cibi esotici stranieri per renderli così inaccessibili ai portafogli della popolazione locale, come se quelli dei ristoranti italiani e spagnoli, sparsi in tutta la Germania, non lo fossero già.

          Il bello è che tutte queste menate ai barbari teutonici le hanno insegnate gli italiani stessi. 

          Le porcate politiche, i sotterfugi diplomatici, le menzogne anche se a volte applicate dai capoccioni e bifolchi bavaresi in modo goffo e disastroso; le hanno apprese dai frati nei monasteri sparsi tra gli uliveti delle Puglie, quando nel Medioevo l’aristocrazia tedesca di allora;  decise di mandare i propri rampolli da quelle bande, cioè; ha scuola dai frati.

          All’attento osservatore e conoscitore della mentalità tedesca non sfugge che tutto ciò che è rimasto inculcato nel DNA tedesco e che ancor oggi dà suoi frutti, infatti, l’uso della demagogia come arma di scaramucce diplomatiche e di ricatti politici, proviene dall’Italia.

          Sembra veramente che lo scolaro abbia surclassato il Maestro.

          Mentre però la demagogia italiana serviva a una certa delinquenza politica e clericale nostrana per sguazzare nel Bengodi; quella tedesca invece, incolpando come sempre il Mondo intero della propria nefandezza, sta di nuovo distruggendo la Germania e con lei, l’Europa intera.

Tratto dal mio Manoscritto: “Il Cantiere”
© Franco Parpaiola.

         …In questa parte dell’Italia Meridionale, bagnata dai Mari Adriatico e Ionio, fortunatamente dotata di un clima prettamente mediterraneo e arricchita da terra fertile e gente ingegnosa, si è sempre vissuta una vita laboriosa e impegnativa, sempre cercando la pace e la tranquillità.

          Fu da queste parti che i rampolli aristocratici tedeschi furono istruiti dai dotti e devoti frati nell’arte di leggere e scrivere, diventando così provetti in Greco e in Latino e in tutte le scienze allora conosciute.

          Sotto l’arguta guida dei servi frati, i giovani rampolli dell'aristocrazia tedesca  impararono l’arte della diplomazia, dell’intrigo politico e dell’ipocrisia, assimilando il tutto assieme a quella del governare e del tornaconto istituzionale.

          Tra le tante cose, i frati, abili ed esperti nell’arte del disguido com’erano, insegnarono ai giovani futuri reggenti e condottieri d’oltralpe che il vero potere, si trovava nel sapere.

          Spiegarono loro l’importanza del conoscere i veri fatti e insegnarono loro l’arte di approfondirli e analizzarne le varie circostanze e sfaccettature; meglio dei loro avversari.

          Seguendo l’inflessibile disciplina e assimilando le nozioni dei loro severi ed esigenti insegnanti, i giovincelli appresero anche come usare il loro sapere, impararono a dosarlo e a centellinarlo contro i loro avversari, secondo le necessita ed eventuali opportunità del momento.  
          
          Appresero come applicare la forza della persuasione e della pressione psicologica. Compresero la sottile finezza del disguido, della finzione, della calunnia, della dissimulazione e della falsità, e impararono a usarle a scopo politico.

          Capirono, con l’andare del tempo, che il sapere era un’arma potente e impararono ad impiegarla con destrezza ed efficacia.

          Il lavoro fatto a quel tempo dai servi di Dio, dai frati, dai clericali e dagli abati nei conventi nei castelli e monasteri della Puglia non fu invano e, ancor oggi a distanza di diversi Secoli, elargisce i suoi frutti nella Germania attuale.

          Mai prima d’allora nella Storia dei Popoli una moltitudine di piccoli clan tedeschi in eterna lotta tra di loro, riuscì a unirsi in un solo Popolo come fecero le varie tribù germaniche. 

          Inquadrandosi dietro un unico vessillo, i vari clan e tribù germaniche riuscirono in cosi poco tempo, solamente con la loro forza di volontà e tenacia a raggiungere un alto tenore di vita e di sicurezza economica unici al Mondo.

          Nessun Popolo della terra prima d’ora è riuscito, solo con la voglia di far meglio degli altri, a raggiungere traguardi così alti e orizzonti così ambiti come il Popolo Tedesco.
  
          Nessuna Nazione prima d’ora, al di fuori dell’odierna Germania, era riuscita ad accumulare tanta influenza politica e potere economico, da ispirare con la propria tecnologia non solo l’Europa, bensì tutto il Pianeta e la vita dei popoli della Terra. 

          Ogni altro Popolo, tutti, perfino l’antica Roma con tutta la sua sapienza e cultura, ebbe bisogno di orde di legionari per instaurare e stabilire e imporre la sua Pax Romana nel Mondo allora conosciuto e mai senza prima di scatenare una guerra di conquista e di occupazione dopo l’altra.

          I giovani teutoni, invece, capirono che l’arma più potente era il sapere e impararono a usarlo con efficacia.

          Le Nazioni Tedesche, guidate dai loro rampolli aristocratici allevati dai frati tra gli uliveti della Puglia, usando con sapienza le nozioni apprese e con l’aiuto di Sancta Mater Ecclesia, con senso di responsabilità e profonda conoscenza della natura umana, persuadendo e convincendo; riuscirono in poco tempo, quasi senza guerre ne saccheggi e senza distruzioni di altre civiltà e culture, a unificare l’Europa sotto il vessillo del Sacro Romano Impero di Germania.

          Incredibile come possa sembrare, quella fu la vera e unica Unione Europea veramente funzionale.

          Ovviamente, come durante la seconda e la quarta decade del Secolo scorso ad esempio, ci furono momenti dove in Germania un paio di psicopatici spronati dall’odio e da idee di superiorità razziale, ne combinarono di tutti i colori.

          Usando l’imbecillità collettiva che a volte amalgama la grande massa del popolino, quasi fosse un rimasuglio della primordiale idiozia tipica dei bifolchi illetterati che forgia in un unico compatto e malformato branco di idioti servili e senza cervello, dove, chi per tornaconto o per paura; si rifiuta di usare il cervello; l’aristocrazia e l’industria tedesca scatenarono per ben due volte una Guerra su scala mondiale, cercarono di conquistare e soggiogare il mondo intero usando come copertura il fanatismo politico di una banda di criminali e mostri fanatici unici nella Storia dell’Umanità.

          Difatti, tra i molti e i tanti ci sarà sempre qualcuno che si crede un redentore delle Masse che cercherà di raggiungere il trono credendosi guidato dal destino e questo purtroppo, successe per ben due volte anche in Germania.

          Dopo le sacrosante botte che per ben due volte piovvero loro sul groppone da tutte le parti del Mondo, i superstiti dell’ultima pazzia teutonica si ricordarono degli insegnamenti dei frati dati ai loro antenati tra gli uliveti puglisi e agirono di conseguenza.

         Questa volta però, anche perché dalla loro ultima pazzia ne uscirono veramente piuttosto malconci e decimati, i superstiti teutonici, ricostruirono la Germania, soprattutto con l’aiuto degli italiani.

         Dopo la loro ennesima pagliacciata, anche gli italiani erano malmessi e alquanto malridotti ma non tanto decimati quanto i tedeschi.

          Alla fine della seconda Guerra Mondiale l’Italia era davvero solo una Nazione allo sbando, dilaniata da un regolamento di vecchi conti politici e privati mai ben definiti, ben nascosti sotto il mantello di una mezza guerra civile sporca e vigliacca e mai veramente combattuta tra paesani e concittadini se non nei cessi, nelle fogne, nei rigagnoli e nei bidoni della spazzatura del Bel Paese e mai veramente finita.

          E così, mentre ex commissari politici comunisti al servizio di Stalin e del partito comunista sovietico, cercavano di instaurare nel bel Paese una sottospecie di dittatura comunista, la gente semplice della strada, sia tedesca sia italiana si mise all’opera per rimettere in sesto le infrastrutture distrutte dalla loro stessa scellerata scempiaggine.

          All’inizio, sia gli italiani sia i tedeschi superstiti, cominciarono a rimettere di nuovo in piedi la Germania. 

          Lavorarono con diligenza e caparbietà e in meno di dieci anni riuscirono a ricostruire tutte le infrastrutture, cominciando dalle fabbriche e strade, dalle ferrovie alle autostrade e ai porti marittimi.

          Aiutate da volonterosi e capaci uomini del sud, le donne tedesche, durante il dopo lavoro scodellarono pure un nuovo Popolo.

          Era un popolo sano e forte quello che nacque in Germania, spuntando dalle ceneri come la mitica Fenice. Ripudiando ogni velleità bellica, il nuovo popolo tedesco giurò di vivere, da quel momento in poi, sempre in pace con il mondo intero rigettando ogni forma di aggressione e guerra di conquista futura.

          Lavorarono e progredirono così dinamici e lesti che in manco di una decade, la Germania ridivenne, questa volta con soli fini di pace e progresso, nuovamente il punto di riferimento nel mondo della Tecnica, delle capacità innovative del lavoro e della ricerca scientifica.

           Il sapere e le capacità tecniche erano di nuovo riconosciuti come punto di riferimento da tutti e il Mondo guardò nuovamente con ammirazione a questo Popolo che, dal tanto male che fece, ora progrediva e insieme a lui e con lui, l’intera Europa.

          Dalla Germania degli anni cinquanta partirono i primi impulsi per una ripresa economica di tutta l’Europa occidentale che rapidamente portò lavoro e benessere a tutti i Popoli occidentali.

          Tutto funzionava e progrediva a meraviglia, la nuova Germania e la novella Europa, quasi come due sorelle gemelle crebbero e prosperavano nel tempo, influenzando e conteggiando con la loro voglia di sapere e di fare e questa volta in modo positivo, il Mondo intero.

          Tutto a posto allora?

         Nix tuto bene, tutto Scheiße Kamaraden.

          Gli anni delle vacche grasse finirono presto, non certo perché ci fu un’altra crisi tipo anni venti, no, le cose non andarono esattamente così, nix crisi tipo anni venti, i bei tempi finirono presto a causa di un imprevisto che nessuno si aspettava o avrebbe mai potuto prevedere.

          Il declino della Germania iniziò verso la fine degli anni settanta, appena cinque lustri dopo la fine della seconda Guerra mondiale, con l’apparizione di un prototipo di homo sapiens germanicus, a molti di noi, finora del tutto sconosciuto.

          Nessuno sa ormai dire con sicurezza da dove lo sconosciuto venisse, chi l’avesse creato o di chi fosse figlio, di sicuro si sa solamente che, improvvisamente, costui bussò alla porta della Storia portandosi appresso tanti mentecatti come lui. L’arrivo dello sconosciuto diede il via all’attuale decadenza. 

          Da quel giorno, tutti i valori e virtù accumulati iniziarono a vacillare e a degenerare e la Germania cominciò a perdersi di nuovo per strada.

          Il nuovo arrivato si dimostrò presto un vero maestro del lamento, un deplorevole, capace e abile menestrello della mala sorte. Bugiardo, cinico e intrigante, furtivo e codardo, questo fariseo dell’umanità era venuto dal nulla e niente aveva a che fare o veder con tutti i buoni propositi tedeschi dell’immediato dopo guerra ma era arrivato per restare e la Germania non fu più la stessa.

          Come un cancro con molte putride metastasi, questi prototipi dal basso orizzonte si misero all’opera e infestarono, con il loro comportamento, non solo la Germania e il mondo intero, ma anche la vera aria che noi tutti si respira.

          Sembra veramente che il ritorno dei lavoratori mediterranei e delle loro famiglie create in Germania insieme alla loro prole nelle loro terre di origine, coincida con l’apparizione del nuovo prototipo di homo sapiens germanicus. 
          
          Le malelingue, invece, assicurano che, in effetti, costui non fosse mai scomparso, insinuando anche che sia sempre esistito nel sottobosco delle strutture sociali tedesche, pronto a rispuntare come un fungo velenoso non appena e ogni qualvolta si presentasse l’occasione propizia.

Conseguente a questo deplorevole e nefasto “status quo” di cose, se è di questo che veramente in fondo si tratta e per quanto a me e ai miei colleghi tedeschi del tutto sconosciuto e da noi avvertito solo per sentito dire, mi meravigliò e non poco, di incontrare in quel di Monopoli un’intera squadra di questi nefasti personaggi teutonici…

          Ora  in Germania infuria  la campagna elettorale federale.

          La sindrome del buco d’estate, aggravata da tutte le sciocchezze della politica, è in pieno svolgimento.
Grazie a Dio però sappiamo che è breve.

          Dal 22 Settembre, in poi, come dopo il Mercoledì delle Ceneri, tutto sarà finito, poi, di nuovo nella Repubblica Federale, prevalgono di nuovo la pace e la tranquillità sociale, insomma: Business as usual.


          In Italia, invece, l’assurdità del buco estivo, aggravata dalla corruzione e dagli intrighi politici di tutta una banda di pendagli da forca, politici, sociali ed ecclesiastici, è presente durante tutto l'Anno.

 Amen to that