martedì 29 ottobre 2019

Mi chiamano Giuseppi



Mi chiamano Giuseppi

Un "risveglio" del Popolo Italiano per cacciare via un Governo pagliaccio, senza pari nella Storia della tormentata politica italiana sarebbe auspicabile.

 Questo Governo è stato votato sul sito di una famigerata “Piattaforma Rousseau” voluta da un comico genovese, non dal Popolo Italiano.

Questo è il Governo della viscida e vile nomenclatura senza scrupoli e di genuino italico stampo, DOCG/IGP votato da poche migliaia di seguaci, politicamente e socialmente discutibili,
                                                                                 
Come un tumore maglio che ha generato le sue metastasi in tutto il corpo, anche a criminalità politica organizzata italiana con le sue metastasi e picciotti vari, sotto forma di funzionari di Stato, ha occupato ogni settore della vita sociale italiana, dalla magistratura all'istruzione, dalle forze dell'ordine alle forze militari e last not least i massimi media cartacei e  le stazioni Radio e TV. 
                           
  La criminalità politica organizzata italiana ha il Paese in mano e con l’auspicio e il patrocinato e di tale Mattarella Sergio, eletto alla presidenza della Repubblica Italiana da un parlamento da lui stesso dichiarato illecito, saccheggia il Paese e la popolazione indigena.

L’attuale Premier tale Conte Giuseppe, detto “Giuseppi” è un uomo della nomenklatura alla quale fa parte pure il Mattarella Sergio e genia varia generata dall’indole manzoniana e servile degli indigeni componenti le varie tribù che popolano la penisola chiamata Italia.

Il burattino Giuseppi sapientemente ammaestrato dei suoi molteplici burattinai è qui per restare und solo le varie italiche tribù, potrebbero cacciarlo via … e le stelle stanno a guardare. 

martedì 22 ottobre 2019

Città di Monopoli-Bari



https://www.sudestonline.it/2019/10/22/ambientesalute/monopoli-qualita-dellaria-qualita-dellaria-e-superficialita-della-politica/?fbclid=IwAR25znWMcu03Eu4LaEHedDdWrIPg33O6WTEJBXHc4O3RlTOctLmlEQVPG-U



Dunque il Sindaco di Monopoli, chiede l’intervento di ARPA e della Regione Puglia per verificare la veridicità delle lamentele dei suoi cittadini sul grado d’inquinamento dell’aria cittadina.

Chiedere l’intervento di organi competenti e dell’autorità regionale è suo dovere, secondo me però, qui, in questo specifico caso, nella persona del Sindaco di Monopoli, io vedo un dannato Ponzio Pilato che si lava le sue fottute manacce e si nasconde dietro il dito dell’italica ipocrisia e meschinità più vile e viscida che ultimamente corre rampante tra i responsabili della salute e della sicurezza pubblica cittadina.

Purtroppo questo trend di scarica barile e confabulazione dei fatti succede anche in tutta la fottuta Repubblica Italiana e i risultati si vedono.

Cazzo, certo che è il sacrosanto dovere di un primo cittadino ordinare gli accertamenti del caso, in questo caso però l’attuale situazione e i tassi di inquinamento atmosferico già prelevati dall’ARPA stessa e dalle centraline di controllo della Regione Puglia,  costringono il Sindaco di Monopoli a fermare l’inceneritore della Ital Green Energy in via Baione nella zona industriale posta a monte di Monopoli e non a giocare a scarica barile.

Allo stesso tempo, l’attuale situazione impone ai “togati” di Monopoli di porre i sigilli all’impianto stesso e di aprire un fascicolo contro la Ital Green Energy per grave inquinamento atmosferico continuo e attentato alla salute pubblica con l’aggravante di eventuale omicidio colposo per decessi dovuti a tale inquinamento.

Ricordo che già nel Gennaio del 2003 il Sindaco di allora, mandò i suoi rambetti municipali in Via Baione intimando di fermare l’impianto a causa delle proteste dei cittadini. quando cioè per la prima volta un paio di giorni prima io stesso appiccia quella fottuta caldera.

A quel tempo c’era solo la puzza emanata dall’essiccatore della sansa che faceva incazzare i cittadini, il problema delle polveri fini nelle funi della fornace, ancora non si era manifestato, quello si presentò quando iniziammo a produrre energia elettrica e pertanto elevai la potenza della caldaia al 100%.

Fu allora e solo allora, vale a dire a metà Gennaio del 2003 che mi accorsi che il sistema di filtraggio delle polveri fini nei fumi della fornace era inadeguato e chiesi le stesse modifiche che descrivo nel mio libro; “La storia di un inceneritore” La morte veglia su Monopoli, non prima.

La prima volta che a Monopoli però si parlò di polveri fine fu il 15 Giugno del 2006 dopo che “La Repubblica” pubblicò il seguente articolo.

Sequestrato impianto di emissione
La Repubblica — 15 giugno 2006   pagina 6   sezione: BARI
«L’impianto per l’emissione dei fumi era stato modificato rispetto al progetto approvato dagli organismi di controllo. C’erano tubazioni aggiuntive poste all’interno del circuito di scarico, tali teoricamente da consentire l’immissione diretta dei gas nell’ambiente, aggirando i filtri». Sulla base di queste motivazioni - rimandate al mittente dai diretti interessati - i carabinieri del Nucleo operativo ecologico hanno posto sotto sequestro preventivo un eco-impianto per la produzione di energia elettrica da biomasse e da rifiuti biologici, la centrale della Ital green energy srl del gruppo Casa olearia italiana spa, struttura di 15mila metri quadrati a Baione di Monopoli. L’impianto, in attesa di altri accertamenti tecnici e di ulteriori verifiche, per ora continua a funzionare. È stata concessa la «facoltà d’uso», legata al rispetto delle prescrizioni date ai responsabili. L' indagine conclusa con il blitz e con i sigilli, spiega il tenente Gennario Badolati, è stata avviata sulla base di un allarme lanciato dall' Anppana, associazione con compiti di polizia ecozoofila. Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall' emissione di ceneri, polveri e fumi di provenienza incerta». Così i militari sono andati a vedere. Quando si sono presentati, l'impianto non era in funzione. Ma aveva qualche tubo "anomalo" posticcio, che non figurava nei disegni originali e nei nulla osta. Così è scattato il sequestro cautelativo. E al responsabile della gestione della centrale, rimasta aperta, è stata contestata la violazione del nuovissimo codice ambientale, per le varianti non autorizzate al circuito di scarico dei gas. Un comunicato della Ital green energy srl, confermando che l’impianto resta in marcia, precisa che la eco-centrale «ha ottenuto recentemente la certificazione Iso 14001», in una strategia di «impegno per il continuo miglioramento delle prestazioni ambientali». Tutte le analisi, quelle di routine e quelle periodiche, «sono a completa disposizione delle autorità». Per produrre corrente elettrica, immessa sulla rete ordinaria, l’eco-centrale utilizza scarti della lavorazione del legno non trattato, legname ricavato dalla manutenzione del verde urbano, sansa vergine derivata dalla lavorazione delle olive nei frantoi e sansa esausta eliminata dagli oleifici. In particolare, sfrutta i residui di lavorazione della Casa olearia spa, ciò che in due raffinerie rimane di 800 tonnellate al giorno di olio grezzo di oliva e di semi. Secondo le schede di costruzione, i biocombustibili alimentano una caldaia a griglia mobile e il vapore prodotto aziona le pale di una turbina: l’impianto così fatto dovrebbe immettere nell' aria solo vapore acqueo.

Questo è ciò che successe nel lontano 2006.

Dove cazzo sono finiti ora gli 007 e i rambetti municipali del solerte Sindaco in carica, assieme ai Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) non ci è dato di sapere … Gone with the Wind I suppose.

  Solo in Italia sono possibili criminali porcate simili, dove i responsabili del bene comune, se ne fottono della salute pubblica e della sicurezza della popolazione e la magistratura più faziosa, politicizzata e corrotta di tutta la fottuta Unione Europea, difende e sostiene la criminalità politica e industriale italiana.
Cazzo!















domenica 13 ottobre 2019

VIZIO DI MENTE


Repubblica Italiana 2019



Il vizio di mente in Italia lo hanno i giudici italiani che emettono queste sentenze creando dei precedenti e gli italiani che accettano sentenze così vergognose e viglicche senza fiutare. 

Fatto è che questo cosiddetto Popolo Italiano non è più degno della sua Storia millenaria e merita l'estinzione.

L’ennesimo esempio che la Giustizia italiana è in mano ad una Gang di giudici faziosi politizizzati e corrotti che le loro sentenze sui crimini compiuti da afro-arabi, magrebini e pellegrini provenienti da tutto il Mondo non solo minano la sicurezza interna dell’Italia ma come i crimini di certi pellegrini sconfinati nei Paesi del Nordeuropa dimostrano, anche quella di altri Paesi.


Quote:L’ennesima brutta pagina di una convivenza multiculturale che esiste solo nelle menti ideologizzate dei radical-chic da salotto. 
Un cittadino del Togo, a inizio settembre aveva aggredito, senza alcun motivo, due donne nel sottopasso della stazione ferroviaria di Lecco. 
Le due donne erano state raggiunte al volto da terribili pugni, che hanno fatto stramazzare per terra una studentessa di 18 anni ed una dottoressa di anni 56. 
Il giudice Enrico Manzi ha assolto l’africano perchè l’imputato è “incapace di intendere e volere”. 
Sui social impazzano le polemiche, sono moltissimi ad affermare che “basta essere di colore o immigrati per essere assolti per vizio di mente”, o ancora, “se un italiano avesse colpito un’immigrata, sarebbe stato condannato anche per l’aggravante razziale e avrebbero buttato la chiave. Unquote.

venerdì 4 ottobre 2019

Europa 2019





Foa dice: . Perché gli italiani sono italiani e i tedeschi sono tedeschi. Trattasi di due culture del lavoro, di due entità sociali, di due mentalità completamente diverse, talmente differenti da essere, semmai, complementari. L’Italia è una metà, la Germania l’altra metà. La vera grandezza è di esaltare e ottimizzare due diversità, non di schiacciarne una a beneficio dell’altra.

Davvvvvero?

Dunque i tedeschi, dovrebbero scendere al metà strada e diventare casinisti come gli italiani!

Casinisti e pasticcioni e disonesti come i furbetti mangia pane a tradimento oppure faziosi e politicizzati e corrotti come i magistrati, oppure criminali e delinquente di Stato come i politici e i pendagli da forca di tutta la nomenklatura italiana che arriva a gratificarsi con oltre 100mila Euro di pensione mensile?

Und poi Foa continua:  La Germania non ha conquistato il mondo, ha conquistato l’Europa, anzi gli europei, i quali per acquistare le merci tedesche si sono indebitati allettati dai bassi tassi di interesse, facendo esplodere non solo il debito pubblico ma anche, soprattutto, quello privato.

Ma veramente scherziamo?

Secondo l’acume di Foa il debito pubblico dell’Italia lo si deve al fatto che gli Italiani spendono e spandono, depilano i loro conti correnti per acquistare prodotti tedeschi.

Questa mi è nuova, und io cretino che credevo che il debito pubblico italiano fosse dovuto alle esorbitanti e criminali spese che i pendagli da forca della nomenklatura italiana e i suoi avanzi di galera impongono ai pendolari e alle comari di tutta L’Italia.

L’acume di Foa tira in ballo pure la Grecia e ci ricorda che i greci hanno e stanno pagando un prezzo sconvolgente.

Foa su questo punto ha al 100% ragione, peccato che si dimentichi di ricordare che se gli armatori greci pagassero il dovuto al fisco greco, la Grecia sarebbe un  Paese agiato e fiorente.

La Spagna con la sua edilizia ha fatto il passo più lungo della gamba, non credo sia il caso di ricordare le cretinate del Governo Zapatero; ampie informazioni su questo le potete trovare nell’archivio del Blog di Marcello Foa “Il cuore del Mondo”

Il non Plus ultra del acume giornalistico di Marcello Foa lo vedo in questa frase: “ Ma la Merkel non è flessibile, né lungimirante. E non cambia strada, con l’atteggiamento tipico del primo della classe che non accetta di rimettersi in discussione e rifiuta di riconoscere la realtà, continuando a tenere un atteggiamento tanto ottuso quanto irragionevole svelando uno degli aspetti più sgradevoli dell’indole nazionale: l’orgoglio che sfocia nella superbia.” 

E poi ancora: “ La vera grandezza è di esaltare e ottimizzare due diversità, non di schiacciarne una a beneficio dell’altra.”
Und per finire: Anche per questo gli italiani non potranno mai essere davvero tedeschi.

Qunad’è che sta capra di giornalista si decide?

Che cazzo devo fare gli italiani o i tedeschi?

Trovarsi a metà strada di cosa?

La Germania dovrebbe scendere a metà strada verso il letamaio della politica italiana in mano ad avanzi di galera?

Che cosa è disposta a dare in cambio l’Italia?

Il letame italiano la Germania non lo vuole dicerto.

Vero è che la politica economica della Cancelliera Merkel è una politica da perpetua parrocchiale, da madre di famiglia, da matrona matriarcale, ma sicuramente non da lungimirante personalità politica con responsabilità internazionali.

Oso dire che la Cancelliera Merkel è stata presa in contropiede dalla nefasta politica del Barroso e da quel sinistro francese  senza scrupoli che risponde la nome di Sarkozy e ora non sa esattamente che pesci pigliare.

Figuri come Ackermann poi,  lo svizzerotto che svendette la Deutsche Bank ad un faccendiere indiano fecero il reato.

Sarebbe stupidamente presuntuoso da parte mia entrate in un discorso di economia, anche perché considero studi economici un’inutile perdita di tempo e un modo come un altro per delinquere ai danni della popolazione … di qualsiasi Paese;  anche della Germania.

Purquanto la Cancelliera Merkel sia stata poco avveduta e il megero delle palanche berlinesi Schäuble abbia spesso barrato al gioco tanto da far infuriare Jean Claude Juncker allora Presidente del gruppo Europeo rassegno le dimissioni; incolpare la Germania dei mali altrui e in special modo dei mali italiani e semplicemente ridicolo.

Pretendere poi che la Reupubblica Federale di Germania abbassi la sua etica politica  e sociale per scendere al livello italiano, è semplicemente grottesco.

sabato 3 agosto 2019

Manslaughter








 Manslaughter in inglese significa: Massacro.

Penso che una definizione simile non sia adatta a definire le morti in mare dei fuggiaschi dall’Africa né si presti a individuare colpevoli di queste tragedie, dove donne incinte e bambini, anche neonati, assieme a tanti giovani muoiono annegati in mare, nel tentativo di fuggire alla miseria e alla disperazione.

I massacri, quelli veri, sono di casa in Africa, esplodono nell’odio tribale e nel fanatismo religioso e politico. 

Mi domando però fino a che punto le Ong in prevalenza tedesche e la MOAS maltese (Mobile Aid Offshore Station) sono per lo meno corresponsabili di questi drammi che giornalmente accadono nel Mare Mediterraneo davanti alla nostra porta di casa e confine Süd dell’Europa.

Un vecchio proverbio tedesco dice: Mit Speck fängt Mäuse, vale a dire i topi si catturano con lo Speck, o, aggiungo io, il formaggio.

I topi si catturano tentandoli con lo Speck e il formaggio: gli esseri umani facendo vedere loro Fate Morgane di Paesi dove il latte e il miele scorrono per le strade.

Quante vittime a causato in fenomeno della Fata Morgana nei deserti?

Possiamo definire l’Europa una Fata Morgana, un miraggio di benessere e sicurezza, per chi non ha niente da perdere, se non la propria vita fatta di stenti e di malattie?

Se così è und sembra proprio che lo sia, di che cosa è colpevole chi propaga queste visioni di un Paradiso terrestre chiamato Europa?

La colpevolezza delle Ong di strage o massacro in questo caso, naturalmente, non sussiste, quella di irresponsabilità e di cinica ipocrisia a scopo di lucro, sicuramente si.  

Forse siamo difronte ad un nuovo tipo di reato per definire ancora meglio il reato di istigazione all’emigrazione clandestina. 

Le Costituzioni europee parlano chiaro e definiscono chiaramente chi sono i profughi di Guerra e i perseguitati politici e  i Paesi europei si sono sempre comportati in conformità delle loro Costituzioni und hanno sempre accoltolo e protetto chiunque bussasse alla loro porta.

Questo nodo di comportarsi dei Paesi europei, lo abbiamo visto durante le dittature argentine e cilene, durante la carneficina iugoslava e la rivoluzione in Ucraina. 

I Paesi europei, non hanno bisogno che le Ong oppure una Carol Rachete, Master e Bachelor of Nautical Science, insegnino loro il senso di umanità verso che è bisognoso di aiuto.

Tanto meno gli europei necessitano i sermoni dell’attuale Papa o di chicchessia di porporato e semplice sacerdote o pidiota o buonista o finto tale, per sapere che cos’è la carità cristiana.

Proprio per questo non si riesce a capire come gli Staiti europei, la Germania in primis, permettano ad una manciata di Ong, di trafficare esseri umani appositamente messi ben in vista poco fuori dalle acque SAR libiche e definiti naufraghi, da un‘organizzazione di schiavisti come quella che trasportava africani da Escravos, dalla foce del fiume Niger nelle piantagioni di cotone americane.

Dov’è la differenza tra gli schiavisti di allora, che guarda caso, erano in prevalenza tedeschi e olandesi e le Ong odierne?

Le Ong tedesche dicono che salvano vite umane e giocano sul nostro pudore civile e coscienza additandoci i morti annegati in mare che loro stessi con la loro presenza in quelle acque hanno causato.

Questo è dunque il punto: Le Ong se ne fottono delle vittime in mare. 



 Proprio la presenza delle imbarcazioni cosiddette Ong invoglia la gente a fuggire dai loro Paesi di origine e a rischiare la propria vita pagando per un passaggio via mare, su imbarcazioni di sedicenti  organizzazioni umanitarie, cifre esorbitanti.

Le Ong causano piÙ vittime in mare che il deserto del Sahara e degli aguzzini in Libia e dei trafficanti di esseri umani afro -arabi in Africa.

Penso che qui ci troviamo difronte ad un nuovo tipo di reato ancora da definire.

Esiste l’omicidio colposo che si potrebbe applicare a chi costruisce i gommoni, ma non esiste ancora una definizione di reato per chi come  la Sea Watch e Carol Rachete ad esempio, accorrono sui luoghi di naufragio procurato,  dove molti fuggiaschi clandestini, perdono la vita proprio perchè i pellegrini sanno che la oltre l'orizzonte ci sono le Ong che li aspettano.

Detto questo, come la mettiamo con Zingaretti e il suoi colonnelli del PD che proteggono a spada tratta la Rachete o con Macron che addiritturla le da un onoreficneze a Parigi.

Che la Cancelliera Merkle ormai non abbia più il polso e la forza politica per intervenire d'ufficio contro le Ong che minacciano la Pace in Europa, questo ormai è risaputo e lo cinguettano anche i passeri dalle grondaie.

Che però i Tribunali civili della Germania, statuto federale che regola le Ong alla mano, non rivedano l'operato di queste associazioni umanitarie, o qualche solerte parlamentare di terza e quarta fila non presenti un interpellanza al Bundestag di Berlino lascia un sapore amaro in bocca a chiunque conosca questa Germania che si sta alienando sempre più a se stessa. 

Questa Germania, come questa Europa di Macron e della Merkel, non funzionano  e la forza delle Ong sembra proprio essere la mancanza di una comune politica estera, figuriamoci poi interna europea. 

Sono proprio le politiche di Macron e della Merkel che uccidono i pellegrini afro-arabi nel Mare Mediterraneo 

Allora finiamola con questa macabra buffonata chiamata Europa e che ognuno pensi ai confini di casa sua.









mercoledì 3 luglio 2019

Il seme del male italiano.






Dal sito della cara Katia Benedetti ·

Purtroppo non è farina del mio sacco ma di quello dell'Arch. Andrea Manfredi che anche lui ha preso da altri.

"Qualcuno ha mai sentito nominare Namik Xhaferi? No? Peccato. Era il capitano di una nave carica di migranti, che fuggivano da un Paese in preda all'anarchia e sull'orlo di una guerra civile.

Cercò di entrare nelle acque territoriali di un Paese straniero, razzista, xenofobo e disumano che rifiutò di accoglierli, anche se possedeva il porto sicuro più vicino.

Lui non si perse d'animo e sfidò il blocco navale ma una corvetta, eseguendo gli ordini di quel governo fascista, speronò la sua nave, affondandola e provocando la morte di 83 esseri umani.

Naturalmente, diedero la colpa a lui e anche un po' al capitano della corvetta, perché nei governi fascisti pagano sempre i pesci piccoli.

Fu arrestato e si fece quasi quattro anni di carcere. Il capitano della corvetta solo la metà.

Non fu mai considerato un eroe, da nessuno.

Solo un criminale.

Nessuno fece raccolte di fondi per pagargli le spese legali, nessun politico di nessun partito andò ad abbracciarlo e ad applaudirlo.

Era il capitano della Katër i Radës, affondata il 28 marzo del 1997 dalla corvetta Sibilla nel Canale di Otranto.

Il governo fascista, razzista e xenofobo era guidato da un uomo senza partito, tale Romano Prodi, messo lì da una coalizione di centrosinistra dove nessuno dei due principali partiti aveva voluto concedere all'altro la Presidenza del Consiglio e  il ministro dell'Interno o, come si direbbe oggi, e a ragione, dell'Inferno o della Mala Vita, tale Giorgio Napolitano.

Entrambi ebbero occasione, negli anni che seguirono, di provocare disastri ben peggiori, soprattutto il secondo, responsabile di tutti i fenomeni migratori che hanno coinvolto il tuo Paese nell'ultimo decennio.

All'epoca c'era chi militava nel PPI, come Graziano Delrio, o nei DS, come Matteo Orfini. Sì, sì, proprio quelli che abbiamo visto salire sulla Sea Watch 3, ma loro non vennero in tuo aiuto.

Caro Namik Xhaferi, la prossima volta cerca di nascere tedesco invece che albanese, possibilmente ricco, meglio se donna.

E trovati un cazzo di nome che si possa pronunciare meglio, tipo Carola, ma,soprattutto, cercati i contatti giusti e carica solo afro -arabi, magrebini e asiatici.