giovedì 27 marzo 2014

QUO VADIS EUROPA

Bremen, 14-02-2012.

Il primo cancelliere ad andare in Cina a fare il vu gumbrà con un treno ad alta velocità in tasca, patentato e costruito dalla Siemens, fu Gerhard Schröder.

Una volta rientrato in Germania a mani e tasche vuote, proprio perché i cinesi gli avevano fregato il TAV e, mi pare di ricordare che fosse pure magnetico e non su rotaie, l’arguto Cancelliere andò diritto a Hannover sua città di nascita a mangiarsi un paio di salsicce alla brace.

“È bello essere di nuova a casa a mangiare la salsiccia” disse il buongustaio a bocca piena.

“Se invece di dar la volta per Pechino tu  fossi venuto a casa direttamente da Berlino, a mangiarti la tua fottuta salsiccia, ciò ci sarebbe costato molto meno.” Scrisse l’indomani un giornalista sul Berliner Tageszeitung.

I cinesi però non dicono niet per abitudine, infatti, in Cina subito dopo il Cancelliere Schröde, ci andò quel volpone di Chirac e zacchete, due giorni dopo il giulivo Monsieur le Presindente, ti rientra  a Parigi con commissioni cinesi per ben 11 miliardi di Euro in tasca.

Chirac a quel tempo disse che aveva agito nell’interesse dalla Francia e non specificò di che ordini si trattasse o che altri patti aveva firmato con la Cina.

Quando Chirac parlava così, voleva dire che del tutto ne faceva un Segreto nazionale per la gran gioia e diletto del suo Ministro dell’economia Nicolas Sarkozy che già allora aveva fiutato l’osso e segava la poltrona di Chirac anche sull’entrata della Turchia in Europa, per la quale Chirac in atrito con Bush, ne era favorevole, mentre l’opinione pubblica francese; da gran puttana;  ancora indecisa aspettava la soluzione piì conveninete.
Sappiamo come sono poi andate a finire le cose.

Ora Chirac è già stato condannato per qualche cosuccia poco chiara successa quando era Sindaco di Parigi e state più che sicuri che Sarkozy lo seguirà a ruota per altre cose poco chiare durane la propria  presidenza e il possibile finanziamento della sua campagna elettorale da parte della Libia che poi ha distrutto e quasi rasa la suolo, ma non solo per questo.

E qui, proprio a questo punto, s’inserisce la Signora Strauss-Kahn, che con occhi infuocati dall’odio e sete di vendetta, guarda verso il bieco Nicolas Sarkozy e lo vuole distruggere assieme a tutta la nomenklatura americana e francese che incastrò e distrusse  il donnaiolo DSK.

Frau Merkel invece, come generalmente sono le donne intransigenti e autoritarie, è stata ben più attiva e perspicacie del vecchio gnocco Schröder.

In un primo tempo sulla scia di Sarkozy, dopo che quello aveva venduto una dozzina di Jet Rafle, (venticello) a Gaddafi, pure lei andò in Libia a fare il vù gumbrà.
Gaddafi le disse niet e per tutta risposta Sarkozy, la Nato e le Nazioni Unite distrussero la Libia e la Signora Merkel assieme al suo galoppino Westerwelle, allora alla presidenza del consiglio di emergenza ONU, astenendosi, fece l’innocente e permise la mattanza.

Ricordiamoci bene, che votando contro un intervento in Libia la Germania avrebbe impedito non solo la carneficina  libica, ma non ci sarebbe stato più nessun esodo di tutta la delinquanza afro -araba e magrebina biba verso l'Italia e l'Europa.

Ricordiamoci sempre che Silvio Berlusconi aveva fermato questa ignobile tratta di esseri umnai e che fu proprio la politica estera  dei dannati Merkozy (Merkel -Sarkozy) a ripriestinarla, distruggendo la LIbia e asecondando la politica amercana nel Mediterraneo che mirava all'isolamento della Russa.

Stranamente in questi giorni  sta succedendo  la stessa cosa con la Siria e l' Ucraina e sembra che la Cancelliera voglia prendersea seriamnete anche con Putin.

Dopo poche settimane, la nostra intraprendente Cancelliera, fece di nuovo fagotto e con una sfilza di rappresentanti dell’Industria tedesca al traino, andò tra l’altro a far la vu gumbrà anche in Angola.

A quelli voleva vendere delle motovedette per diciotto Milioni di Euro.

Una volta arrivata in Angola, si accorse che quella era in mano ai cinesi, anche di quei tremila cinesini che dovettero scappare dalla Libia assieme a diverse decine di migliaia di braccianti e tecnici Nordafricani, ora tutti senza lavoro e senza prospettive di trovarne un altro.

Anche dall’Angola la Cancelliere di Fevvo ossequiata dal retroscena di tanti sorrisini cinesi, ritornò a casa a mani vuote.

Manco a farlo apposta riparte in quarta e va a Pechino a sollecitare investimenti europei per la moribonda vecchia e sciupata Europa.

Gli investimenti erano naturalmente erano da fare in Germania ma sempre per il bene dell’Unione, und, manco a farlo apposta, i cinesi le dissero un'altra volta niet.

Alla Merkel però i Cinesi non fregarono niente, questo anche perché ormai nella bella vetrina dell’industria tedesca, di porcellana e argenteria di casa da vendere o da rompere se ne trova ben poca.

Uno degli ultimi pezzi di valore, dell’industria tedesca, la Thyssen-Krupp, lo intascò giorni fa la Finlandia, probabilmente come premio per la fedeltà dimostrata nel sostenere con i propri niet, la disastrosa politica europea dei dannati Merkozy.

La politica Franco-tedesca, meglio conosciuta come “Merkozy” è comunque la stessa di sempre, a prescindere da fatto che i due Popoli per quanto si sforzino di sbaciucchiarsi in pubblico e professare la loro grande amicizia, in verità si detestano a morte.

Infatti, ogni qualvolta che c’è qualche cosa d’importante su tavolo dell’unione Europea e loro si dicono d’accordo e magari con gran rullio di tamburi, si sbaciucchiano felici per il raggiunto accordo, da parte dei Membri dell’Unione Europea, sotto diretta influenza della Germania, arriva sempre un secco niet.

Sta di fatto che tutte le risoluzioni economiche prese dalla crisi in poi, erano tutte decisioni a favore dell’Europa settentrionale e mai del Sud, anzi, chi della crisi economica fece la parte del leone furono proprio le Banche tedesche e francesi.

Tra la Francia e la Germania ci sono solo interessi ma non amicizie e il loro principale interesse è di forgiare un’Europa secondo la dottrina dei Merkozy.

L’Italia poverina lei, dilaniata da lotte politiche interne all’ultimo sangue, con De Benedetti che prezzola mezza Italia pur di far danno al suo odiato nemico Silvio Berlusconi, non aveva, non ha voce in capitolo.

De Benedetti, la stampa sinistroide, le toghe rosse politicizzate, corrotte e faziose, la sinistra, tutti hanno contribuito a ridicolizzare e criminalizzare Berlusconi e portato Merkozy a sorridere dell’Italia in quel modo così meschino.

Mica sorridevano di Berlusconi e delle chiappe della  Ruby Rubacuori. né; i Merkozy, sorridevano con tenerezza degli italiani che sono così stupidi da lasciarsi fregare e derubare e menar per il naso da una banda di criminali politici, sinistroidi; togati e porporati che siano.

Gli stessi coglioten (Coglioten: anagramma da me coniato da coglioni e italioti e germanizzato con l’aggiunta della "en "finale) che con la loro faziosità hanno permesso a poche migliaia di pendagli da forca italiani di trasformare il bel Paese nella più grande cloaca del Mondo occidentale.

Paragonare però, come fanno tanti, la Germania e il Popolo Tedesco al Terzo Reich, è ingiusto.

Si può accusare la politica della Germania di tante cose, di essere sotto l’influenza delle varie lobby, di aver permesso ad Ackermann di influenzare malamente la Merkel e soprattutto di aver svenduto la Deutsche Bank per il 3,7%, alla lobby finanziaria dell’India, di demagogia pure, di opportunismo anche, ma non di nazismo, questo no.

La Germania infine l’Anno scorso ha esportato prodotti per un totale di 1600 miliardi, non dice però che il 35% di quei prodotti proviene dal terzo Mondo, merce prodotta a bassissimo costo.

Ma il bello è che le fabbriche straniere che producono quel 35% di accessori vari, sono di proprietà dalla loro Casa Madre in Germania e pertanto,  non vi meravigliate se un giorno sentirete, che un bullone per una VW, che in una qualsiasi ferramenta costa dieci centesimi,  la VW Brasile  lo mette in conto alla Casa Madre VW Deutschland, per 20 Euro.

Questo sistema io l’ho battezzato: La sindrome di Lopez.

Lopez è quel tizio che negli Anni 90 dalla GM americana passò alla VW e ideò appunto il sistema di produrre in proprie fabbriche nel terzo Mondo a basso costo e “venderlo” alla casa madre a prezzi strabilianti;

Anche questo è un modo come un altro per prosciugare l’economia fiorente di casa propria non vi poare?

Tanto meno si racconta al  Mondo che in Germania diversi milioni di operai e tecnici disoccupati, sono costretti, se vuogliono continuare a ricevere l’assistenza sociale Harz IV, a lavorare per un Euro l’ora.

E tanto meno si sbandiera ai quattro venti che la Germania riceverà 6,6 milioni di Euro dal fondo sociale europeo, per finanziare i disoccupati che guadagno appunto, un Euro l’ora.

In parole povere l’Unione Europea di Merkozy finanzia l’industria tedesca con 6,6 milioni di ore lavorative, gratis.

Und L’Italia? Quale Italia?

Quella del Bengodi, degli evasori fiscali e degli imboscati o quella dei pendolari e delle comari di Voghera e delle Famiglie che fanno i salti mortali per arrivare alla fine del mese?

L’Italia dei pensionati che non potrebbero nemmeno permettersi le medicine se mangiassero una o due forchettate di pasta in più, o l’Italia dei 100mila pensionati statali dai 40 ai 90.000, Euro mensili?

Mettetevi tutti il cuore in pace; in Italia non cambierà un bel niente, anzi andrà ancora peggio e peggio ancora, per il semplice fatto che il motore dell’Europa, appunto la Germania, per colpa di una Lobby Industriale sconsiderata e a dir poco criminale, e di una banda di goffi politici incompetenti in mano alle varie Lobby, si sta ingrippando, anzi, molti di noi sono convinti che si sia già ingrippato e che ora sta andando avanti per forza d’inerzia.

Dopo di che non rimarrà che lo zio Putin capace di togliere le castagne dal fuoco, e mi venga un accidenti se quello gnocco sornione di Gerard Schröder, tra una salsiccia alla brace e l’altra, il tutto annaffiato con una birra, non sta aspettando che questo.

L’Italia?

Il Bengodi, questa volta però, con sorrisi di compiacimento e non più di biasimo da parte dei Merkozy e con lei grandi manate sulle spalle da parte di Obama, rimarrà tale e quale, solo più spennacchiato e povero.

L’Italia attuale si rispecchia nel disastro della Costa Concordia e di tutte le ridicole discussioni sui vari siti, nelle demagogie, vigliaccate e omissioni varie da parte degli addetti ai lavori che filano a occhi chiusi sulla misera e losca linea manzoniana, cantando: Basta che se magni e Bella ciao ....Fuck You.

In un certo qual modo quello che stiamo vivendo ora in Europa lo paragono alla Guerra di successione degli Stati Uniti D’America, con la Goldman Sachs al posto dei Confederati, volete anche i nomi dei suoi Generali, da dove devo cominciare, da chi? Forse da Draghi o da Monti, dal presidente Greco o da Trichet o da chi altro?
Qaunti politici della Germania provengono dalla gavetta della Goldman-Sachs?

Secondo me l’attacco al Bastione Germania da parte della Goldman-Sachs è iniziato già da anni ormai, cade la Germania …dann Gute Nacht Europa und il vecchio sornione Gerard Schröder attende tranquillo l’evento Putin, rosicchiando una salsiccia alla brace. 

http://www.maristaurru.com/index.php/Scritti/Parpaiola-LfG-n-66-La-dottrina-di-Chirac-i-grandi-d-Europa-fanno-i-vu-gumbra-la-sindrome-di-Lopez.html
 


venerdì 21 marzo 2014

IMMOTUS NEC INERS



 The dogs of war

    Marcus Antonius:
    And Caesar's spirit, raging for revenge,
    With Ate by his side come hot from hell,
    Shall in these confines with a monarch's voice
    Cry "Havoc!" and let slip the dogs of war,
    That this foul deed shall smell above the earth
    With carrion men, groaning for burial.
  Shakespeare:   Julius Caesar Act 3, scene 1, 270–275


Laura Verlicchi – Il Giornale, 20/03/2014 - 08:16

L'onorificenza di Berlusconi resta nei fatti: oggi dà lavoro a 60mila persone.

Oggi dà lavoro a 60mila persone, una realtà di peso nell'economia italiana: tre aziende quotate e un fatturato di più di 5 miliardi
Un fatturato di oltre cinque miliardi di euro, tre società quotate - Mediaset, Mediolanum e Mondadori - che valgono complessivamente dieci miliardi: questo è l'impero creato dal Cavaliere, che dà lavoro a circa ventimila persone, 60mila se si conta l'indotto.

Una realtà di peso nell'economia italiana: dal 1996 ad oggi il gruppo Fininvest ha realizzato investimenti per 25 miliardi di euro, e al tempo stesso ha versato nelle casse dello Stato, tra contributi e imposte, più di otto miliardi.
La sua storia è cominciata 35 anni fa e si è intrecciata da subito con quella del Paese e delle sue trasformazioni, precedendole a volte, accompagnandole sempre.
Tutto parte nel 1978, data di nascita di Fininvest, la holding del gruppo controllato da Silvio Berlusconi, che già ha al suo attivo importanti realizzazioni immobiliari: il quartiere residenziale Edilnord di Brugherio, Milano 2 e Milano 3.
L'avventura televisiva comincia proprio da qui, con l'intuizione di dar vita a una tv via cavo per Milano 2, che due anni dopo si trasforma in Canale 5 e inizia le trasmissioni su tutto il territorio nazionale.
Nell'etere è tempo di grandi cambiamenti: il monopolio Rai sta per andare definitivamente in soffitta.
La pubblicità è la linfa vitale del nuovo corso televisivo: così, nel 1979 nasce Publitalia '80, la concessionaria del polo televisivo che sarà Mediaset.
A Canale 5 si affiancano infatti Italia 1 (acquisita dall'editore Rusconi nel 1982) e Retequattro, ceduta nel 1984 da Arnoldo Mondadori Editore, che 7 anni dopo entrerà a far parte della galassia Fininvest.

Comunicazione ed editoria sono sempre più il core business del gruppo, che nel 1990 partecipa alla nascita di Telecinco, oggi leader delle tv commerciali spagnole, ed esce definitivamente dall'immobiliare nel 2001.
Mentre si consolida la posizione nel mercato televisivo, cresce anche la diversificazione nei servizi finanziari: insieme a Ennio Doris, la Fininvest getta le basi del gruppo Mediolanum, una ventata di innovazione nell'ingessato panorama bancario italiano, in risposta alle nuove esigenze di gestione del risparmio familiare.
Nel 1996, Mediolanum e Mediaset sbarcano in Piazza Affari, raccogliendo la fiducia di oltre 300mila investitori.
Il nuovo millennio apre le prospettive, praticamente illimitate, della Rete: e il gruppo Fininvest è pronto a coglierne le opportunità.
Lo schermo fa concorrenza alla pagina scritta?
Mondadori mette online la più ampia libreria di e-book italiani.
Così come Premium, la pay tv del gruppo, Premium Play e Infinity, hanno cambiato il modo di vedere la tv.
Una realtà a 360 gradi, quella del gruppo Fininvest, che rispecchia l'Italia e le sue passioni: non solo quelle più popolari, come il calcio (leggi Milan), ma anche quella per la cultura. Che ringrazia i best seller di Mondadori, gli spettacoli dello storico teatro Manzoni e l'Oscar a La Grande Bellezza, prodotto da Medusa: e di conseguenza, ringrazia il Cavaliere.

MINZOLINI FAN CLUB!
IL VESCOVO BAGNASCO COSA ASPETTA A RICHIAMARE QUESTO PRETE?
Don Paolo Farinella ormai senza freni, dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato l'interdizione di Silvio Berlusconi, intervistato a “La Zanzara” dice “Berlusconi? Io farei una legge ad personam, l'eutanasia attiva. Quello deve togliersi di mezzo. Si tolga dalle palle e non se ne parli più. Dopo vent'anni di sfacelo totale non ne possiamo più. Il suo è vittimismo da strapazzo. Se morisse domani? L'Italia avrebbe un periodo di pace. Non dovremmo occuparci di queste belinate. È una presenza malefica”.
Il prete, editorialista di Micromega, appartiene alla diocesi di Genova, per questo ci rivolgiamo al suo Vescovo Bagnasco perché lo richiami fortemente al suo impegno sacerdotale. Ma non si ferma: “Se Berlusconi morisse direi: grazie Signore che te lo sei portato via. Cito la preghiera che si faceva un tempo: peste fame et bello et Berlusconi libera nos Domine! Liberaci da Berlusconi, insomma. Che se ne stia a casa a trastullarsi con Dudù”.
Questa volta ce l’ha anche con Don Mazzi e gli manda a dire: “Dimostra di essere totalmente rincoglionito”.

Laura Verlicchi – Il Giornale, 20/03/2014 - 08:16.

Today Silvio Berlusconi employs 60 thousand people, in three quoted companies Mediaset and Mediolanum Mondadori, with a turnover of more than 5 billion.
This is the reality of weight of Silvio Berlusconi in Italy.
Sales of more than five billion euro, three listed companies, worth a total of tens of billions : this is the empire created by the Knight , which employs about twenty thousand people, 60 thousand if you count the related companies and suppliers.
A reality of weight in the Italian economy: since 1996 the Fininvest group has invested € 25 billion, and at the same time poured into in Italy, between contributions and taxes, more than eight billion.
His story began 35 years ago and has become tangled with that of the country.
Everything starts in 1978, the date of birth of Fininvest , the holding company of the group controlled by Silvio Berlusconi, who already has to its credit major real estate projects : the residential neighborhood Edilnord Brugherio , Milano 2 and Milano 3.
The television adventure begins right here, with the idea to create a cable TV Milan 2, which two years later became Canale 5 and began broadcasting over the entire national territory.
That was the time of great changes, where the Domination of RAI definitely went down the drain.

Advertising is the lifeblood of the new televised course: thus, in 1979, was born Publitalia '80 , the dealership pole of Mediaset television.
Canale 5 was flanked by Italian 1 (bought from the Rusconi in 1982) and Rete, which was sold in 1984  to Arnoldo Mondadori Editore, which 7 years later became also part of the galaxy Fininvest .
Communication and publishing are increasingly the core business of the group, which in 1990 took part in the birth of Telecinco, now leader of commercial TV in Spain.
While it strengthens its position in the television market is also a growing diversification in financial services, together with Ennio Doris, in response to the changing needs of management family savings; Fininvest lays the foundation of the group Mediolanum, a wave of innovation in the shadowy Italian banking system.
In 1996 , Mediaset and Mediolanum landed in Piazza Affari, (stockexchange) which earned the trust of over 300 thousand investors.
The new millennium opens perspectives, virtually unlimited, the network and the Fininvest group is ready to grasp the opportunity.
The screen and eBook’s competes with the written page?
Mondadori provides the most extensive online library of e-books as well as premium, pay-TV group and Infinity Premium Play, all this have changed the way we watch TV.
The Fininvest group, is a reality at 360 degrees which reflects Italy and his passions: not only the most popular ones, such as football (read Milan), but also for culture.
All this is Silvio Berlusconi as well as the bestseller by Mondadori , the performances of the historic Teatro Manzoni and the Oscar for 'The Great Beauty, produced by Medusa : and therefore, like to thank the knight.

(Well knowing all this, Peer Steinbruck, the none-elected Chancellor of Germany, in a spurt of stupid arrogance and self-rightness dared to call Silvio Berlusconi a clown, ndr)

Minzolini FAN CLUB !
WHAT IS BISHOP BAGNASCO WATING FORE TO RECALL THIS PRIEST?
Don Paolo Farinella, without any decency, after the judgment of the Supreme Court which upheld the disqualification of Silvio Berlusconi, interviewed in " The Mosquito " he says, " Berlusconi? I would make a law on at personam of active euthanasia, He must get out of the way. Take him away and do not talk about it anymore. After twenty years of total despair we cannot take anymore. If he would died tomorrow, Italy would have a period of peace.
We should not deal with these fool, he is an evil presence . "
The priest , columnist Micromega , belongs to the diocese of Genoa, for this we turn to his Bishop Bagnasco because it appeals strongly to his priestly commitment . But it does not stop : " If Berlusconi should die , I would say: thank you Lord that you're taken him away. I quote the prayer that it was a time: famine and plague Berlusconi et libera nos Domine !

(One of the problems of Italy, are Communist and Queer preachers and loads of  ndr )