venerdì 16 maggio 2014

URDUMMHEIT

Il prezzo della stupidità primordiale.

Udo van Kampen è un giornalista televisivo ed è il telecronista per la ZDF la seconda rete Tv, qui in Germania presso l’Unione Europea.

Il Signor Van Kampen è un tipo austero, una via di mezza tra un Emilio Fede dalla faccia burbera e un manzoniano puro sangue.

Ieri mattina, i puro-sangue del mo-ma il programma televisivo del mattino, sempre sul secondo canale TV, mandarono in onda una sua intervista fatta a un funzionario rumeno dell’UE a Bruxelles.

Domanda: Mi saprebbe spiegare come mai tanta gente emigra dalla vostra bella e fertile terra e viene in Germania?

Risposta: La Romania è una Nazione povera e la Gente ha bisogno di lavoro per vivere, per questo emigrano in Germania, per cercare lavoro …

Mi fermo qui e vi giuro che se avessi avuto la possibilità, per una domanda cosi arrogantemente meschina e vigliacca, avrei sparato in testa al van Kampen, anzi, gli avrei svuotato in piena faccia un intero caricatore.
 
Gli avrei sparato in testa, perché so che dalla Germania, ogni mese emigrano 12.000 cittadini tedeschi, giovani specialisti, infermieri,  medici anche dentisti e chirurghi e intere famiglie.

Oltre 150.000 mila cittadini tedeschi scappano via ogni Anno dalla Germania con il solo biglietto di andata in tasca, in cerca di un futuro e uno scopo di vita migliore di quello che la politica Merkel in questo periodo offre e, state più che sicuri che a parte una minuta percentuale, il 90% non ritornerà mai più, se non in ferie.

Sentendo una domanda cosi sporcacciona cominciarono a girarmi subito le palle, noi sappiamo che la manodopera bulgara e rumena in Germania, è più che necessaria.

Noi sappiamo anche che, alla faccia delle arroganti affermazioni dei bifolchi bavaresi e non solo, i quali blaterano ai quattro venti che i bulgari e i rumeni vengono in Germania solo per usufruire delle assistenze sociali; che solo uno sparuto 0,6% di ben oltre 350.000 cittadini Rumeni e Bulgari, usufruisce in un certo qual modo di  assistenza sociale.

Sappiamo anche che la manodopera bulgara e rumena è sottopagata e, che anche lavorando 12 ore e passa al giorno, non arriva a racimolare più di 600 Euro mensili.

Sappiamo anche che molti datori di lavoro mettono a disposizione dei loro schiavi bulgari e rumeni degli alloggi, quegli alloggi non son le baracche, dove negli anni 50 e 60 fino a che in Germania non riuscimmo a costruire sufficienti case per tutti, noi emigranti del Sud Europa, alloggiavamo.

Oggi giorno, i bulgari e rumeni sono costretti ad alloggiare in catapecchie assieme ai ratti, ai cani e ai gatti randagi delle grandi Città e stando a quanto si sente e si vede in programmi TV come “Monitor” ad esempio, pagano 50 euro al Mese di affitto per dormire in una stanza di 10 metri quadrati dove sono stai stipati dieci posti letto.

I datori di lavoro tedeschi come sempre avvenuto nella Storia della Germania, lasciano fare il lavoro sporco a subappaltasti, e se ne lavano le mani declinando ogni responsabilità.

 Tobia Piller, il capo degli strilloni stranieri in Italia e corrispondente in Italia della FAZ “Frankfurte Allgemeine Zeitung” il giornaletto stile “Grand Hotel “ della Germania in una delle sue smargiassate sull’Italia diceva che i sindacati in Germania sono più qualificati che in Italia.

Sicuramenet Tobia Piller ha ragione, però si riferiva  ad un'altra Germania, ad altri sindacati, sen'altrio da qualche parte ha pure letto una della prime frasi che imparai in tedesco per bocca di un funzionaro sindacale tedesco degli Anni 60: " Wichtig als all den Maschinen, wichtig als das Geld, am wichtigsten ist der Mensch" In altre parole .l’Uomo è più importante delle macchine e dei soldi.

Quella degli Anni 60, è una Germania che non esiste più; sicuramente però, è una Germania della quale, lui e altri “Dummeszeug” strilloni come lui, ne hanno sentito parlare leggendo in vecchi articoli della vecchia e sacra FAZ, o dello Spiegel di Uomini come Rudolf Augstein , Alex Sprnger, oppure della Stren die Henry Nannen.

Quelli erano Uomini che rischiando di prima persona, sapendo che sarebbero stai perseguitati e incarcerati e infatti lo furono;  svelarono da esempio; certe manipolazioni meglio conosciute come “Der Spiegel Affare” dell’allora Ministro della Difesa Franz Josef Strauß.

Il Dummeszeug (stupidate)  del giornalismo tedesco attuale , di propagandisti come il maestro mdi demogagia per eccellenza Frank Pasberg nel suo untuoso Talk Show Hadt aber Fair, ( Intransigente ma leale) senza ritegno e dignità, si nasconde dietro i dinosauri mediatici del passato e inzózza le menti dei suoi ascoltatori con un nuovo stile di spi .giornalistico da far impallidere anche Rupper Murdoc.
 
L'attuale giornalismo ha inventato lo spin-giornalistico delle mezze verità, che intimorisce e umilia e, come Udo van Kampen, addobba le domande negative e imbarazzanti e le sue vergognose demagogie, con aggettivi superlativi e pone domande in perfetto stile demagogo:

Perché tanti rumeni emigrano (induzzione negativa) dalla VOSTRA BELLA E FERTILE TERRA?  (zuccherino positivo alla fine della frase)

L’attuale politica della Merkel, è uguale al comportamento di ciarlatani sputa veleno e fiele come Tobias Tipper e  Udo Glumpen, in Italia.

Ora sentite cosa diceva Bernard Wabnizt questa notte alla TV parlando da Roma.
 
L’untore  televisivo di turno, mi pare sul primo canale ARD, tempo fa  si chiedeva come mai in Italia l’economia e così malandata und come tutti gli strilloni  televisivi della Germania andava blaterando peste e corna contro Berlusconi.

Saltai in piedi sul letto poi nel sentire Bernard Wabnitz dire che la colpa dei problemi economici italiani viene da lontano.

l'arguto strillone Wabnitz andò a scavare addirittura negli albori della prima Repubblica e ricordò che Berlusconi è stato uno dei pochi Capi di Governo votato dagli Italiani, mentre Monti e Letta che fecero entrambi cilecca, erano stai nominati abusivamente dal Capo dello Stato.
 
Roba da matt, la Germania si sta distanziando dal rinnegato e voltagabbana, prima sfegatato fascista poi, dopo Badoglio,  traditore e comunista, al secolo:  Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

Roba da matt, roba da matt.

Zu spät Frau Merkel, zu spät!

Troppo tardi Signora Merkel, troppo tardi.

Da IL CANTIERE.
Amazon. Kindel
 

… Le Nazioni Tedesche, guidate dai loro rampolli aristocratici allevati dai frati tra gli uliveti della Puglia, usando con sapienza le nozioni apprese e con l’aiuto di Sancta Mater Ecclesia, con senso di responsabilità e profonda percezione della natura umana, persuadendo e convincendo; riuscirono in poco tempo, quasi senza guerre o saccheggi e, senza distruzioni di altre civiltà e culture, a unificare l’Europa sotto il vessillo del Sacro Romano Impero di Germania.

                           Incredibile come possa sembrare, ma quella fu la vera e unica Unione Europea veramente funzionale.                          

                           Ovviamente, come durante la seconda e la quarta decade del Secolo scorso ad esempio, ci furono momenti dove in Germania un paio di psicopatici spronati dall’odio e da idee di superiorità razziale, ne combinarono di tutti i colori. 

Usando l’imbecillità collettiva, che a volte amalgama la grande massa del Popolo Bue, quasi fosse un rimasuglio della primordiale idiozia tipica dei bifolchi illetterati che forgia in un unico compatto e malformato branco di idioti fanatici; chi per tornaconto o per paura, si rifiuta di usare il proprio cervello; l’aristocrazia e l’industria tedesca scatenarono per ben due volte una Guerra su scala mondiale. 

                           Cercarono di conquistare e soggiogare il mondo intero usando come copertura il dogma politico di una banda di criminali patologicamente insani di mente, unici nella Storia dell’Umanità.

                           Difatti, tra i molti e i tanti ci sarà sempre qualcuno che si crede un redentore delle Masse, che cercherà sempre di raggiungere il Trono credendosi guidato dal destino e purtroppo, sempre aiutato dai potenti interessi finanziari; questo successe per ben due volte anche in Germania.
 
                           Dopo le sacrosante botte che per ben due volte piovvero loro sul groppone da tutte le parti del mondo, i superstiti dell’ultima pazzia teutonica si ricordarono degli insegnamenti dei frati dati ai loro antenati tra gli uliveti della Puglia e agirono di conseguenza.

                           Questa volta però, anche perché dalla loro ultima pazzia ne erano usciti veramente piuttosto malconci e decimati, i superstiti teutonici, ricostruirono la Germania, soprattutto con l’aiuto degli italiani.

                           Dopo la loro ennesima pagliacciata, anche gli italiani erano malmessi e alquanto malridotti ma non tanto decimati quanto i tedeschi.

                           Alla fine della seconda Guerra Mondiale l’Italia era davvero solo una Nazione allo sbando, dilaniata da un regolamento di vecchi conti politici e privati mai ben definiti e ben nascosti sotto il mantello di una mezza guerra civile sporca e vigliacca e mai veramente combattuta tra paesani e concittadini se non nei cessi, nelle fogne, nei rigagnoli e nei bidoni della spazzatura del bel paese.

                           E così, mentre ex commissari politici comunisti al servizio di Stalin e del partito comunista sovietico, cercavano di instaurare nel bel Paese una sottospecie di dittatura comunista, la gente semplice della strada, sia tedesca sia italiana si mise all’opera per rimettere in sesto le infrastrutture distrutte dalla loro stessa scellerata scempiaggine.

                           All’inizio, sia gli italiani sia i tedeschi superstiti, cominciarono a rimettere di nuovo in piedi la Germania. Lavorando con diligenza e caparbietà in meno di dieci anni, gli italiani e i tedeschi riuscirono a ricostruire tutte le infrastrutture della nuova Repubblica Federale di Germania, cominciando dalle fabbriche e strade, dalle ferrovie alle autostrade e dai porti marittimi.

                           Aiutate da volonterosi e capaci uomini del sud italiano ai quali, poi vista la ciclopica impresa, si aggiunsero gli spagnoli, i portoghesi, i greci e i turchi, le diligenti donne tedesche, durante il dopo lavoro scodellarono pure un nuovo Popolo.

                           Era un popolo sano e forte quello che a quei tempi nacque in Germania  spuntando dalle ceneri come la mitica Fenice.

                           Ripudiando ogni velleità bellica e da quegli anni in poi il nuovo popolo tedesco giurò di vivere sempre in pace con il mondo intero, rigettando ogni forma di aggressione e guerra di conquista futura.

                           Lavorarono e progredirono così dinamici e lesti che in manco di una decade, la Germania ridivenne, questa volta con soli fini di pace e progresso, nuovamente il punto di riferimento nel mondo della tecnica, nelle capacità innovative del lavoro e nella ricerca scientifica.

                           Il sapere e le capacità tecniche tedesche erano di nuovo riconosciuti come punto di riferimento da tutti e il mondo guardava nuovamente con ammirazione questo Popolo che, dal tanto male che fece, ora progrediva e con lui, l’intera Europa.

                           Dalla Germania degli anni cinquanta partirono i primi impulsi per una ripresa economica di tutta l’Europa occidentale che rapidamente portò lavoro e benessere a tutti i popoli occidentali.

                           Tutto funzionava e progrediva a meraviglia, la nuova Germania e la novella Europa, quasi come due sorelle gemelle crescevano e prosperavano nel tempo, influenzando e conteggiando con la loro voglia di sapere e di fare e questa volta in modo positivo, il Mondo intero.

                           Tutto a posto allora?

                           Nix tuto bene, tutto Scheiße Kamaraden.

                           Gli anni delle vacche grasse finirono presto, non certo perché ci fu un’altra crisi tipo anni venti, no, le cose non andarono esattamente così, nix crisi tipo anni venti, i bei tempi finirono presto a causa di un imprevisto che nessuno si aspettava o avrebbe mai potuto prevedere.

                           Il declino della Germania iniziò verso la fine degli anni settanta, appena cinque lustri dopo la fine della seconda Guerra mondiale, con l’apparizione di un prototipo di Homo Sapiens “germanicus”, a molti di noi, finora del tutto sconosciuto.

                           Nessuno sa ormai dire con sicurezza da dove lo sconosciuto venisse, chi l’avesse creato o di chi fosse figlio, di sicuro si sa solamente che, improvvisamente, costui bussò alla porta della Storia portandosi appresso tanti mentecatti come lui.

                           L’arrivo dello sconosciuto diede il via all’attuale decadenza.

                           Da quel giorno, tutti i valori e virtù accumulati iniziarono a vacillare e a degenerare e la Germania cominciò a perdersi di nuovo per strada.

                           Il nuovo arrivato si dimostrò presto un vero maestro del lamento e un deplorevole, capace e abile menestrello della mala sorte.

                           Bugiardo, cinico e intrigante, furtivo e codardo, questo fariseo dell’umanità era venuto dal nulla e niente aveva a che fare o veder con tutti i buoni propositi tedeschi dell’immediato dopo guerra ma era arrivato per restare e la Germania non fu più la stessa.

                           Come un cancro con molte putride metastasi, questi prototipi dal basso orizzonte si misero all’opera e infestarono con il loro comportamento, non solo la Germania e il mondo intero, ma anche la vera aria che noi tutti respiriamo.

                           Sembra veramente che il ritorno dei lavoratori mediterranei e delle loro famiglie create in Germania insieme, coincida con l’apparizione del nuovo prototipo di Homo Sapiens “germanicus”.

                           Le malelingue, invece, assicurano, che in effetti, costui non fosse mai scomparso, insinuando anche che sia sempre esistito nel sottobosco delle strutture sociali tedesche, pronto a rispuntare come un fungo velenoso non appena e ogni qualvolta si presentasse l’occasione propizia.

                           Conseguente a questo deplorevole e nefasto “status quo” di cose, se è di questo che veramente in fondo si tratta e per quanto a me e ai miei colleghi tedeschi del tutto sconosciuto e da noi avvertito solo per sentito dire, mi meravigliò e non poco, di incontrare in quel di Monopoli un’intera squadra di questi nefasti personaggi teutonici.

                           Gli idioti a questo mondo son dappertutto, di conseguenza, di idioti se ne trovano pure a Monopoli come d’altronde in tutto il Bel Paese.

                           Gli idioti italiani però sono differenti dai loro colleghi tedeschi.

                           Gli idioti italiani, specialmente certi prototipi a Monopoli a sud di Bari e in Puglia in generale, credono fermamente che la loro idiozia sia quasi un dono divino.

                           Difatti, gli idioti di Monopoli si credono ancor più idioti degli idioti tedeschi stessi, più colti, più raffinati, più intelligenti e sagaci.

                           Questo naturalmente complica non poco le cose, rendendole ancora più ingarbugliate e difficili da capire e valutare.

                           D’altro canto, gli idioti tedeschi, non volendo assolutamente passar di mano lo scettro della loro primordiale e innata idiozia senza combattere, si misero subito di buona lena al lavoro per dimostrare agli arroganti e presuntuosi italiani, che loro erano ancor più idioti e capaci di innate idiozie che gli italiani stess ...

Penso che se vogliamo salvare la Repubblica Federale di Germnaia dobbiamo distruggere Deutschland.

 














giovedì 8 maggio 2014

Il guerrafondaio



Che cosa crede di fare o che diavolo si crede di essere Anders Fogh Rasmussen?

Il Segretario Generale della Nato Anders Foght Rasmussen durante la sua visita in Islanda assicura i membri orientali della Nato e indirettamente Kiew del supporto e protezione della Nato.

Ancora non si capisce bene che cosa intende dire Rassmusen quando, in Islanda, parla di supporto e protezione dei membri orientali dell’alleanza, quella è garantita dallo statuto della Nato, e non ha bisogno di nessuna assicurazione o ribattimento da parte dell’attuale segretario generale.

Questa è una stupida irresponsabile dichiarazione di tensione e non di distensione.

È inaudito che Rasmussen vada in giro per l’Europa e assicuri in membri orientali della Nato della protezione dell’alleanza in caso di attacco da parte della Russia.

Rasmussen è peggio degli untori del medioevo, da quando in qua c’è rumor di ferraglia russa verso l’Europa occidentale?

Rasmussen, non si deve mai dimenticare che lui è il Segretario Generale della Nato, non la Nato stessa e deve ricordarsi che lui, come figura di rappresentanza, non ha nessun potere decisionale o esecutivo e tanto meno deve andare in giro pel Mondo a far l’esorcista.

Fino a prova contraria il potere decisionale delle Operazioni Nato, è ancora nelle mani dei Capi di Stato dell’alleanza stessa, non nelle sue.

Un altro come questo esaltato qua alla Nato e se non si sta attenti, si avrà presto un conflitto armato contro la Russia.

Parlare di espansionismo russo verso occidente e mandare truppe e armamenti sui confini orientali, come se si trattasse di combattere un conflitto di trincea con la logistica della prima guerra mondiale e da irresponsabili e da ingenui.

Diciamo piuttosto che la politica bigotta dell’UE, con la pretesa di portare la Pax-Europa dagli Urali al Portogallo, senza tenere conto dei sentimenti e interessi locali delle popolazioni; ha creato in Europa un vuoto di cooperazione e mutui interessi tra i Popoli, ormai quasi incolmabile.

Oggi, più che mai, la stubita demagogia occidentale e l'ambiguità della politica estera della Cancelliera Merkel rischia di sfociare in un conflitto armato le cui conseguenze non sono per niente prevedibili e che con tutta probabilità rischiamo di finire in un conflitto thermonucleare.

È mia convinzione che con il sostenere i separatisti e rivoltosi a Kiew, anche mandando il suo ex Ministro degli esteri Guido Westerwelle a passeggio nel Maldan sotto braccio con  KIitschco il pluri compione mondiale di Boxe, ha rotto un vetro di troppo ( A Bridge too Far) e ora che un vento siberiano gelido e pungente le spiffera in faccia, anche se cerca di nascondere la mano in grembo all'UE, abbia fatto lo sbaglio più grande della sua brillante carreira politica.

La Cancelleira Merkel passerà alla Storia come la Cancelliera che per pura presunzione, credendo di passarla sempre liscia, stava, sempre a patto che non avvenga, per scatenare un conflitto armato contro la Russia.

La Russia poi in questi giorni, festeggia la sua personale vittoria sulla Germania nazista, dove proprio sui campi di battaglia dell’Ucraina ha lasciato tanto del suo sangue.

L’occidente arriccia il naso perché con tutta probabilità Putin e Mededev,  intendono presiedere la parta militare in Crimea.


Troppa gente in occidente, anche i politici dimenticano che la Russia nell’ultimo conflitto mondiale ha perso venticinque milioni di persone e che subì danni ingenti e incalcolabili.

Mai nel corso della Storia europea armate russe hanno attaccato per prime l’occidente, le ostilità si sono svolte sempre da occidente verso oriente, non per difesa, bensì per puri interessi industriali e politici.

Senza paura di sbagliare, oggigiorno si può affermare che l’UE, con la scusa di voler portare “libertà e democrazia” meglio definibile come Pax-Europa fino agli Urali, sta facendo un passo più lungo della sua gamba.

Questo vale anche per la politica estera della Cancelliera Merkel.
 
Usando differenti argomenti, l’occidente e soprattutto l’attuale politica della Merkel, con la banale, bigotta e ridicola pretesa di volere dare benessere al popolo ucraino; percorre la stessa falsariga di Napoleone e di Hitler.

Un altro affronto alla Russia sono le voci contrarie alla presenza di Putin durante la commemorazione del D-Day in Normandia.

Questi ultimi, si dimenticano che senza l’immane sacrifico del popolo russo; né lo sbarco alleato in Normandia né la vittoria degli alleati, sarebbero mai stati possibili.