Udo van Kampen è un giornalista televisivo ed è il telecronista per la ZDF la seconda rete Tv, qui in Germania presso l’Unione Europea.
Il Signor Van
Kampen è un tipo austero, una via di mezza tra un Emilio Fede dalla faccia
burbera e un manzoniano puro sangue.
Ieri mattina, i
puro-sangue del mo-ma il programma televisivo del mattino, sempre sul secondo canale TV,
mandarono in onda una sua intervista fatta a un funzionario rumeno dell’UE a
Bruxelles.
Domanda: Mi
saprebbe spiegare come mai tanta gente emigra dalla vostra bella e fertile
terra e viene in Germania?
Risposta: La
Romania è una Nazione povera e la Gente ha bisogno di lavoro per vivere, per
questo emigrano in Germania, per cercare lavoro …
Mi fermo qui e vi
giuro che se avessi avuto la possibilità, per una domanda cosi arrogantemente
meschina e vigliacca, avrei sparato in testa al van Kampen, anzi, gli avrei
svuotato in piena faccia un intero caricatore.
Gli avrei sparato
in testa, perché so che dalla Germania, ogni mese emigrano 12.000 cittadini
tedeschi, giovani specialisti, infermieri,
medici anche dentisti e chirurghi e intere famiglie.
Oltre 150.000
mila cittadini tedeschi scappano via ogni Anno dalla Germania con il solo
biglietto di andata in tasca, in cerca di un futuro e uno scopo di vita
migliore di quello che la politica Merkel in questo periodo offre e, state più
che sicuri che a parte una minuta percentuale, il 90% non ritornerà mai più, se
non in ferie.
Sentendo una
domanda cosi sporcacciona cominciarono a girarmi subito le palle, noi sappiamo
che la manodopera bulgara e rumena in Germania, è più che necessaria.
Noi sappiamo
anche che, alla faccia delle arroganti affermazioni dei bifolchi bavaresi e non
solo, i quali blaterano ai quattro venti che i bulgari e i rumeni vengono in
Germania solo per usufruire delle assistenze sociali; che solo uno sparuto 0,6%
di ben oltre 350.000 cittadini Rumeni e Bulgari, usufruisce in un certo qual modo di assistenza sociale.
Sappiamo anche
che la manodopera bulgara e rumena è sottopagata e, che anche lavorando 12 ore
e passa al giorno, non arriva a racimolare più di 600 Euro mensili.
Sappiamo anche
che molti datori di lavoro mettono a disposizione dei loro schiavi bulgari e
rumeni degli alloggi, quegli alloggi non son le baracche, dove negli anni 50 e
60 fino a che in Germania non riuscimmo a costruire sufficienti case per tutti,
noi emigranti del Sud Europa, alloggiavamo.
Oggi giorno, i
bulgari e rumeni sono costretti ad alloggiare in catapecchie assieme ai ratti,
ai cani e ai gatti randagi delle grandi Città e stando a quanto si sente e si
vede in programmi TV come “Monitor” ad esempio, pagano 50 euro al Mese di
affitto per dormire in una stanza di 10 metri quadrati dove sono stai stipati
dieci posti letto.
I datori di
lavoro tedeschi come sempre avvenuto nella Storia della Germania, lasciano fare il
lavoro sporco a subappaltasti, e se ne lavano le mani declinando ogni
responsabilità.
Tobia Piller, il capo degli strilloni
stranieri in Italia e corrispondente in Italia della FAZ “Frankfurte Allgemeine
Zeitung” il giornaletto stile “Grand Hotel “ della Germania in una delle sue
smargiassate sull’Italia diceva che i sindacati in Germania sono più
qualificati che in Italia.
Sicuramenet Tobia
Piller ha ragione, però si riferiva ad un'altra Germania, ad altri sindacati,
sen'altrio da qualche parte ha pure letto una della prime frasi che imparai in
tedesco per bocca di un funzionaro sindacale tedesco degli Anni 60: " Wichtig
als all den Maschinen, wichtig als das Geld, am wichtigsten ist der Mensch" In altre parole .l’Uomo è più importante
delle macchine e dei soldi.
Quella degli Anni 60, è una
Germania che non esiste più; sicuramente però, è una Germania della quale, lui e
altri “Dummeszeug” strilloni come lui, ne hanno sentito parlare leggendo in
vecchi articoli della vecchia e sacra FAZ, o dello Spiegel di Uomini come Rudolf
Augstein , Alex Sprnger, oppure della Stren die Henry Nannen.
Quelli erano Uomini che rischiando di prima persona, sapendo che sarebbero stai perseguitati e incarcerati e infatti lo furono; svelarono da esempio; certe manipolazioni meglio conosciute come “Der Spiegel Affare” dell’allora Ministro della Difesa Franz Josef Strauß.
Quelli erano Uomini che rischiando di prima persona, sapendo che sarebbero stai perseguitati e incarcerati e infatti lo furono; svelarono da esempio; certe manipolazioni meglio conosciute come “Der Spiegel Affare” dell’allora Ministro della Difesa Franz Josef Strauß.
Il Dummeszeug (stupidate) del giornalismo tedesco attuale , di propagandisti come il maestro mdi demogagia per eccellenza Frank Pasberg nel suo untuoso Talk Show Hadt aber Fair, ( Intransigente ma leale) senza ritegno e dignità, si
nasconde dietro i dinosauri mediatici del passato e inzózza le menti dei suoi ascoltatori con un nuovo stile di spi .giornalistico da far impallidere anche Rupper Murdoc.
L'attuale giornalismo ha inventato lo
spin-giornalistico delle mezze verità, che intimorisce e umilia e, come Udo van
Kampen, addobba le domande negative e imbarazzanti e le sue vergognose demagogie,
con aggettivi superlativi e pone domande in perfetto stile demagogo:
Perché tanti rumeni emigrano (induzzione negativa) dalla VOSTRA BELLA E FERTILE TERRA? (zuccherino positivo alla fine della frase)
Perché tanti rumeni emigrano (induzzione negativa) dalla VOSTRA BELLA E FERTILE TERRA? (zuccherino positivo alla fine della frase)
L’attuale
politica della Merkel, è uguale al comportamento di ciarlatani sputa veleno e
fiele come Tobias Tipper e Udo Glumpen,
in Italia.
Ora sentite cosa
diceva Bernard Wabnizt questa notte alla TV parlando da Roma.
L’untore televisivo
di turno, mi pare sul primo canale ARD, tempo fa si chiedeva come mai in Italia l’economia e
così malandata und come tutti gli strilloni televisivi della Germania andava
blaterando peste e corna contro Berlusconi.
Saltai in piedi
sul letto poi nel sentire Bernard Wabnitz dire che la colpa dei problemi economici
italiani viene da lontano.
l'arguto strillone Wabnitz andò a scavare addirittura negli albori della prima Repubblica e ricordò che Berlusconi è stato uno dei pochi Capi di Governo votato dagli Italiani, mentre Monti e Letta che fecero entrambi cilecca, erano stai nominati abusivamente dal Capo dello Stato.
l'arguto strillone Wabnitz andò a scavare addirittura negli albori della prima Repubblica e ricordò che Berlusconi è stato uno dei pochi Capi di Governo votato dagli Italiani, mentre Monti e Letta che fecero entrambi cilecca, erano stai nominati abusivamente dal Capo dello Stato.
Roba da matt, la
Germania si sta distanziando dal rinnegato e voltagabbana, prima sfegatato
fascista poi, dopo Badoglio, traditore e
comunista, al secolo: Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
Roba da matt,
roba da matt.
Zu spät Frau Merkel, zu spät!
Troppo tardi
Signora Merkel, troppo tardi.
Da IL CANTIERE.
Amazon. Kindel
… Le Nazioni
Tedesche, guidate dai loro rampolli aristocratici allevati dai frati tra gli
uliveti della Puglia, usando con sapienza le nozioni apprese e con l’aiuto di
Sancta Mater Ecclesia, con senso di responsabilità e profonda percezione della
natura umana, persuadendo e convincendo; riuscirono in poco tempo, quasi senza
guerre o saccheggi e, senza distruzioni di altre civiltà e culture, a unificare
l’Europa sotto il vessillo del Sacro Romano Impero di Germania.
Incredibile come possa
sembrare, ma quella fu la vera e unica Unione Europea veramente funzionale.
Ovviamente, come
durante la seconda e la quarta decade del Secolo scorso ad esempio, ci furono
momenti dove in Germania un paio di psicopatici spronati dall’odio e da idee di
superiorità razziale, ne combinarono di tutti i colori.
Usando l’imbecillità collettiva, che a volte amalgama la grande massa del Popolo Bue, quasi fosse un rimasuglio della primordiale idiozia tipica dei bifolchi illetterati che forgia in un unico compatto e malformato branco di idioti fanatici; chi per tornaconto o per paura, si rifiuta di usare il proprio cervello; l’aristocrazia e l’industria tedesca scatenarono per ben due volte una Guerra su scala mondiale.
Usando l’imbecillità collettiva, che a volte amalgama la grande massa del Popolo Bue, quasi fosse un rimasuglio della primordiale idiozia tipica dei bifolchi illetterati che forgia in un unico compatto e malformato branco di idioti fanatici; chi per tornaconto o per paura, si rifiuta di usare il proprio cervello; l’aristocrazia e l’industria tedesca scatenarono per ben due volte una Guerra su scala mondiale.
Cercarono di
conquistare e soggiogare il mondo intero usando come copertura il dogma
politico di una banda di criminali patologicamente insani di mente, unici nella Storia dell’Umanità.
Difatti, tra i molti
e i tanti ci sarà sempre qualcuno che si crede un redentore delle Masse, che
cercherà sempre di raggiungere il Trono credendosi guidato dal destino e
purtroppo, sempre aiutato dai potenti interessi finanziari; questo successe per ben
due volte anche in Germania.
Dopo le sacrosante
botte che per ben due volte piovvero loro sul groppone da tutte le parti del
mondo, i superstiti dell’ultima pazzia teutonica si ricordarono degli
insegnamenti dei frati dati ai loro antenati tra gli uliveti della Puglia e
agirono di conseguenza.
Questa volta però,
anche perché dalla loro ultima pazzia ne erano usciti veramente piuttosto
malconci e decimati, i superstiti teutonici, ricostruirono la Germania,
soprattutto con l’aiuto degli italiani.
Dopo la loro ennesima
pagliacciata, anche gli italiani erano malmessi e alquanto malridotti ma non
tanto decimati quanto i tedeschi.
Alla fine della
seconda Guerra Mondiale l’Italia era davvero solo una Nazione allo sbando,
dilaniata da un regolamento di vecchi conti politici e privati mai ben definiti
e ben nascosti sotto il mantello di una mezza guerra civile sporca e vigliacca
e mai veramente combattuta tra paesani e concittadini se non nei cessi, nelle
fogne, nei rigagnoli e nei bidoni della spazzatura del bel paese.
E così, mentre ex
commissari politici comunisti al servizio di Stalin e del partito comunista
sovietico, cercavano di instaurare nel bel Paese una sottospecie di dittatura
comunista, la gente semplice della strada, sia tedesca sia italiana si mise
all’opera per rimettere in sesto le infrastrutture distrutte dalla loro stessa
scellerata scempiaggine.
All’inizio, sia gli
italiani sia i tedeschi superstiti, cominciarono a rimettere di nuovo in piedi
la Germania. Lavorando con diligenza e caparbietà in meno di dieci anni, gli
italiani e i tedeschi riuscirono a ricostruire tutte le infrastrutture della
nuova Repubblica Federale di Germania, cominciando dalle fabbriche e strade,
dalle ferrovie alle autostrade e dai porti marittimi.
Aiutate da
volonterosi e capaci uomini del sud italiano ai quali, poi vista la ciclopica
impresa, si aggiunsero gli spagnoli, i portoghesi, i greci e i turchi, le
diligenti donne tedesche, durante il dopo lavoro scodellarono pure un nuovo
Popolo.
Era un popolo sano e
forte quello che a quei tempi nacque in Germania spuntando dalle ceneri come
la mitica Fenice.
Ripudiando ogni
velleità bellica e da quegli anni in poi il nuovo popolo tedesco giurò di
vivere sempre in pace con il mondo intero, rigettando ogni forma di aggressione
e guerra di conquista futura.
Lavorarono e
progredirono così dinamici e lesti che in manco di una decade, la Germania
ridivenne, questa volta con soli fini di pace e progresso, nuovamente il punto
di riferimento nel mondo della tecnica, nelle capacità innovative del lavoro e
nella ricerca scientifica.
Il sapere e le
capacità tecniche tedesche erano di nuovo riconosciuti come punto di
riferimento da tutti e il mondo guardava nuovamente con ammirazione questo
Popolo che, dal tanto male che fece, ora progrediva e con lui, l’intera Europa.
Dalla Germania degli
anni cinquanta partirono i primi impulsi per una ripresa economica di tutta
l’Europa occidentale che rapidamente portò lavoro e benessere a tutti i popoli
occidentali.
Tutto funzionava e progrediva
a meraviglia, la nuova Germania e la novella Europa, quasi come due sorelle
gemelle crescevano e prosperavano nel tempo, influenzando e conteggiando con la
loro voglia di sapere e di fare e questa volta in modo positivo, il Mondo
intero.
Tutto a posto allora?
Nix tuto bene, tutto
Scheiße Kamaraden.
Gli anni delle vacche
grasse finirono presto, non certo perché ci fu un’altra crisi tipo anni venti,
no, le cose non andarono esattamente così, nix crisi tipo anni venti, i bei
tempi finirono presto a causa di un imprevisto che nessuno si aspettava o
avrebbe mai potuto prevedere.
Il declino della
Germania iniziò verso la fine degli anni settanta, appena cinque lustri dopo la
fine della seconda Guerra mondiale, con l’apparizione di un prototipo di Homo
Sapiens “germanicus”, a molti di noi, finora del tutto sconosciuto.
Nessuno sa ormai dire
con sicurezza da dove lo sconosciuto venisse, chi l’avesse creato o di chi
fosse figlio, di sicuro si sa solamente che, improvvisamente, costui bussò alla
porta della Storia portandosi appresso tanti mentecatti come lui.
L’arrivo dello
sconosciuto diede il via all’attuale decadenza.
Da quel giorno, tutti
i valori e virtù accumulati iniziarono a vacillare e a degenerare e la Germania
cominciò a perdersi di nuovo per strada.
Il nuovo arrivato si
dimostrò presto un vero maestro del lamento e un deplorevole, capace e abile
menestrello della mala sorte.
Bugiardo, cinico e
intrigante, furtivo e codardo, questo fariseo dell’umanità era venuto dal nulla
e niente aveva a che fare o veder con tutti i buoni propositi tedeschi
dell’immediato dopo guerra ma era arrivato per restare e la Germania non fu più
la stessa.
Come un cancro con
molte putride metastasi, questi prototipi dal basso orizzonte si misero
all’opera e infestarono con il loro comportamento, non solo la Germania e il
mondo intero, ma anche la vera aria che noi tutti respiriamo.
Sembra veramente che
il ritorno dei lavoratori mediterranei e delle loro famiglie create in Germania
insieme, coincida con l’apparizione del nuovo prototipo di Homo Sapiens
“germanicus”.
Le malelingue,
invece, assicurano, che in effetti, costui non fosse mai scomparso, insinuando
anche che sia sempre esistito nel sottobosco delle strutture sociali tedesche,
pronto a rispuntare come un fungo velenoso non appena e ogni qualvolta si
presentasse l’occasione propizia.
Conseguente a questo
deplorevole e nefasto “status quo” di cose, se è di questo che veramente in
fondo si tratta e per quanto a me e ai miei colleghi tedeschi del tutto
sconosciuto e da noi avvertito solo per sentito dire, mi meravigliò e non poco,
di incontrare in quel di Monopoli un’intera squadra di questi nefasti
personaggi teutonici.
Gli idioti a questo
mondo son dappertutto, di conseguenza, di idioti se ne trovano pure a Monopoli
come d’altronde in tutto il Bel Paese.
Gli idioti italiani
però sono differenti dai loro colleghi tedeschi.
Gli idioti italiani,
specialmente certi prototipi a Monopoli a sud di Bari e in Puglia in
generale, credono fermamente che la loro idiozia sia quasi un dono divino.
Difatti, gli idioti
di Monopoli si credono ancor più idioti degli idioti tedeschi stessi, più
colti, più raffinati, più intelligenti e sagaci.
Questo naturalmente
complica non poco le cose, rendendole ancora più ingarbugliate e difficili da
capire e valutare.
D’altro canto, gli
idioti tedeschi, non volendo assolutamente passar di mano lo scettro della loro
primordiale e innata idiozia senza combattere, si misero subito di buona lena
al lavoro per dimostrare agli arroganti e presuntuosi italiani, che loro erano
ancor più idioti e capaci di innate idiozie che gli italiani stess ...
Penso che se vogliamo salvare la Repubblica Federale di Germnaia dobbiamo distruggere Deutschland.
Penso che se vogliamo salvare la Repubblica Federale di Germnaia dobbiamo distruggere Deutschland.
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