Il lato buono degli Italinai
Il lato buono
degli italiani lo vedo nel fatto che sanno parlare dei loro problemi interni,
sono capaci di analizzarli e indicare soluzioni convincenti ed efficaci, ci
sono tanti modi per arrivare a Roma, il problema è che ognuno ci vuole arrivare
per conto suo, a modo suo e come pare e piace a lui.
Il lato scemo
degli italiani invece lo vedo nel fatto che ancora non sono riusciti a liberarsi
della loro mentalità medioevale, dei servi e dei padroni, inculcata loro in
testa già dai tempi dello Stato della Chiesa.
Personalmente
considero lo Stato della Chiesa come la fonte di tutti i mali sociali italiani.
E da lì che nacquero
i servi disonesti e servilmente adulatori, dove in seguito, certi servi, diventarono
in un primo tempo dei Bravi manzoniani e poi padroni e poi politici, rimanendo
però, sempre dei piccoli disonesti servi e caporali.
In Italia, manca
un senso di unità, dicono in tanti; altri invece assicurano che manca la
disciplina sociale, mentre altri ancora se ne infischiano di tutto e di tutti,
si fanno gli affari loro, cercando di raggiungere il massimo dell’introito con
il minimo dispiego di lavoro e di capitali e la minima abnegazione possibile.
La parola d’ordine
del servo servile è oggi, la stessa di allora: Basta che se magni!
Quella del servo
caporale e la stessa: Basta che se magni e che gli altri si arrangino.
Un classico
esempio di servo caporale, sono tipi come Benigni e Crozza, i quali, ben
sapendo di comportarsi come dei piccoli servitori, con grande faccia tosta, prostituiscono il loro talento e intelletto
per soldi e onori: Basta che se magni!
L'unico modo per
raggiungere tali traguardi senza tanto dispendio di forze e ad esempio è la
disonestà intellettuale verso se stessi, in primo luogo e, verso la Società in un
secondo.
La criminalità
organizzata poi, sia di stampo mafioso o politico o ecclesiastico, non è altro
che la naturale conseguenza di questo status quo mentale di gran parte degli
italiani.
Basta che se
magni! A tutti i costi sempre e solamente: Basta che se magni!
L’italica
depravazione del tornaconto personale nel bel Paese ha un nonsoché di mistico,
quasi di religioso, di spirituale, d’immateriale.
La cultura del “Basta
che se magni”, in Italia è un dogma, un Principio fondamentale e per questo la
Gente è disposta a mentirsi a far la voce grossa a ingannare se stessa e confabulare, a creare
e a disfare alleanze, a tradire a corrompere e ingannare il prossimo o una comunità
o la Nazione intera.
Una vera Società
e democrazia non funzionano così, JFK un giorno disse che non bisogna solo
chiedere cosa fa la Stato per noi, ma che ci si deve anche chiedere cosa facciamo
noi per lo Stato.
Apparentemente in
Italia questo non se lo chiede nessuno e se, sempre in chiave d’interesse
personale.
Arrivo alla
conclusione che l'unica possibilità che questo Stato ha per continuare ad
esistere, così impostato com'è, è proprio quella di non funzionare e che possa
continuare a sussistere e funzionare, solamente non funzionando.
Guai se si
dovesse applicare in Italia il tanto acclamato e additato e invocato come
esempio di funzionalità statale, del sistema tedesco, gli italiani
impazzirebbero tutti.
Gli italiani,
infatti, quando lo invocano non sanno nemmeno di cosa stanno parlando, se
questo dovesse accadere, la macchina italiana si fermerebbe all'istante e per
farla ripartire di nuovo, non solo bisognerebbe inventare un nuovo Stato
Italiano, ma anche un altro Popolo.
L'anti
berlusconiano nasce proprio da questo fatto, la nomenclatura del male italiano
non vuole cambiamenti, avrebbe tutto da perdere e niente da guadagnare, se non
diversi Anni di Galera.
Nel club Europeo
nessuna Nazione con le strutture industriali e la capacità di cui si può vantare l'Italia con quasi sessanta milioni d'individui, ha un debito pubblico,
bestialmente vergognoso e disumano, come il bel Paese.
Il buon senso non
ammette queste cose, eppure il debito esiste, cresce, continuerà ad aumentare a
prosperare a dismisura, a navigare a gonfie vele, fino al collasso totale, fino
a quel punto cioè, dove il tutto imploderà.
In Italia il
Governo e i cani randagi della politica italiana incolpano Berlusconi, di tutti
i mali del Mondo, da Adamo ed Eva a tutt’oggi.
La stampa estera
lo dilania a piacere, lo usa e lo abusa; esagera con brio e con grandezza, dell’incoerenza
politica dell’Italia e del Popolo italiano per nascondere dietro il paravento
della faziosità dei politici e della magistratura nostrana, le proprie piaghe.
Lo fanno perché ne
hanno un sacrosanto terrore, un’Italia funzionante le metterebbe subito in
minoranza in ogni campo, lavorativo o intelletule che sia.
La scrupolosa e
attenta cura del servo-caporale italiano, da parte della politica
internazionale, si deve proprio al fatto che un servo-caporale e i suoi Bravi
si possono controllare adulandoli e anche ricattandoli, un Padrone mai.
Silvio Berlusconi
deve essere distrutto per questo, lui non è un servo ne tanto menp un servo-caporale, con lui, la fonte di vita dei servi-caporali, l'adulazione e l'incensamento come dottrina nazionale, sono in pericolo.
L’Europa dei
servi diventati padroni fieri del loro “basta che se magni” fanno a gara a
scatenare i loro servi-caporali nostrani, per arginare il pericolo Berlusconi.
Oggi giorno il
servilismo non si misura più in inchini, la vigliaccheria non si calcola più in
base ai tradimenti, bensì dalla spudorata e malefica capacità di prostituzione intellettuale
della persona.
Il soldo del
servo oggi è calcolato in base alla sua predisposizione a prostituirsi, non alle
sue capacità professionali.
La persecuzione
verso Silvio Berlusconi ormai è palese anche al più abbietto dei politici europei
e non solo.
Nonostante ciò, scatenano i loro bravi e diligenti servi-caporali, tipo un Martin Schülz e tutta la masnada di lacchè vari, perché lo scannino, calpestando ogni criterio di Diritto ideato dagli antichi romani in poi.
Nonostante ciò, scatenano i loro bravi e diligenti servi-caporali, tipo un Martin Schülz e tutta la masnada di lacchè vari, perché lo scannino, calpestando ogni criterio di Diritto ideato dagli antichi romani in poi.
In Italia Silvio
Berlusconi è l’unico che, magari salendo su di una sedia, possa guadare i
politici europei diritto negli occhi e dir loro di zittire, nessun altro Uomo in
Italia è “all’altezza” di poterlo fare, con o senza il naso rosso …!
Gli altri
politici italiani giacché tutti ricattabili, devono tacere e piegarsi da bravi
servi al volere altrui.
L’attuale
governicchio Letta cerca ora di rattoppare ciò che la sinistra cretina ha
distrutto stando all’opposizione e s’innalza contemporaneamente a salvatore
della Patria assieme a tutta la lurida e perversa brodaglia politica
sinistroide italiana.
Questi inetti però,
da bravi italianucci, continueranno imperterriti a imperversare assieme alla
solita comitiva dei loro servi, sul bel Paese degli zii e i nipoti, dei
portaborse, dell'esuberante orda di funzionari e impiegati statali con tutte
quelle macchine blu a loro disposizione.
Costoro dissipano
un Budget annuo che di gran lunga, supera quello di tutti i Paesi del ex
Repubbliche sovietiche del Baltico messe insieme.
Il tutto, in
linea di massina è pagato da manco la metà della popolazione attiva italiana,
rinchiusa in poche Province industrializzate del centro Nord.
In Tandem con una
nebulosa e occulta infrastruttura militare e paramilitare, che lascia
esterrefatto ogni cittadino con un briciolo di buon senso, uniti e compatti in
modo scandaloso e veramente ingordo e impietoso; come avvoltoi, tutti questi
italianucci gozzovigliano alla Mensa pronta e ben imbandita preparata dagli
Italiani con il loro lavoro e come cavallette fameliche non lasceranno nemmeno
una briciola.
Alla fine si ritireranno
nel loro appartamenti a Parigi e a Montecarlo, sdegnando L'Italia che loro
stessi hanno rovinato e, a forza di rifiuti tossici e inquinamenti vari, anche avvelenato e ucciso centinia di persone.
Il discorso della
politica finanziaria dei Paesi dell'Est europeo, invece, ci porta per altre vie,
sempre a quello del tornaconto nazionale, alla gran corsa ai soldi altrui,
nella gran ruffianata come Hobby nazionale di coloro che si credono veramente di
essere degli Stati caporale-padrone in Europa.
Sembra però che
ad Est abbiano capito l’antifona e comincino a tirar calci.
Vi ricordate
degli insulti di Martin Schülz, cosi validamente aiutato dal pedofilo Cohl-Bendit e da un estremista di sinistra spagnolo, all’Italia e al Popolo Italiano quanto in un modo
cosi oltraggioso e vigliacco attacco Silvio Berlusconi durante il suo discorso d’insediamento
alla presidenza semestrale dell’UE?
Schülz ha fatto
la stessa porcata con l’Ungheria che dandosi una nuova costituzione ha rotto le
uova nel paniere a tutta l’Europa ruffiana e avida, a questo tipo di Europa.
Stranamente ora
Martin Schülz tace, forse si è accorto che si è esposto un po’ troppo e ora ha
paura, come racconto una sera al Muppet-show di Markus Lanz, il rinnegato
italiano-alpino e südtirolese, di scivolare giù dalle scale come secondo lui, lo
avverebbe minacciato un parlamentare europeo siciliano.
Tornando al bel
Paese, i problemi italiaini non sono colpa dell'Unione Europea, né tanto meno del FMI,
per quanto l'UE sia molto burocratizzata e sprecona, i mali italiani sono
d'origine domestica, non europea.
A volte mi viene
veramente da pensare che l'Italia, come diceva il Principe Metternich al
Congresso di Vienna nel 1816 non sia altro un'espressione geografica, popolata dai
rimasugli delle orde barbariche e fameliche che la invasero nei secoli e che
gli Italiani veri, vale a dire i Pendolari e le Comari di Voghera di tutta
L'Italia non siano altro che gli schiavi, sfruttati, derisi e derubati, da tutti
quei barbari, anche svizzerotti o sudtirolesi, bifolchi stranieri camuffati da
Italiani, ma dal chiaro fare italianuccio.
Sta agli Italiani
liberarsi di tutto questo marciume, o implodere.
Il problema
Italia, è interno e deve essere risolto in Italia, dagli Italiani stessi o con
le buone o con le cattive oppure finiranno tutti per essere sopraffarai dalla
soldatesca africana della Kyenge e dalla delinquenza balcanica della Boldrini, dagli
zingari di Pisapia e dalle checche del Vendola.
L’Urbi e Orbi
però è gratis.
Amen to that!
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