In Italia non hanno ancora capito che la Storia si
elabora con il dialogo.
In Italia ci sono bande di Italiani rinchiusi a riccio in
caste, nomenklature, associazioni politiche istituzionali, mafiose e religiose
che siano, ma non esiste un Popolo Italiano unito e compatto dietro la sua
Costituzione.
Un Popolo Italiano vero e proprio non esiste.
All'ombra di tutto questo esistono i pendolari e le
comari d'Italia, spaurita selvaggina per le nomenklature e, facile preda della
delinquenza istituzionale italiana.
È oltre la paura che inizia
il dialogo, da quel momento in poi, un Popolo che dialoga con se stesso, che è
capace di guardarsi negli occhi e, al disopra degli interessi personali dei singoli,
trova la forza di conversare con se stesso, allora un Popolo simile può smuovere
montagne.
È la, dopo la
disperazione, lontani dai servilismi e interessi di parte, è la, dove inizia la
nebbia della paura, è nella
nebbia della paura; che i Popoli trovano se stessi.
La paura costringe a riflettere,
obbliga ad agire, giuste o sbagliate che siano, costringe le persone a prendere
decisioni, ad assumersi responsabilità, sprona a reagire ed è capace di
smuovere e sollecitare forze di volontà e coraggio e determinazione che molti
non credevano di possedere.
La paura maestra di Vita?
Sicuramente no, senz’altro però, la paura è una parte essenziale e
importante nella Vita di ognuno di noi.
Senza la paura, una qualsiasi forma di paura, l’homo sapiens non potrebbe nemmeno
esistere.
È stata la paura di soccombere ad animali più forti che formo i primi
gruppi di esseri umani ed è proprio da quei gruppi di cacciatori che gli uomini
scoprirono che l’unione fa la forza che li porta ad abbattere mastodonti.
L’Uomo dunque si accorse che da solo, è indifeso e debole e, che la sua
sicurezza e la sua forza la trova solo in un gruppo o equipaggio, o villaggio o
città o Nazione, in altre parole nella società, nel Popolo.
A questo Mondo non esiste forza che possa piegare un Popolo quando questo
è determinato a resistere.
La tenace resistenza pacifica della popolazione dell’India al seguito di Gandhi ha piegato il colonialismo britannico.
La
caparbietà Nordvietnamita al seguito di
Ho Chi Minh costrinse gli Stati Uniti D’America a terminare azioni belliche e
ad andarsene dal Vietnam.
Questi
sono i classici esempi di forza di
volontà e tenacia di un Popolo, quando si trova ad essere aldilà della paura.
Successe
la stessa cosa a Berlino, a Praga, in Ungheria, successe durante la Prima
Guerra mondiale in Russia con la Rivoluzione d’Ottobre, come successe in Sudafrica
con la rivolta dei Boeri.
Il
coraggio che scaturisce aldilà della paura è immenso.
Aldilà
della paura, esiste sola la determinazione, la morte non ha senso, la morte oltre
i confini del proprio io, non fa testo, non esiste.
La
disperazione invece, ha una sola paura
in serbo, un unico timore: Quello di avere coraggio.
L’angoscia
di aver coraggio è come la paura di amare, una situazione mentale simile porta all’isolamento
sociale a una vita sterile e inutile, fatta di vizio e di complessi, di avarizie
e di rancori.
La paura
dl avere coraggio porta alla disperazione e spesso al suicidio.
Il Popolo
Italiano non sa che cosa sia la paura.
Il Popolo
italiano conosce l’angoscia; l’incertezza del domani, il fatto di dovere in
continuazione battersi per se stesso e i suoi, magari di rimanere per strada e
di dover sempre iniziare da capo a fare, a costruire a imbastire su una certa
agiatezza e sicurezza sociale, lo ha ridotto schiavo dei suoi timori e indotto
a prostituirsi.
Wir sind
das Volk, ovvero: Il Popolo siamo noi, le Istituzioni siamo noi, la Nazione
siamo noi, la Volontà nazionale siamo noi, queste cose la Popolazione italiana,
non le conosce.
Il Popolo
Italiano diviso com’è, s’immedesima nella casta, nel Partito, nell’associazione
e congrega che gli offre di più, che gli dà la certezza di non pensare, se non in
termini di gruppo per gli interessi di casta, giusto o sbagliato che sia, “basta
che se magni”!
O di riff
o di raff, basta che si riesca a rimediare un pacco di pasta gratis, solo
questo conta in Italia.
Il Popolo
Italiano s’imbosca e interagisce nel gruppo facendo della sua angoscia una
Virtù, così facendo però, diventa preda
delle più turpi demagogie di casta e associazioni a delinquere varie.
Questa è la Società Italiana: Preda e allo stesso tempo
serva padrona di se stessa, che si crede
libera e al sicuro da ogni intemperia polita e sociale.
Il modo
di agire e pensare della Popolazione italiana viene da lontano ed è esclusivamente basto sul
millenario servilismo di se stessa che
la distingue da tutti i Popoli Europei.
Questo se
non mi sbaglio lo aveva già riconosciuto un certo Dante Alighieri quando
scrisse: “Ahi serva
Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di
provincie ma bordello!”
Nix puttana, opportunista, forte verso i deboli, sfacciata e arrogante,
prepotente, con chi crede inferiore.
Chi interagisce nella momentanea debolezza degli altri, è destinato a soccombere.
Chi in tutti i modi in ogni occasione cerca di scavare una fossa a un
altro, finirà per essere seppellito nella sua stessa fossa.
Chi arriva troppo tardi e punito dalla Storia
Questo lo disse Michail Gorbaciov a Erich Honecker, l’ultimo Dittatore
della DDR, poco tempo prima della caduta del muro di Berlino e l’unificazione
delle due Germanie.
È proprio ripudiando la logica dell’angoscia e della paura di aver coraggio di
gran parte della Popolazione italiana che bisogna ricominciare a ricostruire L'Italia.
È aldilà della paura, Far Away, Jenseits der Angst, la dove un Popolo si unifica, che l'Italia deve ritrovare se stessa.
È aldilà della paura, Far Away, Jenseits der Angst, la dove un Popolo si unifica, che l'Italia deve ritrovare se stessa.
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