martedì 11 novembre 2014

JENSEITS DER ANGST

Aldilà della paura.

              In Italia non hanno ancora capito che la Storia si elabora con il dialogo. 
 
              In Italia ci sono bande di Italiani rinchiusi a riccio in caste, nomenklature, associazioni politiche istituzionali, mafiose e religiose che siano, ma non esiste un Popolo Italiano unito e compatto dietro la sua Costituzione.
 
             Un Popolo Italiano vero e proprio non esiste.
 
All'ombra di tutto questo esistono i pendolari e le comari d'Italia, spaurita selvaggina per le nomenklature e, facile preda della delinquenza istituzionale italiana.
 
             È oltre la paura che inizia il dialogo, da quel momento in poi, un Popolo che dialoga con se stesso, che è capace di guardarsi negli occhi e, al disopra degli interessi personali dei singoli, trova la forza di conversare con se stesso, allora un Popolo simile può smuovere montagne.
 
            È la, dopo la disperazione, lontani dai servilismi e interessi di parte, è la, dove inizia la nebbia della paura, è nella nebbia della paura; che i Popoli trovano se stessi.
 
            La paura costringe a riflettere, obbliga ad agire, giuste o sbagliate che siano, costringe le persone a prendere decisioni, ad assumersi responsabilità, sprona a reagire ed è capace di smuovere e sollecitare forze di volontà e coraggio e determinazione che molti non credevano di possedere.
 
            La paura maestra di Vita?
 
            Sicuramente no, senz’altro però, la paura è una parte essenziale e importante nella Vita di ognuno di noi.
 
Senza la paura, una qualsiasi forma di paura, l’homo sapiens non potrebbe nemmeno esistere.
 
            È stata la paura di soccombere ad animali più forti che formo i primi gruppi di esseri umani ed è proprio da quei gruppi di cacciatori che gli uomini scoprirono che l’unione fa la forza che li porta ad abbattere mastodonti.
 
            L’Uomo dunque si accorse che da solo, è indifeso e debole e, che la sua sicurezza e la sua forza la trova solo in un gruppo o equipaggio, o villaggio o città o Nazione, in altre parole nella società, nel Popolo.
 
            A questo Mondo non esiste forza che possa piegare un Popolo quando questo è determinato a resistere.
 
            La tenace resistenza pacifica della popolazione dell’India al seguito di Gandhi ha piegato il colonialismo britannico.
 
            La caparbietà  Nordvietnamita al seguito di Ho Chi Minh costrinse gli Stati Uniti D’America a terminare azioni belliche e ad andarsene dal Vietnam. 
 
           Questi sono  i classici esempi di forza di volontà e tenacia di un Popolo, quando si trova ad essere aldilà della paura.
           Successe la stessa cosa a Berlino, a Praga, in Ungheria, successe durante la Prima Guerra mondiale in Russia con la Rivoluzione d’Ottobre, come successe in Sudafrica con la rivolta dei Boeri.
 
           Il coraggio che scaturisce aldilà della paura è immenso.
 
          Aldilà della paura, esiste sola la determinazione, la morte non ha senso, la morte oltre i confini del proprio io, non fa testo, non esiste.
 
          La disperazione invece,  ha una sola paura in serbo, un unico timore: Quello di avere coraggio.
 
          L’angoscia di aver coraggio è come la paura di amare, una situazione mentale simile porta all’isolamento sociale a una vita sterile e inutile, fatta di vizio e di complessi, di avarizie e di rancori.
 
          La paura dl avere coraggio porta alla disperazione e spesso al suicidio.
 
          Il Popolo Italiano non sa che cosa sia la paura.
 
          Il Popolo italiano conosce l’angoscia; l’incertezza del domani, il fatto di dovere in continuazione battersi per se stesso e i suoi, magari di rimanere per strada e di dover sempre iniziare da capo a fare, a costruire a imbastire su una certa agiatezza e sicurezza sociale, lo ha ridotto schiavo dei suoi timori e indotto a prostituirsi.
 
         Wir sind das Volk, ovvero: Il Popolo siamo noi, le Istituzioni siamo noi, la Nazione siamo noi, la Volontà nazionale siamo noi, queste cose la Popolazione italiana, non le conosce.
 
          Il Popolo Italiano diviso com’è, s’immedesima nella casta, nel Partito, nell’associazione e congrega che gli offre di più, che gli dà la certezza di non pensare, se non in termini di gruppo per gli interessi di casta, giusto o sbagliato che sia, “basta che se magni”!
 
          O di riff o di raff, basta che si riesca a rimediare un pacco di pasta gratis, solo questo conta in Italia.
 
Il Popolo Italiano s’imbosca e interagisce nel gruppo facendo della sua angoscia una Virtù, così facendo però,  diventa preda delle più turpi demagogie di casta e associazioni a delinquere varie.
 
          Questa è  la Società Italiana: Preda e allo stesso tempo serva padrona di se stessa, che  si crede libera e al sicuro da ogni intemperia polita e sociale.
 
          Il modo di agire e pensare della Popolazione italiana  viene da lontano ed è esclusivamente basto sul millenario  servilismo di se stessa che la distingue da tutti i Popoli Europei.
 
          Questo se non mi sbaglio lo aveva già riconosciuto un certo Dante Alighieri quando scrisse: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincie ma bordello!” 
 
          Nix puttana, opportunista, forte verso i deboli, sfacciata e arrogante, prepotente, con chi crede inferiore. 
 
         Chi interagisce nella momentanea debolezza degli altri, è destinato a soccombere.
 
         Chi in tutti i modi in ogni occasione cerca di scavare una fossa a un altro, finirà per essere seppellito nella sua stessa fossa.
        
         Chi arriva troppo tardi e punito dalla Storia
 
        Questo lo disse Michail Gorbaciov a Erich Honecker, l’ultimo Dittatore della DDR, poco tempo prima della caduta del muro di Berlino e l’unificazione delle due Germanie.
 
        È proprio ripudiando la logica dell’angoscia e della paura di aver coraggio di gran parte della Popolazione italiana che bisogna ricominciare a ricostruire L'Italia.

       È aldilà della paura, Far Away, Jenseits der Angst, la dove un Popolo si unifica,  che l'Italia deve ritrovare se stessa.

 











































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