La maggior parte
degli italiani disdegna la verità degli altri.
Le realtà degli
altri, le tante verità di tutti gli altri, per molti italiani non contano, anzi
le ripudiano e le condannano.
In Italia le realtà e
verità altrui sono subito classificate come invidia, goffa e malaugurata
critica, e catalogate come distorsione dei fatti.
In parte ciò è
vero.
La sagra dello
spin giornalistico internazionale dove tutta una sfilza di corrispondenti
esteri in Italia sguazza nell’italico fango e marciume per nascondere le proprie porcate di casa e valorizzare ai loro lettori le italiche magagne, ha del grottesco e del patetico.
La vulnerabilità
delle Società italiana, è palese a tutti e ci vogliono ben più che frasi fatte e squilli
di tromba per consolidarne le decrepite strutture.
Un risanamento lo so può
fare solo con una buona salutare dose di rispetto verso gli altri.
La considerazione
e il rispetto della libertà e delle necessità
nonché dei diritti del prossimo; dovrebbe essere un dovere nazionale, non
solo considerazioni da salotto o di convegni retorici.
Bisogna insomma
avere il coraggio di usare il proprio cervello e non cadere nella tentazione di
saltare sul primo carro di convenienza che passa o di colui che per quale ragione poi, reputiamo integro, assimilandone le ideologie e retorica da quattro soldi, farle proprie per puro tornaconto personale.
L'integrità politica in Italia non esite.
In Italia esistono Sette e Congreghe a delinquere camuffate da Partiti politici, dove i mascalzoni D'Italia soggiogano e sfruttano gli italiani onesti.
L'integrità politica in Italia non esite.
In Italia esistono Sette e Congreghe a delinquere camuffate da Partiti politici, dove i mascalzoni D'Italia soggiogano e sfruttano gli italiani onesti.
Oramai la Società
Italiana nel corso dei secoli è stata debitamente avvisata dalla Storia su cosa
significa arrivare troppo tardi.
Gli Italiani sanno cose significa non essere pronti alle richieste dell’evoluzione Sociale.
Gli Italiani sanno che ciò non significa altro che sprofondare nell'assoluto caos sociale, dove ognuno, con il cuore in gola corre come il cane che vuol mordere la sua coda fino al completo esaurimento delle sue forze.
Gli Italiani sanno cose significa non essere pronti alle richieste dell’evoluzione Sociale.
Gli Italiani sanno che ciò non significa altro che sprofondare nell'assoluto caos sociale, dove ognuno, con il cuore in gola corre come il cane che vuol mordere la sua coda fino al completo esaurimento delle sue forze.
La caratteristica
che porta le persone a considerarsi qualche cosa di speciale e di eletto e
non, come una goccia d’acqua, sia pure con le sue ben definite caratteristiche
che la distinguono da tutte le altre, ma anche parte indelebile della grande
onda in un oceano di onde, ha del tragicomico e del narcisismo e autolesionismo
unico al mondo.
Questa è una
condizione patologica che scaturisce dalla volontà del rospo a voler diventare
un bue, o del bue, a credere di esser un elefante, oppure dello spaccapietre che
vuole diventare una montagna.
Alla base di
questa patologia congenita della vanità umana, troviamo la presuntuosità, vale
a dire, l’assoluta certezza di aver ragione e di essere superiore agli altri.
Mentre per gli
antichi greci gli “idiotes” erano persone uniche, semplici, ma speciali.
Al contrario per gli antichi romani gli idioti erano i grulli che vivono nel buio dell’ignoranza.Infatti; già allora il virus del narcisismo e quello di quel senso di irrazionale superiorità, prima li rese pigri e letargici, poi vulnerabili alle invasioni di altre civiltà, sicuramente meno colte, gentili e raffinate, magari forse rozze al paragone; ma dannatamente micidiali e distruttrici; così che infine; proprio a causa della loro idiozia in versione latina, implosero efurono semplicemente inghiottiti dalla Storia,
Tutto quello che è rimasto son quattro ruderi e i saggi e gli scritti e splendori dei tempi antecedenti la loro idiozia.
Che differenza d’interpretazione
di un termine, non vi pare?
Mentre per gli
antichi greci “idiotes” significava essere qualche cosa di speciale e positivo,
più tardi per l’antica romana; l'idiota, quasi a disdegno della Cultura altrui,
era sinonimo d’ignoranza.
Italico disprezzo
per il sapere e la capacita altrui si evidenzia proprio in questa interpretazione
del termine “idiotes” positivo nella Magna Grecia, negativo nell’antica Roma.
L’intransigenza
del pensiero è qualche cosa di spaventoso, di allucinante e di un’arroganza
tale da allontanare qualsiasi forma di dialogo e svolgimento costruttivo del
pensiero in sé.
La matrice
dell’italico pensiero è presto detta, se non sei italiano non sai e non puoi
sapere, se sei, chi sei, o peggio ancora, chi ti credi di essere?
Il “chi sei” o la
forma ancor più negativa e spregevole, “chi ti credi di essere”; nasce dal
culto del narcisismo che portò alla scomparsa dell’impero romano e che porterà
alla dissoluzione della cultura Italiana e alla sua immersione e comunione con
quella islamica.
Questo, succederà quando nei prossimi decenni il fattore e la sopraffazione demografica afro-araba in Italia, si renderà dolorosamente palese.
Questo, succederà quando nei prossimi decenni il fattore e la sopraffazione demografica afro-araba in Italia, si renderà dolorosamente palese.
In quel momento
ci sarà una fusione di culture mediterranee che difficilmente si svolgerà in
maniera ordinata e pacifica.
Dove, e questo
sia ben chiaro, nessuna delle due culture e religioni, sarà quella di prima.
Nel tutto, ora
mettiamoci anche i vari raggruppamenti di clan criminali e istituzioni statali
che attanagliano la Società Italiana e le eccelse e lungimiranti tesi
sociali e politiche che come funghi spuntano oggigiorno dal sottobosco in cerca di applausi e consensi
e come vediamo, il caos è perfetto.
In questo marasma
d’interessi e azioni di politica e vita sociale, Il narcisismo dell’italico pensare
sfodera il meglio di se e biasimando il resto del Mondo e le sue molteplici
verità, si rinchiude nel suo guscio pieno di presunzioni e di ripulsioni verso i Popoli della Terra e con sdegno e sufficienza, aralda al Mondo il suo
ponderato e arguto elucubrato; scagliando i suoi anatemi a destra e a manca verso
tutto ciò che non è italiano.
Miseriaccia nera,
che assordante rumore di ferraglia mentale sale ai cieli o scende fin giù negli
ultimi scantinati della Terra a rischiare le tetre e ottuse umane menti nei
tuguri del Mondo.
Spesso,
ascoltando le varie interviste televisive, de i vari “idiotes” come Eco o
Ruscoli, oppure quelle che i piccoli opportunisti politici come i vari e
onnipresenti; Leoluca Orlando o
Buttiglione, concedevano alle varie Iene della tv tedesca, vere e proprie
aspidi velenose come la Sandra Maischberger o Maybritt Hillner quell’altra
belva, la Anne Will, mi domandavo di che cosa si dette eccelsi italiche menti
stessero parlando.
Ci volle un poco
prima che riuscissi a capire che in fin dei conti, costoro, abilmente
teleguidati dalle feline (magari ora un po’ sdentate e spelacchiate) della TV
Tedesca come senza dubbio lo sono la Maischberger, la Maybritt e la Will; non
ragionavano; non discutevano, non facevano il punto delle loro tesi filosofiche
o opinioni politiche, bensì; sotto le sapienti sferzate di quelle fantastiche
Iene mediatiche, in modo maestrale e capace, davano solamente sfoggio della loro
primordiale e innata Urdummheit o criminale idiozia primordiale, versione Italia 2015!
Ed erano pure
felici e contenti di farlo.
Ora, cari amici,
provate a togliere l’Italia e gli Italiani e a inserire al loro posto: Germania
e Tedeschi, al posto di Eco o Ruscoli, metteteci un bifolco bavarese qualsiasi
della setta politica CSU o qualche retorico che sicuramente troverete nel
vivaio dei “Vollidioten” di Super Big Mama, a Berlino e vedrete che il conto
torna anche in Germania.
Degli idiotes, greci i
romani ne fecero più tardi degli idioti e scribacchini per le legioni romane
che andarono oltralpe.
Quest'ultime si se li portarono dietro e i bavaresi per primi in Germania tradussero idiopti con “Dotten” oppure savi oppure: Das Gelbe vom Ei, Il torlo dell’uovo.
Quest'ultime si se li portarono dietro e i bavaresi per primi in Germania tradussero idiopti con “Dotten” oppure savi oppure: Das Gelbe vom Ei, Il torlo dell’uovo.
Con l'andare del tempo, i barbari bavaresi denominarono i Dotten in
Deppen, che non significa altro che citrulli, più tardi i bifolchi bavaresi si evolsero un
pochettino e da Deppen fecero Dottori.
Und proprio per questo oggi giorno la setta
politica bavarese della CSU e la Baviera stessa e piena di Deppen, pardon di
Dotten, ovvero di Dottori e genia varia.
L’ipocrisia dei
Deppen, o Dotten, o Dottori o genia varia bavarese, ad esempio, ha fatto dire
al Ministro di Stato della Libera Repubblica di Baviera, l’onorevole Signor
Joachim Hermann, che gli Italiani, durante il Governo Berlusconi, invece di
soccorrerli, lasciavano afffogare i
clandestini afro-arabi nel Mediterraneo.
L'unica grande differenza che esiste tra l'Italia e la Germania la si deve vedere nel fatto che le infrastrutture tedesche sono in mano a funzionari e impiegati di Stato integerrimi, ligi al dovere e consapevoli delle loro responsabilità verso lo Stato la popolazione.
Queste virtù, in Italia, tra i funzionari e gli impiegati di Stato e le anche e sopratutto tra le forze dell'ordine italiane, lasciano molto a desiderare.
Pertanto non deggrinate mai le Verita, le tante Verità degli altri e tanto meno fatele vostre cercate solo di capirle e magari di migliorare le voistre.
La Nostra cultura occidentale è basta sul Cristianesimo e le sue interpretazioni sono tante, ma tutte di stampo cristiano ed è da li e solo d ali che scaturiscono tutte le nostre verità.
Tutto il resto e ridicolo e malforme spin -giornalismo che esce dalle malefiche fucine e pentoloni degli stregoni della notizia.
Pertanto non deggrinate mai le Verita, le tante Verità degli altri e tanto meno fatele vostre cercate solo di capirle e magari di migliorare le voistre.
La Nostra cultura occidentale è basta sul Cristianesimo e le sue interpretazioni sono tante, ma tutte di stampo cristiano ed è da li e solo d ali che scaturiscono tutte le nostre verità.
Tutto il resto e ridicolo e malforme spin -giornalismo che esce dalle malefiche fucine e pentoloni degli stregoni della notizia.