lunedì 6 maggio 2019

La Mafia, un'istituzione italiana.


Rainews24 Studio aperto




Questa mattina ho seguito il dibattito sulle Mafie con la mia parte di mentalità crucca, ascoltando i vari battibecchi e opinioni mi sono una domanda.



Domanda: und se invece di essere una "semplice" associazione a delinquere come tante, la Mafia in Italia fosse una condizione mentale e culturale ben inserita nel DNA nazionale dei molti?



Parliamoci chiaro: mi vien difficile non definire la Mafia, intesa come corruzione e nepotismo, ricatto politico con funzionari e magistrati faziosi politicizzati e corrotti;  una istituzione statale.



Quante inchieste sono state fatte per debellare questa “piovra” che attanaglia il Paese e con quali risultati?



L’antimafia da la caccia ai trafficanti di droga, ai piccoli criminali rionali che chiedono il pizzo ai salumieri e ai baristi e sventola le sue bandiere ogni qualvolta arresta un “pizzicagnolo” rionale con qualche grammo di cocaina in tasca o la GdF scopre un contenitore pieno di droga su qualche nave.



Quella secondo, quella me non è Mafia, quelli sono trafficanti di droga e ultimamente, con le Ong; anche di esseri umani.



La vera Mafia risiede nei palazzi del potere italiani e corre rampante trai i sette colli di Roma.



La Mafia è di casa sul Viminale come lo è al Quirinale, und nella Città del Vaticano con tutte le sue succursali sparse in tutto il territorio nazionale.



È da lì, che la Mafia ha dilagato in tutte le infrastrutture della Repubblica occupando e inquinando tutte le sue sfere di comando.



Incolpare di Mafia i borsaioli e i ladruncoli rionali di Napoli e Palermo e semplicemente ridicolo.



La piccola Noemi a Napoli sta lottando per sopravvivere; chi a sparato non lo definisco un mafioso, quello è un piccolo assassino rionale, un barbaro criminale senza dignità come lo è quello che ha sciolto un bambino nell’acido, questi non sono mafiosi, questi sono bestie in sembianze umane che dovrebbero essere terminate come si trovano, là dove si trovano.



Solamente chi disprezza il prossimo, spara in mezzo alla gente per uccidere e seminare il terrore tra la popolazione.



La Mafia non uccide, la Mafia distrugge i suoi opponenti cercando di ricavarne il massimo profitto politico und perché no, come nel caso di tutti i suoi affiliati di dotarsi di stipendi e pensioni da nababbo e di accumulare beni immobili da latifondisti.

O mi sbaglio?

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