sabato 30 giugno 2012

LO SPORT I MASS-MEDIA E LA POLITICA

Ieri pomeriggio a Bremen dai frati Paulaner scherzando ci salutammo in spagnolo. La Germania oggi parlerà spagnolo, lo faranno per ripicche, perché sono rimasti tutti delusi, anzi; restarono sbalorditi; credevano veramente in una loro vittoria e invece persero e rimasero esterrefatti. Ora vogliono la rivincita e i soliti strilloni mediatici e sobillatori di popolo; hanno pure calcolato quanto tempo ancora ci vuole; per mettere in atto la coraggiosa impresa di riscatto del calcio tedesco: Due anni e tredici giorni. Parlano come se si fossero già qualificati e la squadra azzurra assieme a loro. »Dobbiamo invece sperare di non incontrare L’Italia già alle qualificazioni altrimenti quelli son capaci di sbatterci fuori un'altra volta,« sentenziò invece il Capitano della squadra tedesca. Meno male che oggi il campionato finisce, ieri dai frati hanno pagato un giro di birra i miei amici, vinsero gli azzurri, domani forse pagherò io, infatti, per rincuorarli un poco ho scommesso un'altra volta sulla vittoria della squadra italiana. A prescindere dai soliti balordi che in ogni evento calcistico sono sempre pronti a scatenare putiferi senza badare ai danni che fanno; i media sia cartacei sia televisivi dovrebbero prestare molta attenzione, a quello che dicono o scrivono e questo vale anche per i tele-cronisti. Il labile e facile da suggestionare, tanto quanto lo è il balordo; entrambi possono far del male e a volte ci è scappato pure il morto. Il vero evento calcistico, inizia con servizi mediatici e commenti da professionisti non da ciarlatani o da strilloni tv e sobillatori di popolo. Il 4 di Luglio del 1969 durante le qualificazioni per il Campionato Mondiale di Calcio 1970 nell’America meridionale; una partita di calcio ha fatto scatenare una vera e propria Guerra tra l’Honduras e il San Salvador. Il San Salvador attaccò l’Honduras, dopo che tafferugli tra i tifosi costrinse la Polizia a intervenire e ci scapparono pure dei morti. Il San Salvador attacco l’Honduras con la sua Aeronautica Militare fornata da F4 Corsair; dopo 100 ore di combattimenti e solamente grazie all’intervento dell’Organizzazione degli Stati Sudamericani; si poté raggiungere la cessazione delle ostilità. La vittoria di Piro, acclamata da ambo i contendenti, causò 900 vittime tra civili e militari in San Salvador e 1200 in Honduras. La Guerra non iniziò per via della partita e tanto meno perché qualche balordo aveva bruciato il vessillo nazionale dell’altro e tanto meno; perché negli scontri tra tifosi e forze dell’ordine ci furono diverse vittime. I disordini dopo la partita furono invece la classica scintilla, che incendio le già infuocate relazioni, tra le due Nazioni. I mass-media in questo caso ebbero una rilevante importanza, infatti; niente in questo Mondo e più labile dell’opinione pubblica; ne consegue che niente e più influenzabile, plasmabile e controllabile; della volontà e degli umori del Popolo. Quando si tratta di suggestionare la mente popolare niente e più efficace; che mobilizzare il senso di patriottismo, di orgoglio e di fierezza e fargli credere; che è circondato da nemici e avidi corsari usurpatori che lo voglio depredare. Battuta la Grecia dalla Germania; un giornalista televisivo sentenziò che era fiero di essere tedesco. Un altro ancor più rincoglionuten, ebbe a dire che la prossima partita tra l’Italia e l’Inghilterra; era una disputa di secondaria importanza. Lo strillone televisivo definì quella che poi doveva diventare la più combattuta e tecnicamente interessante partita finora disputata “uninteressant”, cioè: non interessante. Questo non è spirito sportivo e tanto meno patriottismo, infatti; mentre lo spirito sportivo ci impone di riconoscere e valorizzare sia nella sconfitta sia nella vittoria; le capacita dei nostri antagonisti; il patriottismo ci proibisce di elevare la nostra Patria sopra un'altra, per il semplice fatto che ciò non vuol dir altro che digrignare e insultare decine se non centinaia di milioni di altre persone. Ci si può rallegrare e compiacersi dei risultati e traguardi sportivi raggiunti dai propri connazionali, ma essere fieri del lavoro e delle fatiche altrui e farle proprie; è veramente da scemi. Un Uomo deve essere fiero del proprio lavoro e, se onesto e sincero; rallegrarsi riconoscendo il lavoro e il valore sportivo degli altri; ma non certo fino al punto di screditare altre genti; come fanno oggigiorno i mass-media sia in Germana sia in Italia. Solamente i vili e i disonesti, i maligni e i perfidi, i mediocri, gli invidiosi e i malvolenti, non riconoscono le capacità altrui. Ambiguo in questi casi è il comportamento degli organi di sorveglianza d’etica sia giornalistica sia politica specialmente in Germania. La sindrome del dott. Josef Goebbels si manifesta in tutta la sua pericolosa patologia proprio in questi casi: Dove i primi (giornalisti) sono al servizio dei secondi,(politici) dove quest’ultimi; per i loro interessi partitocratici e personali manco se accorgono che stanno aizzando i Popoli l’uno contro l’altro e così facendo; nel nostro caso distruggono l’Europa. Forse magari lo stanno facendo di proposito per non vedersi un domani essere ridotti a dei semplici esecutori di direttive impartite da Bruxelles o da Strasburgo. Non mi meraviglierei se ciò fosse vero e tanto meno mi stupirei. Se questa mia supposizione corrispondesse a realtà, allora stiamo vivendo il più malvagio Ripp-off di massa; mai ideato da mente umana. Una recente statistica dimostra che il 97% del popolo tedesco è contrario a concedere altri poteri al Parlamento Europeo; se non secondo la Pax Germanie. Il populismo politico e il servilismo dei manzoniani mass-mediatici, non hanno fatto altro che alienare l’idea di un’Europa unita nella mente di gran parte della popolazione tedesca ed europea. PS. Il dott. Josef Goebbels era il Ministro della Propaganda; durante il “millenario” Terzo Reich.

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