lunedì 2 luglio 2012

Le Costituzioni Nazionali contro l’Unione Europea.

È difficile stabilire dove si trovano i confini tra le varie Costituzioni europee e l’Unione Europea. Mentre da una parte le Costituzioni degli Stati europei sollecitano e auspicano le relazioni tra i vari Stati europei; dall’altra aggravano le decisioni parlamentari per incrementare l’UE. Il primo caso d’intervento della Corte Costituzionale di Karlsruhe avvenne quando i partiti dell’opposizione al Bundestag di Berlino e diversi parlamentari della coalizione di Governo; sollevarono la questione della politica arbitraria europea del duo “Merkozy” dichiarandola anticostituzionale. I Giudici decretarono che il Cancelliere non può decidere nulla senza il consenso del Bundestag (parlamento) e del Bundesrat (senato). La Merkel presentò le sue idee al Bundestag e dopo un paio d’ore di discussione, dove gli onorevoli parlamentari se ne dissero di tutti i colori; Frau Merkel fu istituita con un forte mandato, e spedita a Bruxelles a proporre ciò che voleva fare sin dall’inizio. Il primo, cosi detto ombrello salva stati, portato all’attenzione di Karlsruhe, passo il vaglio dei sommi giudici, con l’avvertimento che la Costituzione impone ai parlamentari e al Governo di salvaguardare gli interessi del Popolo Tedesco. L’ultimo della serie, detto anche salva banche, non trova concordi i “Linke” (sinistra) che subito hanno sollevato le loro obiezioni sulla costituzionalità delle decisioni prese recentemente a Bruxelles. Il patto di consolidazione e unificazione fiscale di accordare più poteri decisionali al Parlamento europeo non trova in questo periodo riscontro negli interessi di diversi Partiti e singoli politici che temono di perdere potere decisionale e la sovranità politica della Germania. Karlsruhe è chiamata un'altra volta a decidere, per chi non sa decidere, o fa finta di non poter decidere. A prescindere dal fatto che la gran parte del debito pubblico e dovuto al fatto che gli Stati si sono addossati i deficit delle loro Banche, non si vede dove questi attriti e sotterfugi economici possano condurre. Senza un forte impegno e volontà di risolvere il problemi economici interni nei diversi Paesi, Germania inclusa; creando posti di lavoro, l’Europa non andrà da nessuna parte e preso imploderà come un castello di carta al vento. Dopo tutto il polverone e il mobbing mediatico e politico degli ultimi Anni anche e specialmente durante il Governo Berlusconi, quello che mi meraviglia e che l’Europa sa ancora in piedi. Incolpare poi la Germania di tutti i guai europei è troppo facile, troppo comodo e assolutamente ingiusto. Sarebbe un peccato vedere crollare l’Europa quando non ci sarà più niente da ruspare. Non solo un peccato ma anche poco salutare, per tutti!

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