Bremen gennaio 2014.
In Campania, nel cuore
dell’hinterland mafioso della Camorra lo Stato Italiano si trova a dover far
fronte a una delle tante emergenze nazionali di rifiuti tossici.
Agenti di polizia con gli stivali tirati a lustro posavano davanti alle telecamere mentre una ruspa scavava in un campo alla ricerca di bidoni si sostanze tossiche e altri rifiuti nocivi depositati illegalmente in quello che è stato denominato il triangolo della morte e la Terra dei fuochi …
Inizia così un articolo in prima pagina apparso sull’International New York Times di oggi, se notate la menata sarcastica degli stivali lustri, capirete anche cosa ne pensa il giornalista Jim Yardeley che con la collaborazione della giornalista italiana Gaia Pianigiani ha scritto l'articolo.
Lasciamo per un momento da parte la Terra dei fuochi e prendiamo solo in considerazione, il sarcasmo sugli stivali tirati a lustro.
Quegli stivali lustri e puliti non potevano non sapere; non potevano non essersi accorti di cosa stava succedendo; anzi, lo sapevano e non sono mai intervenuti!
Sappiamo anche che gli agenti che investigavano questi casi furono sottoposti a pressioni interne per farli desistere dal continuare a spulciare in questo traffico di sostanze tossiche
Tutto ciò non significa altro che i loro superiori sapevano ma non intervennero e non permisero interventi.
Questo significa anche che le forze dell’ordine con i loro stivali tirati di lustro sono colpevoli di omissioni d’atti d’ufficio e negligenza in atti d’ufficio, concorso in omicidio colposo e crimini contro l'Umanità.
Che cosa ne facciamo d’imboscati nelle forze dell’ordine cui piace andare in giro con gli stivali tirai di lustro e le divise lamentate di argento e oro a pavoneggiare davanti alle telecamere della TV quando non fanno il loro dovere e, se per caso uno lo fa, è subito contrastato dai suoi superiori?
Allora ben venga una fusione delle forze dell’ordine su scala europea non vi pare?
I carabinieri “non potevano non sapere” … il loro Comandante in Capo; “non poteva non sapere” … questa frase vi suona familiare?
I muli da soma nei tortuosi e sentieri d'alta montagna sono un sicuro metodo di trasporto.
Agenti di polizia con gli stivali tirati a lustro posavano davanti alle telecamere mentre una ruspa scavava in un campo alla ricerca di bidoni si sostanze tossiche e altri rifiuti nocivi depositati illegalmente in quello che è stato denominato il triangolo della morte e la Terra dei fuochi …
Inizia così un articolo in prima pagina apparso sull’International New York Times di oggi, se notate la menata sarcastica degli stivali lustri, capirete anche cosa ne pensa il giornalista Jim Yardeley che con la collaborazione della giornalista italiana Gaia Pianigiani ha scritto l'articolo.
Lasciamo per un momento da parte la Terra dei fuochi e prendiamo solo in considerazione, il sarcasmo sugli stivali tirati a lustro.
Quegli stivali lustri e puliti non potevano non sapere; non potevano non essersi accorti di cosa stava succedendo; anzi, lo sapevano e non sono mai intervenuti!
Sappiamo anche che gli agenti che investigavano questi casi furono sottoposti a pressioni interne per farli desistere dal continuare a spulciare in questo traffico di sostanze tossiche
Tutto ciò non significa altro che i loro superiori sapevano ma non intervennero e non permisero interventi.
Questo significa anche che le forze dell’ordine con i loro stivali tirati di lustro sono colpevoli di omissioni d’atti d’ufficio e negligenza in atti d’ufficio, concorso in omicidio colposo e crimini contro l'Umanità.
Che cosa ne facciamo d’imboscati nelle forze dell’ordine cui piace andare in giro con gli stivali tirai di lustro e le divise lamentate di argento e oro a pavoneggiare davanti alle telecamere della TV quando non fanno il loro dovere e, se per caso uno lo fa, è subito contrastato dai suoi superiori?
Allora ben venga una fusione delle forze dell’ordine su scala europea non vi pare?
I carabinieri “non potevano non sapere” … il loro Comandante in Capo; “non poteva non sapere” … questa frase vi suona familiare?
I muli da soma nei tortuosi e sentieri d'alta montagna sono un sicuro metodo di trasporto.
Quieti e
sicuri essi sono tanto affidabili quanto lo sono i buoi che tirano sobri e
infaticabili l'aratro nei campi.
Paragonando gli italiani ai muli d'alta montagna e ai quieti buoi, possiamo osservare che tra le tre specie animali, la differenza è solamente genetica.
Così come i muli e i buoi, anche gli italiani fanno tranquilli, forse rassegnati il loro compito, mandando avanti sottomessi e stanchi un bel Paese contaminato dal Male assoluto, dove politici, mafiosi e porporati si inebriano come belve fameliche in un orgia di corrotti e corruttori di potere e di ruberie varie.
Senza paura di sbagliare, gli italiani possono benissimo essere paragonati a delle cellule umane inconsapevoli portatrici di un Male quasi incurabile, definito come criminalità organizzata di stampo mafioso.
Paragonando gli italiani ai muli d'alta montagna e ai quieti buoi, possiamo osservare che tra le tre specie animali, la differenza è solamente genetica.
Così come i muli e i buoi, anche gli italiani fanno tranquilli, forse rassegnati il loro compito, mandando avanti sottomessi e stanchi un bel Paese contaminato dal Male assoluto, dove politici, mafiosi e porporati si inebriano come belve fameliche in un orgia di corrotti e corruttori di potere e di ruberie varie.
Senza paura di sbagliare, gli italiani possono benissimo essere paragonati a delle cellule umane inconsapevoli portatrici di un Male quasi incurabile, definito come criminalità organizzata di stampo mafioso.
La comunione tra il Popolo Italiano e la criminalità
organizzata di stampo mafioso è perfetta, questa ultima, organizzata come un
alveare o un formicaio o una cultura di Virus malefici, usando il corpo degli
italiani come vettore, si è propagata in tutto il Mondo raggiungendo forme
pandemiche.
Il Morbo Italiano ha quindi oltrepassato il Brennero e ora si è immesso anche nella feconda società tedesca e a grandi passi, la sta invadendo e infettando, fin su alle alte sfere delle infrastrutture tedesche, che ben si prestano a porcate di ogni genere.
La simbiosi, tra la criminalità organizzata di stampo mafioso e certe sfere della dell’imprenditoria in Germania è perfetta e a quanto si sente e vede in giro da i suoi malefici frutti a discapito del Popolo Bue.
Sempre cercando di mantenere una veste pulita e sempre solerti e veloci a scatenare i loro Vuvuzelas mediatici pe incolpare gli altri della loro iniquità e predisposizione a delinquere, diversi Manager tedeschi non desistono dal allearsi anche con il diavolo pur di arrivare a guadagni facili.
Come sempre e come la Storia ci insegna, la delinquenza imprenditoriale tedesca, lascia il lavoro sporco agli altri ma intasca gran parte degli utili.
L'italianissimo "basta che se magni", non è più solo una forma di vita italiana, pure alcuni ceti della società tedesca ne stanno scoprendo i pregi, infischiandosene altamente dei difetti e delle gravi conseguenze sociali che questa forma di vita porta con sé.
Giorni fa alla TV tedesca parlavano dell'Oro di Napoli.
Il dramma del immondizia napoletana, non sta certo negli scarti domestici dei partenopei in se, bensì in quello che si nasconde dietro tali rifiuti.
L’immondizia domestica accumulata per le strade della Città, puzza, ma non uccide.
I resti di cibo nei sacchetti dei rifiuti domestici sazia i ratti, ma non fa morie la gente di tumori o nascere bambini menomati, ne rendi sterili le persone.
Sono le sostanze chimiche, i rifiuti tossici e radioattivi seminati nella campagna di quella che già gli antichi romani chiamavano la “Campania Felix”. che hanno avvelenato il terreno e le falde acquee che stanno ammazzando la Gente, non i resti della pizza serale o della pasta al sugo della Domenica.
Alessandro Iacuelli è un ambientalista la cui sorella morì di tumore pochi anni fa, lui è un attivista ambientale che gira l'entroterra partenopeo alla ricerca di discariche abusive.
Le sue incursioni lo portano giornalmente a scoprire discariche abusive lungo i sentieri e nei boschi campani.
Iacuelli scova discariche abusive un po' dappertutto: accanto ai pascoli delle pecore per esempio e trova pure i cadaveri d'agnelli e pecore morti per aver foraggiato erba avvelenata vicino agli argini dei prati dove pascolano le Bufale da latte.
Recenti controlli hanno dimostrato che nelle mozzarelle partenopee il tasso di diossina è quindici volte maggiori al livello consentito dall'Unione Europea.
Le discariche abusive colme di sostanze chimiche ma ne trova in continuazione lungo le coltivazioni di frutta e verdure che poi sono trasportate non solo a Milano e a Torino, ma anche esportate all'estero.
Iacuelli ha mostrato i segni indicatori di un prossimo falò abusivo di rifiuti e come la mala mischia scorie tossiche anche sventrando vecchi materassi oppure mescolandone nei rifiuti domestici e edili "normali".
Iacuelli fa tutto questo assieme al suo collega Raffaele Lo Giudice e denuncia il tutto alla Polizia che promette di investigare e se lo fa; lo fa di proforma a falò avvenuto, quando non ci sono più inconfutabili provenienze dei materiali tossici scaricati abusivamente.
Tempo fa, mentre alla Tv tedesca guardavo il reportage sull'Oro di Napoli, sorrisi in modo satanico e sarcastico, quando sentii affermare che i criminali cancellavano ogni scritto o indicazione di provenienza dei materiali scaricati.
Dovetti sorridere, anche se non ne avevo la voglia, ben sapendo che la costituzione chimica del materiale, è come la sua impronta digitale chimica, l'inconfutabile prova di provenienza del prodotto stesso, non ci sono Santi e Madonne in Paradiso che tengano, così come i diamanti, come il petrolio, tutto quello che l'Uomo o la Terra hanno creato, ha la sua bella impronta digitale, cosi come l’hanno le fabbriche, i laboratori chimici e gli ospedali che producono queste scorie.
Basta volerlo, è sufficiente voler cercare.
I laboratori chimici dei Carabinieri sono tanto moderni e ben attrezzati tanto quelli della FBI americana.
E intanto nella Campania Felix, dalle parti di Castel Volturno e non solo, lungo la Strada maledetta e adiacente alle montagne maledette che ora sono state dichiarate dalle gloriose Forze Armate Italiane, Zona Militare invalicabile, il volume d'affari di questo tipo di criminalità si aggira sui quattro miliardi annui, ai quali si aggiungono quelli delle 380 mila tonnellate di rifiuti "domestici" arrivati in Germania dal bel Paese e bruciati dalle parti di Colonia.
Mi riferisco al gran Business avvenuto alla faccia dell'imbecillità nazionale italiana, quando furono coinvolti, prima il bruciatore di Bremerhaven e, più tardi ancora, anche quello di Leipzig.
Caso volle che l'Ingegner Frank Lehmann, capoturno al bruciatore di diverse centinaia di Mega Watt a Leipzig, accorgendosi di cosa arriva dal bel Paese, si rifiutasse di usare tali prodotti come combustibile, fu subito licenziato e ora lavora nell' industria edile.
Il suo licenziamento però, bastò a mettere in moto una valanga che ora rischia di travolgere il Governo della Sassonia e non solo, i Verdi hanno chiesto spiegazioni e hanno documenti che dimostrano come quei rifiuti abbiano ricevuto il nullaosta ministeriale solo grazie alla falsificazione di documenti federali.
Stranamente, come spiegava appunto il Parlamentare dei Verdi alla TV tedesca, sembra che la giustizia tedesca, in questo caso stia rallentando, proprio come succede in Italia.
E intanto la gente muore, ma moriranno anche i camorristi e le loro famiglie, anche le forze dell'ordine, anche i Militari, anche i politici locali, tutti quanti, senza distinzione, assieme alle loro famiglie e loro bambini, stanno tirando le cuoia, proprio per colpa della loro criminale ignoranza e avidità di guadagno.
La famiglia dei Caravacciolo, di Castel Volturno, pastori di professione, non si dedica più al pascolo, non può farlo, difatti tutte le loro pecore sono morte, intossicate dai veleni tossici delle discariche abusive, i maschi dei Caravacciolo sono sterili e tutta la famiglia si sta spegnendo pian piano.
Muore in silenzio questa povera famiglia di umili ma onesti pastori, senza nessun risarcimento o aiuto, seguita ed assistita solamente dal Dottore Antonio Marfella oncologo e tossicologo, pure lui intossicato dopo anni di ricerca, dai fumi e veleni sparsi nella Campania Felix.
Un medico che combatte la sua Armagedon contro il letale inquinamento della Campania assieme alla Famiglia Caravacciolo, ben sapendo che stanno combattendo una battaglia già persa in partenza, mentre i politici tacciono e le forze dell’ordine si lustrano gli stivali.
È brutto e disumano doverlo dire e ancor più doloroso ammetterlo, ma un'efficace e totale decontaminazione della Campania Felix oramai la può fare solo il Vesuvio.
Evidentemente tra il virus NDM 1 e la criminalità organizzata italiana di stampo mafioso esiste una similitudine che incute paura, ma allo stesso tempo fa anche rabbia.
Una rabbia assordante e crudele.
Mentre da un lato il NDM1 è, prima che infetti il corpo umano, facile da neutralizzare con la semplice acqua e sapone, la criminalità organizzata italiana si può, se non vanificare, almeno ridimensionare a normale criminalità di rione, con una serrata politica antimafia e investigazioni a tappeto tra gli alti livelli delle strutture politiche, legislative, bancarie, e sociali, non solo italiane, ma anche europee e mondiali.
Definire poi questo tipo di criminalità politica e sociale come "La Piovra", è non solo errato, bensì anche ingenuo.
Il successo delle varie organizzazioni mafiose non è dovuto alla brutalità delle loro persuasioni o alla ferocia degli assassini, se questo fosse vero, sarebbe possibile annientare questo tipo d'attività delittuose con un massiccio intervento sbrigativo, in poco, anzi guardate, pochissimo tempo.
Il male è mentale, di stampo prettamente umano e non solo italico, è un male della società che purtroppo si nasconde nella mente della gente, di tutta la gente; quindi, lo troviamo nascosto tra le falde dell'avidità di denaro, nelle segrete brame di potere, tra le lussurie e gli insaziabili desideri d'affermazione, sia sociale sia politica di tutti gli uomini di questa Terra.
Sembra assurdo, ma l'imbattibilità del male non è nella brutale e implacabile ignoranza dei delinquenti e degli assassini, come vogliono farci credere, il vero male, si nasconde nella politica e nelle strutture di Stati come l’Italia e la Germania.
Essere mafioso, senza alcun rispetto personale, senza alcun ritegno, senza senso di responsabilità verso se stessi e la propria famiglia, rientra nell'ambito della fragilità umana, e questo a mio avviso vale sia per l'ultimo "picciotto" arrivato, come per il più grande e potente uomo della Terra, difatti, la mutazione mentale che porta alla criminalità di stampo mafioso è uguale per tutti i deboli e incoscienti sconsiderati di questo Pianeta, non è solo una prerogativa dei "terroni".
Il segreto dell'immane potenza delle varie diramazioni lobbistiche criminali del Mondo sta appunto nella peccaminosa e sacrilega fragilità dell'Homo sapiens innanzi alle tentazioni degli ameni frutti del male, tutto li.
Pertanto, la Forza, la linfa vitale della criminalità organizzata di stampo mafioso o se vogliamo usare un termine più moderno, meno folclorico e più adeguato ai nostri tempi, di stampo lobbistico e partitocratico, non è altro che il prodotto di tutti i fattori che compongono la debolezza umana.
Gli interessi lobbistici internazionali sono ormai ben noti e quindi non è un segreto per nessuno che certi mali non sono da considerarsi una debolezza o un malcostume prettamente italiano.
A questo proposito, vedendo quanti di questi interessi si sono evidenziati qui in Germania, mi sembra di poter affermare che il pm Roberto Scarpinato, che già da molti anni vive sotto serrata protezione e scorta, sbaglia di grosso quando, ammonendo anche che le mafie o Lobby non sono un relitto del passato bensì le principali protagoniste della criminalità politica e sociale del terzo millennio, esorta la Germania a non abbassare la guardia perché i quadri direttivi di Cosa Nostra sono già in Germania,
Roberto Scarpinato mette in relazione il pericolo mafia in Germania con la presenza di oltre 534 mila immigrati italiani ma di che diavolo sta parlando?
Sta di fatto che al pm Roberto Scalpinato, fa eco il parlamentare europeo, Rosario Crocetta, già Sindaco di Gela in Sicilia, anche lui da anni vive sotto scorta, e afferma che anche le Nazioni e Terre considerate non mafiose, sono in pericolo, giacché le Mafie e le Lobby si sono già da molti anni globalizzate.
Bravo!
Bella questa affermazione, la trovo squisita e intelligente specialmente se detta da un Sindaco siciliano che la sa molto lunga e che ora scalda i banchi del parlamento europeo a Strasburgo.
La verità, è che le organizzazioni criminali sia Nazionali sia Internazionali, non si combattono con pm e parlamentari EU sotto scorta, bensì con veri e propri reparti antiterroristi, con pieni poteri investigativi e d'intervento, anche forte, dovunque essi lo ritengano opportuno, eventualmente anche indagando su politici e toghe e talari porporati, più o meno in odore di santità.
Il male da scovare si trova nei vari Partiti e Procure della Repubblica, nei comandi delle varie forze dell’ordine, anche della Guardia Forestale che sembra non vedere che nei Parchi Nazionali ci sono discariche abusive di materiale contaminante, piuttosto che cercare il male nei cessi di Posillipo.
Tutto il resto, anche l'arresto di centinaia, forse addirittura di duemila picciotti dall'avvento di Berlusconi ai nostri giorni, capi e sotto capi vari, scovati nelle masserie del meridione, non è altro che aria fritta.
Mi rifiuto di credere che quattro mezzi analfabeti, da qualche scantinato o cunicolo, dove apparentemente si tengono nascosti, possano coordinare su scala mondiale un giro d'affari notevolmente superiore al pil di tutta la Nazione baltica messa insieme.
Questo il sottoscritto non lo crede proprio!
Il tutto non è che una farsa, come l'inutile e costosissima "Operazione Rompi Balle"
Quelli dell'Operazione Rompi Balle, avranno al massimo fatto un po' di casino e "roto le bale" a qualche politichino seduto tra le file di una giunta comunale ma non hanno certo individuato i responsabili dell'agonia della Famiglia Caracciolo e tanto meno aiutato il Dottor Antonio Martella nella loro comune Armagedon e ancor meno investigato le affermazioni d'Alessandro Jacutelli e di Raffale Lo Giudice.
È probabile che il segreto dei successi dell'ecomala italiana, come mi spiegava tempo fa, qui a Bremen, un Agente della dogana marittima tedesca, ora in pensione, sia da cercare anche nel gran senso di responsabilità e dovere delle forze dell'ordine italiane, le quali di fronte ai documenti di Nullaosta delle 385 mila Balle contenenti l'oro di Napoli in partenza per la Germania, delle quali, qui in Germania poi, ne sono sparite 95 mila e nessuno sa ancora dove diavolo siano andate a finire, si limitano a controllare l'autenticità di tali documenti e anche se magari insospettiti sul loro contenuto, non intervengono.
Questa deve essere anche la ragione per la quale le forze dell'ordine italiane non intervengono nelle discariche abusive della Campania Felix e non solo: Semplicemente si attengono agli ordini e alle consegne ricevute.
Altre spiegazioni, anche di fronte al dramma che vive la Città di Monopoli e a tutte quelle discariche abusive che vedevo ai cigli delle Strade e nei Fossi della Contrada monopolitana, nel 2003, non ne avrei proprio.
Ora qui in Germania, da come si vedeva alla Tv, reso pubblico dai Verdi, nella Sassonia, si alterano documenti governativi sulla provenienza e sul contenuto delle Balle piene zeppe come forzieri, d'oro napoletano e chi, come l'Ingegner Frank Lehmann vicino a Dresda, si rifiuta di usarlo come combustibile, è licenziato, per ostruzionismo sul lavoro.
Sembra veramente di essere, in Italia, non è vero? È di questi giorni la notizia che la Polizia bavarese, dopo le rivelazioni del “pentito” mafioso Carmine Schiavone, sta indagando sulla rimanenza di sostanze radioattive trasportate nella Campania Felix e sotterrate nei campi nel cosiddetto triangolo della morte o terra dei fuochi.
Il Morbo Italiano ha quindi oltrepassato il Brennero e ora si è immesso anche nella feconda società tedesca e a grandi passi, la sta invadendo e infettando, fin su alle alte sfere delle infrastrutture tedesche, che ben si prestano a porcate di ogni genere.
La simbiosi, tra la criminalità organizzata di stampo mafioso e certe sfere della dell’imprenditoria in Germania è perfetta e a quanto si sente e vede in giro da i suoi malefici frutti a discapito del Popolo Bue.
Sempre cercando di mantenere una veste pulita e sempre solerti e veloci a scatenare i loro Vuvuzelas mediatici pe incolpare gli altri della loro iniquità e predisposizione a delinquere, diversi Manager tedeschi non desistono dal allearsi anche con il diavolo pur di arrivare a guadagni facili.
Come sempre e come la Storia ci insegna, la delinquenza imprenditoriale tedesca, lascia il lavoro sporco agli altri ma intasca gran parte degli utili.
L'italianissimo "basta che se magni", non è più solo una forma di vita italiana, pure alcuni ceti della società tedesca ne stanno scoprendo i pregi, infischiandosene altamente dei difetti e delle gravi conseguenze sociali che questa forma di vita porta con sé.
Giorni fa alla TV tedesca parlavano dell'Oro di Napoli.
Il dramma del immondizia napoletana, non sta certo negli scarti domestici dei partenopei in se, bensì in quello che si nasconde dietro tali rifiuti.
L’immondizia domestica accumulata per le strade della Città, puzza, ma non uccide.
I resti di cibo nei sacchetti dei rifiuti domestici sazia i ratti, ma non fa morie la gente di tumori o nascere bambini menomati, ne rendi sterili le persone.
Sono le sostanze chimiche, i rifiuti tossici e radioattivi seminati nella campagna di quella che già gli antichi romani chiamavano la “Campania Felix”. che hanno avvelenato il terreno e le falde acquee che stanno ammazzando la Gente, non i resti della pizza serale o della pasta al sugo della Domenica.
Alessandro Iacuelli è un ambientalista la cui sorella morì di tumore pochi anni fa, lui è un attivista ambientale che gira l'entroterra partenopeo alla ricerca di discariche abusive.
Le sue incursioni lo portano giornalmente a scoprire discariche abusive lungo i sentieri e nei boschi campani.
Iacuelli scova discariche abusive un po' dappertutto: accanto ai pascoli delle pecore per esempio e trova pure i cadaveri d'agnelli e pecore morti per aver foraggiato erba avvelenata vicino agli argini dei prati dove pascolano le Bufale da latte.
Recenti controlli hanno dimostrato che nelle mozzarelle partenopee il tasso di diossina è quindici volte maggiori al livello consentito dall'Unione Europea.
Le discariche abusive colme di sostanze chimiche ma ne trova in continuazione lungo le coltivazioni di frutta e verdure che poi sono trasportate non solo a Milano e a Torino, ma anche esportate all'estero.
Iacuelli ha mostrato i segni indicatori di un prossimo falò abusivo di rifiuti e come la mala mischia scorie tossiche anche sventrando vecchi materassi oppure mescolandone nei rifiuti domestici e edili "normali".
Iacuelli fa tutto questo assieme al suo collega Raffaele Lo Giudice e denuncia il tutto alla Polizia che promette di investigare e se lo fa; lo fa di proforma a falò avvenuto, quando non ci sono più inconfutabili provenienze dei materiali tossici scaricati abusivamente.
Tempo fa, mentre alla Tv tedesca guardavo il reportage sull'Oro di Napoli, sorrisi in modo satanico e sarcastico, quando sentii affermare che i criminali cancellavano ogni scritto o indicazione di provenienza dei materiali scaricati.
Dovetti sorridere, anche se non ne avevo la voglia, ben sapendo che la costituzione chimica del materiale, è come la sua impronta digitale chimica, l'inconfutabile prova di provenienza del prodotto stesso, non ci sono Santi e Madonne in Paradiso che tengano, così come i diamanti, come il petrolio, tutto quello che l'Uomo o la Terra hanno creato, ha la sua bella impronta digitale, cosi come l’hanno le fabbriche, i laboratori chimici e gli ospedali che producono queste scorie.
Basta volerlo, è sufficiente voler cercare.
I laboratori chimici dei Carabinieri sono tanto moderni e ben attrezzati tanto quelli della FBI americana.
E intanto nella Campania Felix, dalle parti di Castel Volturno e non solo, lungo la Strada maledetta e adiacente alle montagne maledette che ora sono state dichiarate dalle gloriose Forze Armate Italiane, Zona Militare invalicabile, il volume d'affari di questo tipo di criminalità si aggira sui quattro miliardi annui, ai quali si aggiungono quelli delle 380 mila tonnellate di rifiuti "domestici" arrivati in Germania dal bel Paese e bruciati dalle parti di Colonia.
Mi riferisco al gran Business avvenuto alla faccia dell'imbecillità nazionale italiana, quando furono coinvolti, prima il bruciatore di Bremerhaven e, più tardi ancora, anche quello di Leipzig.
Caso volle che l'Ingegner Frank Lehmann, capoturno al bruciatore di diverse centinaia di Mega Watt a Leipzig, accorgendosi di cosa arriva dal bel Paese, si rifiutasse di usare tali prodotti come combustibile, fu subito licenziato e ora lavora nell' industria edile.
Il suo licenziamento però, bastò a mettere in moto una valanga che ora rischia di travolgere il Governo della Sassonia e non solo, i Verdi hanno chiesto spiegazioni e hanno documenti che dimostrano come quei rifiuti abbiano ricevuto il nullaosta ministeriale solo grazie alla falsificazione di documenti federali.
Stranamente, come spiegava appunto il Parlamentare dei Verdi alla TV tedesca, sembra che la giustizia tedesca, in questo caso stia rallentando, proprio come succede in Italia.
E intanto la gente muore, ma moriranno anche i camorristi e le loro famiglie, anche le forze dell'ordine, anche i Militari, anche i politici locali, tutti quanti, senza distinzione, assieme alle loro famiglie e loro bambini, stanno tirando le cuoia, proprio per colpa della loro criminale ignoranza e avidità di guadagno.
La famiglia dei Caravacciolo, di Castel Volturno, pastori di professione, non si dedica più al pascolo, non può farlo, difatti tutte le loro pecore sono morte, intossicate dai veleni tossici delle discariche abusive, i maschi dei Caravacciolo sono sterili e tutta la famiglia si sta spegnendo pian piano.
Muore in silenzio questa povera famiglia di umili ma onesti pastori, senza nessun risarcimento o aiuto, seguita ed assistita solamente dal Dottore Antonio Marfella oncologo e tossicologo, pure lui intossicato dopo anni di ricerca, dai fumi e veleni sparsi nella Campania Felix.
Un medico che combatte la sua Armagedon contro il letale inquinamento della Campania assieme alla Famiglia Caravacciolo, ben sapendo che stanno combattendo una battaglia già persa in partenza, mentre i politici tacciono e le forze dell’ordine si lustrano gli stivali.
È brutto e disumano doverlo dire e ancor più doloroso ammetterlo, ma un'efficace e totale decontaminazione della Campania Felix oramai la può fare solo il Vesuvio.
Evidentemente tra il virus NDM 1 e la criminalità organizzata italiana di stampo mafioso esiste una similitudine che incute paura, ma allo stesso tempo fa anche rabbia.
Una rabbia assordante e crudele.
Mentre da un lato il NDM1 è, prima che infetti il corpo umano, facile da neutralizzare con la semplice acqua e sapone, la criminalità organizzata italiana si può, se non vanificare, almeno ridimensionare a normale criminalità di rione, con una serrata politica antimafia e investigazioni a tappeto tra gli alti livelli delle strutture politiche, legislative, bancarie, e sociali, non solo italiane, ma anche europee e mondiali.
Definire poi questo tipo di criminalità politica e sociale come "La Piovra", è non solo errato, bensì anche ingenuo.
Il successo delle varie organizzazioni mafiose non è dovuto alla brutalità delle loro persuasioni o alla ferocia degli assassini, se questo fosse vero, sarebbe possibile annientare questo tipo d'attività delittuose con un massiccio intervento sbrigativo, in poco, anzi guardate, pochissimo tempo.
Il male è mentale, di stampo prettamente umano e non solo italico, è un male della società che purtroppo si nasconde nella mente della gente, di tutta la gente; quindi, lo troviamo nascosto tra le falde dell'avidità di denaro, nelle segrete brame di potere, tra le lussurie e gli insaziabili desideri d'affermazione, sia sociale sia politica di tutti gli uomini di questa Terra.
Sembra assurdo, ma l'imbattibilità del male non è nella brutale e implacabile ignoranza dei delinquenti e degli assassini, come vogliono farci credere, il vero male, si nasconde nella politica e nelle strutture di Stati come l’Italia e la Germania.
Essere mafioso, senza alcun rispetto personale, senza alcun ritegno, senza senso di responsabilità verso se stessi e la propria famiglia, rientra nell'ambito della fragilità umana, e questo a mio avviso vale sia per l'ultimo "picciotto" arrivato, come per il più grande e potente uomo della Terra, difatti, la mutazione mentale che porta alla criminalità di stampo mafioso è uguale per tutti i deboli e incoscienti sconsiderati di questo Pianeta, non è solo una prerogativa dei "terroni".
Il segreto dell'immane potenza delle varie diramazioni lobbistiche criminali del Mondo sta appunto nella peccaminosa e sacrilega fragilità dell'Homo sapiens innanzi alle tentazioni degli ameni frutti del male, tutto li.
Pertanto, la Forza, la linfa vitale della criminalità organizzata di stampo mafioso o se vogliamo usare un termine più moderno, meno folclorico e più adeguato ai nostri tempi, di stampo lobbistico e partitocratico, non è altro che il prodotto di tutti i fattori che compongono la debolezza umana.
Gli interessi lobbistici internazionali sono ormai ben noti e quindi non è un segreto per nessuno che certi mali non sono da considerarsi una debolezza o un malcostume prettamente italiano.
A questo proposito, vedendo quanti di questi interessi si sono evidenziati qui in Germania, mi sembra di poter affermare che il pm Roberto Scarpinato, che già da molti anni vive sotto serrata protezione e scorta, sbaglia di grosso quando, ammonendo anche che le mafie o Lobby non sono un relitto del passato bensì le principali protagoniste della criminalità politica e sociale del terzo millennio, esorta la Germania a non abbassare la guardia perché i quadri direttivi di Cosa Nostra sono già in Germania,
Roberto Scarpinato mette in relazione il pericolo mafia in Germania con la presenza di oltre 534 mila immigrati italiani ma di che diavolo sta parlando?
Sta di fatto che al pm Roberto Scalpinato, fa eco il parlamentare europeo, Rosario Crocetta, già Sindaco di Gela in Sicilia, anche lui da anni vive sotto scorta, e afferma che anche le Nazioni e Terre considerate non mafiose, sono in pericolo, giacché le Mafie e le Lobby si sono già da molti anni globalizzate.
Bravo!
Bella questa affermazione, la trovo squisita e intelligente specialmente se detta da un Sindaco siciliano che la sa molto lunga e che ora scalda i banchi del parlamento europeo a Strasburgo.
La verità, è che le organizzazioni criminali sia Nazionali sia Internazionali, non si combattono con pm e parlamentari EU sotto scorta, bensì con veri e propri reparti antiterroristi, con pieni poteri investigativi e d'intervento, anche forte, dovunque essi lo ritengano opportuno, eventualmente anche indagando su politici e toghe e talari porporati, più o meno in odore di santità.
Il male da scovare si trova nei vari Partiti e Procure della Repubblica, nei comandi delle varie forze dell’ordine, anche della Guardia Forestale che sembra non vedere che nei Parchi Nazionali ci sono discariche abusive di materiale contaminante, piuttosto che cercare il male nei cessi di Posillipo.
Tutto il resto, anche l'arresto di centinaia, forse addirittura di duemila picciotti dall'avvento di Berlusconi ai nostri giorni, capi e sotto capi vari, scovati nelle masserie del meridione, non è altro che aria fritta.
Mi rifiuto di credere che quattro mezzi analfabeti, da qualche scantinato o cunicolo, dove apparentemente si tengono nascosti, possano coordinare su scala mondiale un giro d'affari notevolmente superiore al pil di tutta la Nazione baltica messa insieme.
Questo il sottoscritto non lo crede proprio!
Il tutto non è che una farsa, come l'inutile e costosissima "Operazione Rompi Balle"
Quelli dell'Operazione Rompi Balle, avranno al massimo fatto un po' di casino e "roto le bale" a qualche politichino seduto tra le file di una giunta comunale ma non hanno certo individuato i responsabili dell'agonia della Famiglia Caracciolo e tanto meno aiutato il Dottor Antonio Martella nella loro comune Armagedon e ancor meno investigato le affermazioni d'Alessandro Jacutelli e di Raffale Lo Giudice.
È probabile che il segreto dei successi dell'ecomala italiana, come mi spiegava tempo fa, qui a Bremen, un Agente della dogana marittima tedesca, ora in pensione, sia da cercare anche nel gran senso di responsabilità e dovere delle forze dell'ordine italiane, le quali di fronte ai documenti di Nullaosta delle 385 mila Balle contenenti l'oro di Napoli in partenza per la Germania, delle quali, qui in Germania poi, ne sono sparite 95 mila e nessuno sa ancora dove diavolo siano andate a finire, si limitano a controllare l'autenticità di tali documenti e anche se magari insospettiti sul loro contenuto, non intervengono.
Questa deve essere anche la ragione per la quale le forze dell'ordine italiane non intervengono nelle discariche abusive della Campania Felix e non solo: Semplicemente si attengono agli ordini e alle consegne ricevute.
Altre spiegazioni, anche di fronte al dramma che vive la Città di Monopoli e a tutte quelle discariche abusive che vedevo ai cigli delle Strade e nei Fossi della Contrada monopolitana, nel 2003, non ne avrei proprio.
Ora qui in Germania, da come si vedeva alla Tv, reso pubblico dai Verdi, nella Sassonia, si alterano documenti governativi sulla provenienza e sul contenuto delle Balle piene zeppe come forzieri, d'oro napoletano e chi, come l'Ingegner Frank Lehmann vicino a Dresda, si rifiuta di usarlo come combustibile, è licenziato, per ostruzionismo sul lavoro.
Sembra veramente di essere, in Italia, non è vero? È di questi giorni la notizia che la Polizia bavarese, dopo le rivelazioni del “pentito” mafioso Carmine Schiavone, sta indagando sulla rimanenza di sostanze radioattive trasportate nella Campania Felix e sotterrate nei campi nel cosiddetto triangolo della morte o terra dei fuochi.