martedì 29 ottobre 2019
Mi chiamano Giuseppi
Un uomo vale tanto quanto il suo grado di rispetto e considerazione per gli altri.
I miei libri cartacei sono pubblicati da Amazon . com Le edizioni elettroniche da Amazon -Kindel.
La Storia di un Inceneritore.
La morte veglia su Monopoli -Bari La Motonave El Castillo La Motonave Condor Racconti di Mare
La Presidenta.
Seemannsgarn im Seemannsheim Vol 1
martedì 22 ottobre 2019
Città di Monopoli-Bari
https://www.sudestonline.it/2019/10/22/ambientesalute/monopoli-qualita-dellaria-qualita-dellaria-e-superficialita-della-politica/?fbclid=IwAR25znWMcu03Eu4LaEHedDdWrIPg33O6WTEJBXHc4O3RlTOctLmlEQVPG-U
Dunque il Sindaco
di Monopoli, chiede l’intervento di ARPA e della Regione Puglia per verificare
la veridicità delle lamentele dei suoi cittadini sul grado d’inquinamento dell’aria
cittadina.
Chiedere l’intervento
di organi competenti e dell’autorità regionale è suo dovere, secondo me però, qui, in questo specifico caso, nella persona del Sindaco di Monopoli, io vedo
un dannato Ponzio Pilato che si lava le sue fottute manacce e si nasconde
dietro il dito dell’italica ipocrisia e meschinità più vile e viscida che ultimamente
corre rampante tra i responsabili della salute e della sicurezza pubblica
cittadina.
Purtroppo questo trend
di scarica barile e confabulazione dei fatti succede anche in tutta la fottuta
Repubblica Italiana e i risultati si vedono.
Cazzo, certo che
è il sacrosanto dovere di un primo cittadino ordinare gli accertamenti del caso,
in questo caso però l’attuale situazione e i tassi di inquinamento atmosferico già
prelevati dall’ARPA stessa e dalle centraline di controllo della Regione Puglia,
costringono il Sindaco di Monopoli a
fermare l’inceneritore della Ital Green Energy in via Baione nella zona industriale
posta a monte di Monopoli e non a giocare a scarica barile.
Allo stesso tempo,
l’attuale situazione impone ai “togati” di Monopoli di porre i sigilli all’impianto stesso e di aprire un fascicolo contro la Ital Green Energy per grave inquinamento
atmosferico continuo e attentato alla salute pubblica con l’aggravante di
eventuale omicidio colposo per decessi dovuti a tale inquinamento.
Ricordo che già
nel Gennaio del 2003 il Sindaco di allora, mandò i suoi rambetti municipali in
Via Baione intimando di fermare l’impianto a causa delle proteste dei cittadini.
quando cioè per la prima volta un paio di giorni prima io stesso appiccia quella
fottuta caldera.
A quel tempo c’era
solo la puzza emanata dall’essiccatore della sansa che faceva incazzare i
cittadini, il problema delle polveri fini nelle funi della fornace, ancora non
si era manifestato, quello si presentò quando iniziammo a produrre energia
elettrica e pertanto elevai la potenza della caldaia al 100%.
Fu allora e solo
allora, vale a dire a metà Gennaio del 2003 che mi accorsi che il sistema di
filtraggio delle polveri fini nei fumi della fornace era inadeguato e chiesi le
stesse modifiche che descrivo nel mio libro; “La storia di un inceneritore” La
morte veglia su Monopoli, non prima.
La prima volta
che a Monopoli però si parlò di polveri fine fu il 15 Giugno del 2006 dopo che “La
Repubblica” pubblicò il seguente articolo.
Sequestrato
impianto di emissione
La Repubblica —
15 giugno 2006 pagina 6 sezione: BARI
«L’impianto per
l’emissione dei fumi era stato modificato rispetto al progetto approvato dagli
organismi di controllo. C’erano tubazioni aggiuntive poste all’interno del
circuito di scarico, tali teoricamente da consentire l’immissione diretta dei
gas nell’ambiente, aggirando i filtri». Sulla base di queste motivazioni -
rimandate al mittente dai diretti interessati - i carabinieri del Nucleo
operativo ecologico hanno posto sotto sequestro preventivo un eco-impianto per
la produzione di energia elettrica da biomasse e da rifiuti biologici, la
centrale della Ital green energy srl del gruppo Casa olearia italiana spa,
struttura di 15mila metri quadrati a Baione di Monopoli. L’impianto, in attesa
di altri accertamenti tecnici e di ulteriori verifiche, per ora continua a
funzionare. È stata concessa la «facoltà d’uso», legata al rispetto delle
prescrizioni date ai responsabili. L' indagine conclusa con il blitz e con i
sigilli, spiega il tenente Gennario Badolati, è stata avviata sulla base di un
allarme lanciato dall' Anppana, associazione con compiti di polizia ecozoofila.
Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di
inquinamento prodotto dall' emissione di ceneri, polveri e fumi di provenienza
incerta». Così i militari sono andati a vedere. Quando si sono presentati, l'impianto
non era in funzione. Ma aveva qualche tubo "anomalo" posticcio, che
non figurava nei disegni originali e nei nulla osta. Così è scattato il
sequestro cautelativo. E al responsabile della gestione della centrale, rimasta
aperta, è stata contestata la violazione del nuovissimo codice ambientale, per
le varianti non autorizzate al circuito di scarico dei gas. Un comunicato della
Ital green energy srl, confermando che l’impianto resta in marcia, precisa che
la eco-centrale «ha ottenuto recentemente la certificazione Iso 14001», in una
strategia di «impegno per il continuo miglioramento delle prestazioni
ambientali». Tutte le analisi, quelle di routine e quelle periodiche, «sono a
completa disposizione delle autorità». Per produrre corrente elettrica, immessa
sulla rete ordinaria, l’eco-centrale utilizza scarti della lavorazione del
legno non trattato, legname ricavato dalla manutenzione del verde urbano, sansa
vergine derivata dalla lavorazione delle olive nei frantoi e sansa esausta
eliminata dagli oleifici. In particolare, sfrutta i residui di lavorazione
della Casa olearia spa, ciò che in due raffinerie rimane di 800 tonnellate al
giorno di olio grezzo di oliva e di semi. Secondo le schede di costruzione, i
biocombustibili alimentano una caldaia a griglia mobile e il vapore prodotto
aziona le pale di una turbina: l’impianto così fatto dovrebbe immettere nell'
aria solo vapore acqueo.
Questo è ciò che
successe nel lontano 2006.
Dove cazzo sono
finiti ora gli 007 e i rambetti municipali del solerte Sindaco in carica, assieme
ai Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) non ci è dato di sapere … Gone with the Wind I suppose.
Solo in Italia sono possibili criminali porcate simili, dove i responsabili del bene comune, se ne fottono della salute
pubblica e della sicurezza della popolazione e la magistratura più faziosa,
politicizzata e corrotta di tutta la fottuta Unione Europea, difende e sostiene
la criminalità politica e industriale italiana.
Cazzo!
Un uomo vale tanto quanto il suo grado di rispetto e considerazione per gli altri.
I miei libri cartacei sono pubblicati da Amazon . com Le edizioni elettroniche da Amazon -Kindel.
La Storia di un Inceneritore.
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domenica 13 ottobre 2019
VIZIO DI MENTE
Repubblica Italiana 2019
Il vizio di mente in Italia lo hanno i giudici italiani che emettono queste sentenze creando dei
precedenti e gli italiani che accettano sentenze così vergognose e viglicche
senza fiutare.
Fatto è che questo cosiddetto Popolo Italiano non è più degno della sua Storia millenaria e merita l'estinzione.
L’ennesimo esempio
che la Giustizia italiana è in mano ad una Gang di giudici faziosi politizizzati e corrotti che le loro sentenze sui crimini compiuti da
afro-arabi, magrebini e pellegrini provenienti da tutto il Mondo non solo
minano la sicurezza interna dell’Italia ma come i crimini di certi pellegrini
sconfinati nei Paesi del Nordeuropa dimostrano, anche quella di altri Paesi.
Quote:L’ennesima
brutta pagina di una convivenza multiculturale che esiste solo nelle menti
ideologizzate dei radical-chic da salotto.
Un cittadino del Togo, a inizio
settembre aveva aggredito, senza alcun motivo, due donne nel sottopasso della
stazione ferroviaria di Lecco.
Le due donne erano state raggiunte al volto da
terribili pugni, che hanno fatto stramazzare per terra una studentessa di 18
anni ed una dottoressa di anni 56.
Il giudice Enrico Manzi ha assolto
l’africano perchè l’imputato è “incapace di intendere e volere”.
Sui social
impazzano le polemiche, sono moltissimi ad affermare che “basta essere di
colore o immigrati per essere assolti per vizio di mente”, o ancora, “se un
italiano avesse colpito un’immigrata, sarebbe stato condannato anche per
l’aggravante razziale e avrebbero buttato la chiave. Unquote.
Un uomo vale tanto quanto il suo grado di rispetto e considerazione per gli altri.
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venerdì 4 ottobre 2019
Europa 2019
Foa dice: . Perché gli italiani sono italiani e i tedeschi sono tedeschi. Trattasi di due culture del lavoro, di due entità sociali, di due mentalità completamente diverse, talmente differenti da essere, semmai, complementari. L’Italia è una metà, la Germania l’altra metà. La vera grandezza è di esaltare e ottimizzare due diversità, non di schiacciarne una a beneficio dell’altra.
Davvvvvero?
Dunque i
tedeschi, dovrebbero scendere al metà strada e diventare casinisti come gli
italiani!
Casinisti e
pasticcioni e disonesti come i furbetti mangia pane a tradimento oppure faziosi
e politicizzati e corrotti come i magistrati, oppure criminali e delinquente di
Stato come i politici e i pendagli da forca di tutta la nomenklatura italiana
che arriva a gratificarsi con oltre 100mila Euro di pensione mensile?
Und poi Foa
continua: La Germania non ha conquistato il mondo, ha conquistato l’Europa,
anzi gli europei, i quali per acquistare le merci tedesche si sono indebitati
allettati dai bassi tassi di interesse, facendo esplodere non solo il debito
pubblico ma anche, soprattutto, quello privato.
Ma veramente scherziamo?
Secondo l’acume di Foa il debito
pubblico dell’Italia lo si deve al fatto che gli Italiani spendono e spandono,
depilano i loro conti correnti per acquistare prodotti tedeschi.
Questa mi è nuova, und io cretino
che credevo che il debito pubblico italiano fosse dovuto alle esorbitanti e
criminali spese che i pendagli da forca della nomenklatura italiana e i suoi
avanzi di galera impongono ai pendolari e alle comari di tutta L’Italia.
L’acume di Foa tira in ballo pure
la Grecia e ci ricorda che i greci hanno e stanno pagando un prezzo
sconvolgente.
Foa su questo punto ha al 100%
ragione, peccato che si dimentichi di ricordare che se gli armatori greci
pagassero il dovuto al fisco greco, la Grecia sarebbe un Paese agiato e fiorente.
La Spagna con la sua edilizia ha
fatto il passo più lungo della gamba, non credo sia il caso di ricordare le
cretinate del Governo Zapatero; ampie informazioni su questo le potete trovare
nell’archivio del Blog di Marcello Foa “Il cuore del Mondo”
Il non Plus ultra
del acume giornalistico di Marcello Foa lo vedo in questa frase: “ Ma la Merkel
non è flessibile, né lungimirante. E non cambia strada, con l’atteggiamento
tipico del primo della classe che non accetta di rimettersi in discussione e
rifiuta di riconoscere la realtà, continuando a tenere un atteggiamento tanto
ottuso quanto irragionevole svelando uno degli aspetti più sgradevoli dell’indole
nazionale: l’orgoglio che sfocia nella superbia.”
E poi ancora: “ La vera
grandezza è di esaltare e ottimizzare due diversità, non di schiacciarne una a
beneficio dell’altra.”
Und per finire:
Anche per questo gli italiani non potranno mai essere davvero tedeschi.
Qunad’è che sta
capra di giornalista si decide?
Che cazzo devo
fare gli italiani o i tedeschi?
Trovarsi a metà
strada di cosa?
La Germania
dovrebbe scendere a metà strada verso il letamaio della politica italiana in mano ad
avanzi di galera?
Che cosa è
disposta a dare in cambio l’Italia?
Il letame
italiano la Germania non lo vuole dicerto.
Vero è che la
politica economica della Cancelliera Merkel è una politica da perpetua
parrocchiale, da madre di famiglia, da matrona matriarcale, ma sicuramente non
da lungimirante personalità politica con responsabilità internazionali.
Oso dire che la
Cancelliera Merkel è stata presa in contropiede dalla nefasta politica del
Barroso e da quel sinistro francese
senza scrupoli che risponde la nome di Sarkozy e ora non sa esattamente
che pesci pigliare.
Figuri come
Ackermann poi, lo svizzerotto che
svendette la Deutsche Bank ad un faccendiere indiano fecero il reato.
Sarebbe
stupidamente presuntuoso da parte mia entrate in un discorso di economia, anche
perché considero studi economici un’inutile perdita di tempo e un modo come un
altro per delinquere ai danni della popolazione … di qualsiasi Paese; anche
della Germania.
Purquanto la
Cancelliera Merkel sia stata poco avveduta e il megero delle palanche berlinesi
Schäuble abbia spesso barrato al gioco tanto da far infuriare Jean Claude
Juncker allora Presidente del gruppo Europeo rassegno le dimissioni; incolpare
la Germania dei mali altrui e in special modo dei mali italiani e semplicemente ridicolo.
Pretendere poi
che la Reupubblica Federale di Germania abbassi la sua etica politica e sociale per scendere al livello italiano, è
semplicemente grottesco.
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