Simona, la Cancelliera Merkel non ha altra alternativa che ricandidarsi.
Il suo destino politico è strettamente legato all’era
postbellica Adenauer –Kohl della Germania che culminò con la caduta del muro di
Berlino e che terminerà con lei.
La Cancelliera non ha avuto scampo, anche se sicuramente stanca; ha dovuto
ricandidarsi anche perché nel suo Partito, la CDU, non c’è una vera e propria
alternativa ad Angela Dorothea Merkel.
Sfido io, negli ultimi 8 Anni Super Big Mama Angelina se è mangiati tutti i suoi opponenti e i sopravvissuti, oggi
li vedi relegati nel ripostiglio dove in Italia trovi i Veltroni i D’Alema i Monti
e genia varia.
Costoro, sono tutti politici e lobbisti incalliti, ma nessuno di loro è un vero
politico atto a diventare un Uomo di Stato capace e lungimirante in grado di potersi
sedere con cognizione di causa; sulla sedia della Cancelleria a Berlino.
Nemmeno il megero delle palanche Schäuble o l’attuale
Ministro della Difesa, la Signora Ursula van de Leyen, sarebbero in grado di
poter coprire la caria di Cancelliere.
Lo scenario elettorale in Germania, proprio grazie ai
bifolchi bavaresi della CSU alleati con la CDU ma da sempre in combutta,
(chiamalo matrimonio di convenienza se vuoi) è alquanto confuso.
Le aspre critiche del despota bavarese Horst Seehofer alla
politica di accoglienza dei rifugiati di guerra siriani, iniziata dalla Merkel,
hanno contribuito e di non poco a rafforzare la demagogia di un Orban ungherese
e all’ascesa dell’estrema destra in Austria, ma soprattutto, ha favorito la
formazione e ascesa della AfD. (Alternativa per la Germania) il movimento creato da un economista illusosi di poter guidare la Germania fuori dall'Euro. .
Un’allenaza tra la CSU e la AfD potrebbe addirittura
raggiungere livelli pericolosi per la stabilità politica non solo della Germania bensì di tutta l’Europa.
Tutt’un tratto, proprio grazie ai bifolchi bavaresi del
despota Hors Seehofer abbiamo una forte tendenza nazionalista in
Germania che troverebbe forti alleati politici sia in Ungheria, sia in Austria.
La demagogia del despota bavarese Seehoifer lo porta a lavorare dietri le quinte che non solo destabilzzano la politica interna della Germnaia ma fomenta discordia tra i Membri dell'Unione Europea.
Dopo l’annuncio di ieri sera, dove la Cancelliera Merkel
ha annunciato la sua decisone di ricandidarsi, il maligno Seehofer, il despota
bavarese per ecellenza paragonabile solo a Erdogan o a quell’altro gnomo della
politica europea Orban, si affrettò a dare il suo sostegno alla CDU e alla sua
acerrima nemica politica la Cancelliera Merkel, se questo sostegno sarà
incondizionato, lo vedremo nei prossimi Mesi.
Una cosa ora è certa, da ieri sera, dopo l’annuncio della
sua ricandidatura la Cancelliera Merkel ha ufficialmente aperto la campagna
elettorale 2016 -2017.
Personalmente non credo che la CDU-CSU riuscirà a formare
una maggioranza di Governo per la prossima legislatura.
Il flop elettorale al quale la coalizione CDU/CSU sta
andando incontro lo si deve soprattutto al despota bavarese Seehofer e ai suoi
scagnozzi di Partito, tutti provetti vaccari ma pessimi politici.
Ti basti pensare che il vaccaro bavarese che gioca a fare
il Ministro degli Interni in Baviera un bel giorno di pochi mesi fa ebbe a dire
che durante la legislatura Berlusconi, gli Italiani lasciavano annegare i fuggiaschi
afro –arabi e magrebini delle megere Kyenge e Boldrini nel Mare Nostrum.
I bifolchi bavaresi hanno portato troppa discordia nell’Unione Europea,
hanno creato troppo disguidi, ricorrendo alla Corte Costituzionale di
Karlsruhe ogni qualvolta che secondo loro a Bruxelles, la Commissione Europea
prendeva decisioni che non andavano loro a genio e che consideravano in netto
contrasto con la Costituzione Federale; con la loro personale interpretazione della Costituzione della Repubblica Federale di Germani.
Regolarmente, con una monotonia assordante poi, la Corte
Costituzionale rimandava al mittente bavarese gli esposti e più di una volta, li
ha invitati a ragionare prima di agire.
Personalmente speravo in una scissione tra la CDU e la
CSU; infatti il despota bavarese Seehofer sognava la poltrona della
cancelleria e per questo amoreggiava con la AfD.
La risposta gli è arrivata con l’ascesa dei LInke e dei
Verdi che in alleanza con la SPD di Sigmar Gabriel potrebbero facilmente disarcionare
la coalizione CDU-CSU e avere abbastanza voti da formare un nuovo Governo che
segnerebbe definitivamente la fine della
Deutschland postbellica e darebbe il via alla Repubblica Federale di Germania,
motore e timone dell’Unione Europea.
Time will tell.
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