domenica 20 novembre 2016

Lettera a Simona.




Simona, la Cancelliera Merkel non ha altra alternativa che ricandidarsi.

Il suo destino politico è strettamente legato all’era postbellica Adenauer –Kohl della Germania che culminò con la caduta del muro di Berlino e che terminerà con lei.

La Cancelliera non ha avuto scampo, anche se sicuramente stanca; ha dovuto ricandidarsi anche perché nel suo Partito, la CDU, non c’è una vera e propria alternativa ad Angela Dorothea Merkel.

Sfido io, negli ultimi 8 Anni Super Big Mama Angelina se  è mangiati tutti i suoi opponenti  e i sopravvissuti, oggi li vedi relegati nel ripostiglio  dove in Italia trovi i Veltroni i D’Alema i Monti e genia varia.

Costoro, sono tutti politici e lobbisti incalliti, ma nessuno di loro è un vero politico atto a diventare un Uomo di Stato capace e lungimirante in grado di potersi sedere con cognizione di causa;  sulla sedia della Cancelleria a Berlino.

Nemmeno il megero delle palanche Schäuble o l’attuale Ministro della Difesa, la Signora Ursula van de Leyen, sarebbero in grado di poter coprire la caria di Cancelliere.

Lo scenario elettorale in Germania, proprio grazie ai bifolchi bavaresi della CSU alleati con la CDU ma da sempre in combutta, (chiamalo matrimonio di convenienza se vuoi)  è alquanto confuso.

Le aspre critiche del despota bavarese Horst Seehofer alla politica di accoglienza dei rifugiati di guerra siriani, iniziata dalla Merkel, hanno contribuito e di non poco a rafforzare la demagogia di un Orban ungherese e all’ascesa dell’estrema destra in Austria, ma soprattutto, ha favorito la formazione e ascesa della AfD. (Alternativa per la Germania)  il movimento creato da un economista illusosi di poter guidare la Germania  fuori dall'Euro. .

Un’allenaza tra la CSU e la AfD potrebbe addirittura raggiungere livelli pericolosi per la stabilità politica non solo della Germania bensì di tutta l’Europa.

Tutt’un tratto, proprio grazie ai bifolchi bavaresi del despota Hors Seehofer abbiamo una forte tendenza nazionalista in Germania che troverebbe forti alleati politici sia in Ungheria, sia in Austria.

La demagogia del despota bavarese Seehoifer lo porta a lavorare dietri le quinte che non solo destabilzzano  la politica interna della Germnaia ma  fomenta discordia tra i Membri dell'Unione Europea.

Dopo l’annuncio di ieri sera, dove la Cancelliera Merkel ha annunciato la sua decisone di ricandidarsi, il maligno Seehofer,  il despota bavarese per ecellenza paragonabile solo a Erdogan o a quell’altro gnomo della politica europea Orban, si affrettò  a dare il suo sostegno alla CDU e alla sua acerrima nemica politica la Cancelliera Merkel, se questo sostegno sarà incondizionato, lo vedremo nei prossimi Mesi.

Una cosa ora è certa, da ieri sera, dopo l’annuncio della sua ricandidatura la Cancelliera Merkel ha ufficialmente aperto la campagna elettorale 2016 -2017.

Personalmente non credo che la CDU-CSU riuscirà a formare una maggioranza di Governo per la prossima legislatura.

Il flop elettorale al quale la coalizione CDU/CSU sta andando incontro lo si deve soprattutto al despota bavarese Seehofer e ai suoi scagnozzi di Partito, tutti provetti vaccari ma pessimi politici.  

Ti basti pensare che il vaccaro bavarese che gioca a fare il Ministro degli Interni in Baviera un bel giorno di pochi mesi fa ebbe a dire che durante la legislatura Berlusconi, gli Italiani lasciavano annegare i fuggiaschi afro –arabi e magrebini delle megere Kyenge e Boldrini nel Mare Nostrum.

I bifolchi bavaresi hanno portato troppa discordia nell’Unione Europea, hanno creato troppo disguidi,  ricorrendo alla Corte Costituzionale di Karlsruhe ogni qualvolta che secondo loro a Bruxelles, la Commissione Europea prendeva decisioni che non andavano loro a genio e che consideravano in netto contrasto con la Costituzione Federale; con la loro personale interpretazione della Costituzione della Repubblica Federale di Germani.

Regolarmente, con una monotonia assordante poi,  la Corte Costituzionale rimandava al mittente bavarese gli esposti e più di una volta,  li ha invitati a ragionare prima di agire.

Personalmente speravo in una scissione tra la CDU e la CSU; infatti il despota bavarese Seehofer sognava la poltrona della cancelleria e per questo amoreggiava con la AfD.

La risposta gli è arrivata con l’ascesa dei LInke e dei Verdi che in alleanza con la SPD di Sigmar Gabriel potrebbero facilmente disarcionare la coalizione CDU-CSU e avere abbastanza voti da formare un nuovo Governo che segnerebbe definitivamente la  fine della Deutschland postbellica e darebbe il via alla Repubblica Federale di Germania, motore e timone dell’Unione Europea.
 
Time will tell.

Nessun commento: