martedì 17 gennaio 2017

BREXIT

Chiunque oggi abbia ascoltato le Dichiarazioni della Premier Britannica Theresa May ha capito che Londra intende riprendersi la sua sovranità Nazionale e non dipendere dai tecnocrati europei.

Le esecrazioni , chiamiamole pure “velati anatemi” lanciati oggi da Londra contro la supremazia dell’attuale politica europea della Merkel, hanno senz’altro allarmato Berlino al punto che i TG della sera  ne hanno parlato con un certo sbigottimento.

Come al solito quando c’è un ostacolo Berlino direttamente tace e fa orecchio da mercante,  lavora di sotterfugi, di verità machiavelliche, fa politica mediatica di demolizione sperando che il problema si dissolva da solo.

Martin Schülz, principale fautore del disastro europeo ha cercato di minimizzare la cosa cercando di screditare le dichiarazioni della Premier britannica.

Il Ministro della palanche di Berlino mettendosi un paio di gradini aldisopra dellla May, oggi la faceva da padrone e in modo alquanto insulso come suo solito,  ammoniva il Governo britannico a non mettersi contro l’Ue.

Questa sporca politica ha funzionato contro Berlusconi, ma non funzionerà e soprattutto;  non ha funzionato contro l’Inghilterra.

Berlino e la gang dei lussemburghesi sta da sempre cercando di modellare a proprio piacimento l’Europa e questo a portato al Brexit e ha rotto le palle a mezza Europa.

Seguendo l'esempio die ratti che abbnadonano la nave che affonda, Martin Schülz a mollato lUe e si è imboscato nella politica berlinese,.

Martin Schülz non può aspirre alla poltrona della Cancelleria, questo sarebbe un disastro pe rla SPD, Schülz farà il lobbista di Partito e basta, 

Il Referendum inglese e le dichiarazioni della Premier Britannica oggi, hanno praticamente distrutto le  aspirazioni di supremazzia berlinese.

La May oggi è stata chiara, il Regno Unito ha radici economiche e politiche nel Commonwealth e intende  approfondirle e intrattenere solo buone relazioni commerciale con il resto dell’Europa.

Il preannunciato taglio è netto, personalmente penso che il regno Unito non possa dettare all’Europa come e su cosa e con chi intende agire in Europa, al difuori dell’Europa … Time will tell. 

Fatto è che si, le dichiarazione della Signora May sono state decisamente “very British” e anti Ue, Londra però, a distanza di quasi un Anno del Referendum;  non ha ancora detto come intende proseguire e che cosa pensa di fare nel sicuro caso che la Scozia e l’Irlanda del Nord e il Galles si tolgano dal Regno Unito, anche in questo caso vale la pragmatica frase … Time will tell. 

Il  sistema europeo cerca anche di isolare Trump facendolo passare per un nemico e un pericolo dell'Europa

Specialmente qui in Germania la campagna anti-Trump gira al massimo come a suo tempo girava quella contro Berlusconi, che è tutt’ora a attiva e che ad ogni occasione, spara a Zero su Berlusconi e sull’Italia ed ora che è stato eletto alla presidenza dell’UE; su Antonio Taviani.

Il discorso è lungo ed ha, almeno qui in Germania, radici profonde, ancorate soprattutto nel sistema della Deutschland post –bellica con ripercussioni fino a Bruxelles.

In tutto questo ora alla Casa Bianca si insedia Donald J Trump la cui non –politica è in netto contrasto con la politica europea di Berlino e dell’Ue stessa. 

Trump vuole intraprendere buone relazioni con la Russia. Berlino e Bruxelles la vorrebbero morta. 

Berlino, con le sanzioni,  ha danneggiato economicamente la Russia di Putin ma soprattutto la propria, traendone la classica vittoria di Piro.

Trump non intende più fare il pompiere ed essere l’ufficiale pagatore della Nato, nessuno in Europa è disposto a sborsare un altro centesimo per finanziare una Nato che non capisce più a cosa serva.

Theresa May oggi ha preso posizione, Donald J Trump lo ha già fatto; la tradizionale alleanza tra gli Stati Uniti e l’Inghilterra oggi si è fortificata e se Berlino e l’Ue non stanno attenti, finiranno nel dimenticatoio della Storia e l’Ue imploderà e  si scioglierà come neve al sole.

Sembra però che Berlino ancora non abbia capito un cazzo, proprio oggi con l’elezione di Antonio Taviani alla presidenza del parlamento europeo, i commenti sui TG serali come quelli di tutto il giorno e dei giorno passati sono stati vergognosi e offensivi.

Taviani è stato dato  in pasto all’opinione pubblica tedesca  con commenti da brivido, definendolo un populista berlusconiano nemico della Germania, arrivando al punto di accusarlo, quale Commissario dei Trasporti europei, di non aver mosso un dito a favore e in aiuto della VW sotto accusa americana di manipolazione delle emissioni dei motori Diesel,

È proprio da affermazioni cosi cretine che si capisce che a Berlino ancora non hanno capito un cazzo e che regna la confusione più Assoluta.

La stupida e ridicola pretesa del illuso bavarese che ora gioca a fare il Ministro dei Trasporti a Berlino  che l’Ue si faccia carico delle eventuali accuse contro la Fiat -Chrysler per le emissioni di una 500 Fiat ed eventualmente sanzioni l’Italia è un altro esempio di arrogante insulsaggine berlinese che sta scardinando l’Europa, l’altra insulsaggine è che Bruxelles e la banda dei lussemburghesi anche in questo caso ha dato ragione a Berlino.

Tempo fa scrissi che se vogliamo salvare la Repubblica Federale di Germania dobbiamo distruggere la Deutschland postbellica che secondo me, deve finire con l’era Merkel.

L’unico modo per arrivare a questo, è una netta  scissione dell’alleanza tra CDU e la CSU bavarese, solo allora si potrà vedere, comunque vada, il grado di maturità e responsabilità politica dell’elettorato della Germania, non prima, non ora, non così.

L’unico problema è che a parte l’attuale Sindaco reggente di Amburgo Olaf Scholz e la Signora Hannelore Krfat, l’attuale Presidente del Nodreno Vestfalia, altri politici di spicco che possono sedersi con cognizione di causa sulla poltrona della Cancelleria a Berlino, in Germania non ne vedo proprio.

La Germania ora funziona grazie alle sue salde strutture nazionali e al senso di disciplina e dovere del Popolo Tedesco e non certo per via della politica di quella banda di strafalcioni politici berlinesi o bavaresi che siano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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