martedì 16 luglio 2013

ILVA TARANTO



  

Il Teatro delle Marionette spregevoli.

Mo' sentite sto, Claudio Borghi Aquinu qua,  come chiude il suo articolo su "Il Giornale":
Secondo la rilevazione 2013 di Legambiente delle 10 città più inquinate d'Italia 9 sono in Pianura Padana (con il non invidiabile primato di Alessandria) e l'unica «intrusa» non è Taranto, bensì Frosinone, eppure l'aspettativa di vita in Nord Italia è fra le più alte al mondo. Le paure irrazionali vanno governate perché la salute è fondamentale ma non cade dal cielo, bisogna guadagnarsela.

Come fa un giornalista a essere cosi meschino? 

Le malattie da inquinamento dipendo tutto dalle sostanze che si trovano nell'aria, non dalla puzza! Cazzo!

Ieri parlando del giornalismo italiano scrissi: "Complice un giornalismo italiano semplicemente di merda, vile e ruffiano.... Credevo di avere un poco esagerato, ora so che avevo ragione ragione!"

Da "Il Giornale"

Ilva, Bondi intossicato dai luoghi comuni

L'uomo delle missioni impossibili crocifisso per una banalità. Perché chi tocca certi pregiudizi muore

Claudio Borghi Aquilini - Mar, 16/07/2013 - 08:06

Dicono che L'Italia sia il paese delle sentenze prese come Vangelo già scritte prima che gli eventi accadano.

 Basta sfiorare il filo elettrificato del cattocomunismo che separa gli dei del PD dal resto dell'italica  mascalzonaggine che anche il più immacolato degli eroi diventa un traditore, un poco di buono, uno da segnare a dito digrignando i denti.

Di questo clima inquisitorio  ne ha fatto recentemente le spese un manager  che agli occhi di molti , è quasi divenuto anch'egli un icona  vivente. 
Enrico Bondi, l'esecutore chiamato a risollevare le sorti dell'Ilva di Taranto dopo numerose esperienze di «risanatore» fra cui spiccò la rimessa in carreggiata della Parmalat. 

Agli occhi del pubblico Bondi è ormai una specie di agente speciale incaricato delle missioni impossibili, in grado persino di farsi nominare «supertecnico» dal non rimpianto governo di tecnici guidato da Monti,  senza suscitare indignazione.

Bondi ormai non domanda più nemmeno compensi per la sua attività e, una volta insediato all'Ilva prima come amministratore e subito dopo come commissario straordinario, ha fatto una cosa banalissima: Chiedere una relazione ad un gruppo di esperti per poter capire meglio il da farsi. 

Incauto lui.

 Lui con la sua l'esperienza avrebbe dovuto capire che è obbligatorio confermare le aspettative dei mascalzoni al potere, ogni altro esito è inconcepibile. 

Nella relazione infatti pare si indichino delle concause che potrebbero spiegare dati anomali sulle malattie nell'area di Taranto, fra cui il diffuso smercio di sigarette di contrabbando che vedono nel porto pugliese uno dei principali centri di importazione di tabacco non trattato e quindi nocivo. 

La teoria del resto non è nemmeno nuova; ne ha ´già fatto cenno  in altre occasioni il professor Franco Battaglia e anche altri studiosi hanno in passato fatto rilevare che l'Ilva non è certo l'unico «agente inquinante» della città, come stabilì la relazione del servizio riciclo rifiuti e bonifica; dell'assessorato all'ambiente datata 2011 dove si evidenziavano anche le responsabilità dell'Arsenale Militare della Marina nell'inquinamento delle acque. 

Prima ancora di leggere la relazione, la semplice indiscrezione  che vuole l'Ilva come origine di tutti i mali del mondo è stata sufficiente persino ad infangare l'icona Enrico Bondi. 

Le relazioni scientifiche servono solo se funzionali alla tesi ufficiale voluta  dai politici.

Quando dimostrano che certe baggianate come gli ecoblocchi del traffico non hanno alcun impatto ecco subito i sindaci come Pisapia a Milano affermare che è vero, contro l'inquinamento non servono, ma si faranno lo stesso per «educare i cittadini. 

L'ambiente è importantissimo e bisogna essere inflessibili contro l'inquinamento, specialmente se doloso, però la salute dei cittadini passa anche attraverso la prosperità economica.

Ogni anno gli incidenti stradali causano 1,24 milioni di morti ma nessuno pensa di vietare le automobili. 

La forza industriale passa anche per cose che puzzano come centrali, fabbriche e rifiuti. 

Secondo la rilevazione 2013 di Legambiente delle 10 città più inquinate d'Italia 9 sono in Pianura Padana (con il non invidiabile primato di Alessandria) e l'unica «intrusa» non è Taranto, bensì Frosinone, eppure l'aspettativa di vita in Nord Italia è fra le più alte al mondo. 

Le paure irrazionali vanno governate perché la salute è fondamentale ma non cade dal cielo, bisogna guadagnarsela.

Questo e quanto scrive il "giornalista" de  “Il Giornale.”

Questo in sostanza la dottrina ambientale della delinquenza politica e manageriale italiana. 

… und ora date un'occhiata qua!

Sorry, certi articoli sono in lingua Tedesca e Inglese, la stampa italiana in generale, se non si tratta delle chiappe di una povera ragazza marocchina abbagliata dalle luci della ribalta, è troppo vile e meschina per scrivere certe cose. meno male che esiste ancora una stampa europea della quale ci si può fidare






          La metafora del Grande Fratello come dice "Panorama" in questo caso c’entra poco e nulla.

          La difesa dell’ambiente si pratica con gli adeguati sistemi di filtraggio delle polveri.

          La salute pubblica, egregio Signor Claudio Borghi Aquilini come dice Lei; non cade dal cielo.

          Noi non abbiamo bisogno del suo acume e sussiego di spiegazioni per saperlo.

          La sua presa di posizione egregio signore Claudio Borghi Aquilini; è puro e semplice vile servilismo, tracotante, crudele arroganza che può sorgere solo dalla bocca di un piccolo arrogante untore, servo del letamaio politico e mafioso italiano.  

Perdio come fa un giornalista ad essere così meschino?

          Mi creda sulla parola quando le dico che sappiamo   che la salute ambientale va tutelata, come anche la saluta pubblica.

La prima, vale a dire il nostro ambiente, perché questo Pianeta, sul quale lei pure vive è l’unico che abbiamo.

          La seconda, vale a dire la nostra salute, la sua compresa, egregio Lei, signore Claudio Borghi Aquilini,  va tutelata, appunto perché noi comuni mortali, ne abbiamo una sola.

          Per tutelarle entrambe; bastava che a delinquenza industriale italiana avesse investito l’uno per mille dei propri guadagni in adeguati impianti di filtraggio e di raccolta delle polveri e monitoraggio delle emissioni di gas e sostanze nocive nell'atmosfera. (Vedi anche Ital Green Energy a Monopoli in Provincia di Bari)

          Questi impianti simili a quelli dell'Ilva di Taranto esistono e sono in uso in tutto il Mondo la dove si produce acciaio, ma nessuno di questi inquina e uccide gente come quello dell'Ilva di Taranto.

Lei egregio Signor Claudio Borghi Aquilini si è mai chiesto perché le altre acciaierie sparse pel Mondo non ammazzano la gente come quella dell'Ilva a Taranto?

          Bastava investire l’uno per mille dei vostri lauti guadagni, dannati e maledetti voi, per salvare centinaia di vite umane e tanti lutti e sofferenza alla popolazione di Taranto e non solo.

Ha mai sentito parlare del dramma ambientale che sta vivendo anche la città di Monopoli -Bari?

Un giorno, anche questo crimine alla Salute pubblica perpetrato dall'Ital Green Energy con il benestare del Comune e di tutti gli Enti statali del caso e il silenzio della magistratura arriverà sui giornali e  ne riparleremo. su questo ci può giurare, nel frattempo però decine di persone, se non centinaia, si saranno ammalate e molte di loro saranno pure decedute.

          Ora, a sanare l'Ilva arriva un commissario di Stato speciale salva tutto, nella persona del Signor Bondi, già amministratore dell’Ilva e pertanto corresponsabile di omicidio plurimo se non addirittura di strage procurata e di inquinamento ambientale.

Wahnsinn, pazzesco, roba da matt´, roba da matt.

          Alla fine della sua nefasta carriera di Industriale il Signor Bondi, percepirà qualche cosa come 90 mila euro di pensione mensile, (novanta mila euro ogni Mese)  ma la gente a Taranto continuerà a morire d'inquinamento che secondo certi figli di puttana è dovuto in gran parte al contrabbando di sigarette e all'Arsenale della MM.MM

          I mascalzoni alla dirigenza dell'Ilva sapevano che inquinavano, erano a conoscenza di cosa la gente stava e, sta morendo; se ne sono infischiati tutti.

          La criminalità industriale italiana, la politica canaglia e mafiosa, naturalmente italiana, la delinquenza ambientale italiana assieme ai sindacati italiani, tutti assieme, vergognosamente, hanno taciuto e si sono macchiati non solo di omicidio volontario e di strage, non solo a Taranto, bensì anche a Monopoli e nella Terra dei fuochi.

          Questi criminali sono stati tutti zitti e  a sangue freddo e senza pietà, stando semplicemente a guardare, hanno lasciato che la Gente di Taranto come a Monopoli; e nella Campania Felix; morisse avvelenata. 

          Ora, hanno pure lo spudorato coraggio di far scrivere ai loro vili lacchè, articoli simili.

          Secondo me, il “giornalista” Claudio Borghi Aquilini dovrebbe vergognarsi e scusarsi con le vittime di questo scempio umano e ambientale. 

          I tecnocrati EU poi, chiedono spiegazioni al Governo Letta sul caso della Signora Abliazov. 

          Come mai, la cosi solerte UE non ha mai chiesto al Governo Italiano spiegazioni sul grave inquinamento e sulle  le vittime di Taranto, di Monopoli o della Campania Felix o del criminale inquinamento di tutto il meridione italiano, che ha già fatto centinaia di vittime? 

          Siccome ci siamo, per la madonna, come mai, giacché gli ipocriti all’UE sempre cosi solerti a far raccomandazioni economiche a chi magari in verità sta meglio di loro e son sempre pronti a intervenire nella diplomazia estera e negli affari interni italiani, come mai non hanno ancora chiesto spiegazioni ai Governi Monti e Letta, che cazzo intendono fare per risanare la Ilva e come mai i colpevoli di questo scempio non sono ancora in galera?

Cazzo!



















Nessun commento: