lunedì 8 maggio 2017

Macron le fanfaron




Lo dico sin d'ora, da quanto capisco dai TG tedeschi ho la dannata impressione che qui in Germania comincia a serpeggiare l'idea che Macron si possa rivelare più “anti –Merkel” che la Le Pen. 

Il promo compito di Macron sarà quello di calmare gli animi del 35% dei cittadini che hanno votato per la Le Pen e della sinistra che lo vorrebbero sulla ghigliottina e non al Eliseo. 

Penso che questa Task sarà molto difficile e a dire il vero credo anche che per Macron un problema simile sia un paio di numeri troppo grande. 

Macron questo lo sa benissimo e ha già avvertito i suoi opponenti al parlamento dicendo che e pronto anche a governare per Decreto Presidenziale. 

Un Decreto Presidenziale, qualsiasi esso sia, non accettato dalla popolazione francese, sarebbe la classica scintilla che farà saltar per aria tutta la fottuta polveriera europea.

Naturalmente questi problemi interi li avrebbe avuti anche Madame Le Pen, con l’unica differenza che nessuno in Europa sarebbe stato pronto a concederle una luna di miele, come apparentemente, se pur con riserva, viene ora concessa al Monsieur Macron; rimane solo da  vedere se anche il Popolo Francese è disposto a concedergli indulgenza.

Su questa ultima possibilità  mi si permetta di dubitare, Macron le fanfaron non riceverà nessuna indulgenza dai francesi figuriamoci poi una Luna di miele.

Giriamola come vogliamo, chi ora si frega le mani e la Le Pen. 

Dai Tg della Germania, sulle condizioni della Francia  apprendo solo negatività; sento parlare di stagnazione economica e industriale di una forte disoccupazione e di raffreddamento dell’amicizia Franco –Tedesca cementata dagli accordi dal duo Kohl –Mintterand. 

Ricordiamoci che le idee che  Macron coltiva per l’Unione Europea sono in netto contrasto con quelle della Merkel­­­­­­­­ e della sua coalizione di governo. 

Macron vuole un Super -commissario europeo a capo di un comune politica finanziaria che regoli anche gli investimenti e le politiche sociali dell’Ue. 

A tutto questo ribaltone marconiano;  già questa mattina dalla Baviera è partito l’altolà del Governo bavarese;  mentre oggi il commento del governo di Berlino, verso le  “bellicose” idee del nuovo inquilino all’Eliseo, che sono in netto contrasto con la dominate politica berlinese, è stato meno perentorio, ma altrettanto fermo.                                                                                                                                                                                                                                                                             

Berlino non ha detto no alle proposte e idee europee di Macron,  che tra l’altro, come ben sapete,  non sono nuove. 

Questa mattina però, mentre la Cancelliera Merkel si è congratulata con Marcon e ha ricordando il patto d’amicizia tra i due Popoli, auspicando la continuazione delle buone relazione e del lavoro costruttivo che da  decenni ormai caratterizzano e hanno cementato l’amicizia franco –tedesca; quasi in contemporanea, fonti governative berlinesi facevano sapere che  prima di parlare di politiche economiche  e finanziarie comuni,  la  “Grand Nations” deve fare i compiti di casa. 

Notate qui la filosofia diplomatica della Cancelliera Merkel che mai ha smentito  pubblicamente  un opinione, lasciando aperte tutte le opzioni, riservando poi al suo portavoce o altri il compito di far conoscere la dura e ferrea linea della sua politica. 

I love it. 

Juncker Jan, tra un grappino e l'altro,  dal canto suo, questa sera da Berlino ha dichiarato che attualmente non c’è nessuna ragione per prendere in considerazione le proposte per un rimpasto della politica comunitaria, portate avanti da Monsieur Macron. 

Qualcuno oggi diceva che Macron è il nuovo Re di Francia, forse è vero ma ho anche sentito parlare di un Re che per un  un ronzino era disposto a cedere il suo regno.

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