Correva l’Anno del Signore 1999 e mancavano poche ore a Capodanno.
Noi, quelli della Motonave Henny, eravamo nel bel mezzo del mare Cantabrico
in navigazione verso Casablanca.
Il mare quella sera era tranquillo e la vigilia di Capodanno si presentava
come una delle tante che passai in mare: Qualche stretta di mano, un augurio di
buon auspicio, un piccolo brindisi e una lunga suonata del tifone per salutare
l’Anno nuovo e poi tutto ritornava nella stessa monotona efficienza di prima.
Come ogni Anno, dopo il cambio dei turni di sorveglianza e di navigazione
sul ponte nautico, l’equipaggio andava a dormire o s’intratteneva ancora un
poco in mensa a parlare del più e del meno.
Quella sera però era speciale: Qualcuno, da qualche parte del Mondo; aveva
messo in giro la voce che allo scoccare della mezzanotte, quando i Computer
cambiavano data, dal 31 Dicembre 1999 al 1 Gennaio 2000 non essendo in grado di
riconoscere gli Zeri, avrebbe potuto spegnersi da soli, causando gravi danni,
un po’ a tutti.
L’arguto scienziato vedeva le luci del Mondo spegnersi, aerei cadere dal
cielo, navi andare alla deriva e finire sugli scogli, i sistemi di difesa dei
Paesi andare in Tilt und l’umanità ritornare con arco e frecce nelle caverne.
Il nostro Comandante era il classico oriundo dell’ex DDR, uomo di Partito,
ligio al dovere inculcato da una feroce dittatura Comunista e timoroso dei suoi
superiori.
Uno dei nostri ispettori nautici era un mezzo burlone, uno scanzonato
figlio di puttana che quando si trattava di rompere i coglioni alla gente era
sempre in prima fila.
Bene, quello stronzo d’ispettore il pomeriggio di qual fatidico 31 dicembre
1999 non trovò niente di meglio da fare che mandare una Telex circolare a tutte
le navi della flotta chiedendo ai Signori Comandanti e Direttori di Macchina la
massima attenzione al cambio di guardia della Mezzanotte nel caso che i
Computer di bordo dovessero veramente spegnersi e di istituire pronti
interventi manuali, sia sul ponte nautico sia in sala controllo.
Il Comandante, che di Computer ne capiva ben poco, Telex alla mano chiamo a raccolta il suoi
Ufficiali; sul ponte mi porse la fatidica Telex e iniziò una tirata di
stronzate sula sicurezza della nave e pericolosità dei Computer, con un
sussiego di mal pronunciati aggettivismi inglesi da far impallidire il più
provetto programmatore del Mondo.
L’Argonauta di turno volle sapere se noi in Macchina avevamo la possibilità
di controllare manualmente i motori ed io annui e lo rassicurai che non avremmo
avuto problemi.
Compiaciuto, l’arguto navigatore, si rivolse allora ai suoi due Ufficiali
di coperta, uno tedesco e l’altro del Kiribati e anche quelli riposero che
erano pronti ad affrontare ogni evenienza.
La cosa cominciava a diventare ridicola e non avevo certo l’intenzione di
starmene li a sentire le stronzate del babbeo che giocava a fare il Comandate.
»Il problema sarà che in caso di un totale Back Out e Shut Down di tutti i
sistemi la nave sarebbe fuori controllo. Come voi ben sapete Signori miei,
queste navi moderne e ultra computerizzate non hanno più un timone manuale. Io
da parte mia, posso benissimo lavorare in manuale, ma voi Signori nautici, come
farete a tenere la rotta?«Chiesi così nel mucchio, mentre mi versavo un caffè.
Fossi stato zitto, il Comandante ammutirli di botto e i suoi due eroi si
guardarono in faccia sbigottiti.
»Vedete,« -continuai implacabile- »Tutto quello che abbiamo per mantenere
la rotta è il Joy Stick, e la manopola bussola sulla giroscopica, ma quelli
sono elettronici e senza corrente elettrica non funzionano.« Precisai impassibile.
»In emergenza dovremo allora usare i paranchi attaccandoli alla barra del
timone giù in timoneria e comunicare con i Walky –Talky.« Suggerì il giovane
Kiribati non certo avvezzo a navi sofisticate e computerizzate come la nostra
Henny.
Quella sera in alto mare lontano dalla costa e da altre navi, nel caso che
allo scoccar della Mezzanotte i Computer di bordo ci rispedissero all’età della
pietra, il Comandante istituì una guardia
di emergenza in timoneria con l’ordine di sistemate i paranchi di emergenza
alla barra del timone.
»Chief, rimanga per cortesia sul ponte io vado un momento in timoneria con
i miei Ufficiali voglio assicurarmi che sistemino i paranchi in modo adeguato.«
Disse il Comandante mentre si accingeva a lasciare il ponte di navigazione.
Rimasto solo, con il nostro telefono satellitare chiamai il mio amico Comandante
che sapevo in navigazione nell’oceano Pacifico, per augurargli Buon Anno.
Nell’oceano Pacifico, Capodanno era già passato e la data nei Computer di
bordo era 1 gennaio 2000. Augurandogli agni bene gli chiesi se anche loro
avessero ricevuto la Telex dell’Ispettore, poi gli spiegai la situazione da noi
e ci facemmo due risate.
La breve cerimonia di saluto del nuovo Anno a bordo della motonave Henny in
navigazione nel Cantabrico avvenne pochi minuti dopo la mezzanotte, quando sui
Computer di Bordo apparve la data 1 gennaio 2000.
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