La nave negrieara Amistadt sosttituita da un Jetliner.
Ormai è comprovato che le cosiddette NGOs “Non Govermemet Organzations” sono implicate nella raccolta di fuggiaschi afro –arabi in acque territoriali delle Libia.
Ormai è comprovato che le cosiddette NGOs “Non Govermemet Organzations” sono implicate nella raccolta di fuggiaschi afro –arabi in acque territoriali delle Libia.
Cio che appare evidente è anche il fatto che la Guardia Costiera
Italiana e estremamente imvischiata in questo ignobile mercato di esseri umani che per disperazione o per interesse intendono migrare clandestinamente dai
loro Paesi di origine e approdare in Italia e in Europa.
Il
traffico dei disperati, ma anche delle canaglie afro –arabe e magrebine; è coordinato dalla
MOAS Migrant Offshore Aid Station un associazione maltese che detiene strette relazioni con la “Blackwater”
americana; ed è coordinata da un ufficiale della Marina militare maltese, noto
per la sua crudeltà verso gli afro -arabi.
Le “organizzazioni
umanitarie” maltesi, tedesche, olendesi in questione sono: La MOAS.. La Jugend Rettet, la Sea Watch; la Stichting
Bootvluchting, Save the Children, Proactiva, Sea Eye, Open Arms e Life Boat,
Quest’anno, le associazioni
umanitarie, in cooperazione con gli schiavisti afro -arabi, le Mafie italiane,
la Guardia Costiera Italiana e le navi Nato della Frontex, l’Ente dell’Unione
Europea per la difesa e la salvaguardia dei confini europei con base a Varsavia,
(e qui ricordo che solo la costruzione del palazzo quale sede Frontex a
Varsavia ha costato la bellezza di 460 milioni di Euro) hanno scaricato nei
Porti italiani oltre 170mila persone.
Ormai esistono sufficienti
prove per poter dire che la Guardia Costiera Italiana coordina e dirige la flottiglia
dei “volontari” affiliata alla MOAS maltese.
Gli schiavisti afro –arabi
sono in diretto contatto con la Guardia Costiera Italiana e preannunciano la
partenza di battelli carichi di merce umana, la GCI a sua volta dirige le imbarcazioni
della MOAS sul punto di marre preannunciato e genericamente in acque territoriali
libiche.
Le tante congetture
che cercano di spiegare questo ignobile mercato di carme umana, alimentano le più disparate teorie.
C’è chi parla e giura
della messa in opera del piano Kalergi per dominare l’Europa, che prevede
appunto la sostituzione degli Europei con i derelitti e i mascalzoni del Mondo,
come se quest’ultimi fossero in grado di mantenere in funzione le strutture
europee, tecniche e sociali che siano, senza che il tutto poi imploda in una catastrofe
economica e sociale da scardinare tutte le economie del Pianeta e produrre
centinaia di millioni di morti in ogni angolo della Terra.
Altri giurano su un
nuovo e rinnovato tentativo da parte dei fondamentalisti islamiti di islamizzare
la cristiana Europa.
Sinceramente non vedo
come sia possibile, sia con una stampanata teoria come il cosiddetto piano Kalergi o con
un irrealizzabile l’islamizzazione della
cristiana Europa, soggiogare oltre 500 milioni di europei.
Credo fermamente che
dietro alla machiavellica organizzazione umanitaria denominata MOAS non ci sia altro che la
bramosa avidità di lucrare sulla vita di centinaia di miglia di poveracci afro –arabi
tra i quali si infiltrano mascalzoni africani di ogni fattispecie, anche
galeotti, assassini e terroristi dormienti vari.
Una cosa deve essere
chiara: Qualsiasi sia la motivazione die queste associazioni umanitarie, qui
entriamo nel campo dell’illegalità; se è vero che i battelli sono carichi di
naufraghi, in questi casi la Legge del Mare parla chiaro: La nave soccorritrice
deve trasportare i naufraghi nel più vicino e sicuro Porto di mare possibile,
che in questo caso sarebbero i Porti della Tunisia e non le navi della Frontex.
Anche le navi della
Frontex però, sono tenute a rispettare la Legge del Mare e a portare i “naufragi
direttamente a Zarzis in Tunisia che si trova a poche decine di miglia dal luogo
del salvataggio e non in Sicilia, a oltre 250 miglia marine di distanza.
Una giornalista
olandese a bordo dell’imbarcazione “Golfo Azzurro” riporta che il 12 Ottobre un
centinaio di “naufraghi” furono “salvati” da quattro imbarcazioni NGO (Organizzazione
non governativa) la Phonix, la Astral la Iuventa e appunto la Golfo Azzurro.
La giornalista riporta
che verso le 08:00 h di quel mattino la Guardia Costiera Italiana informò la
Golfo Azzurro sull’imminente opera di salvataggio di futuri “naufraghi” lungo
la costa libica.
La Guardia Costiera
Italiana con ben 12 ore di anticipo indirizzo la Golfo Azzurro sul luogo del
incombente “naufragio”
La giornalista
olandese Eveline Rethmeier si trovava a bordo della Golfo Azzurro e sul suo
Blog pubblico un video dove il capo della missione un certo Mateo, avverti l’equipaggio
del incombente salvataggio in acque territoriali libiche.
In questa operazione
di salvataggio persero la vita 13 naufraghi, tra i quali, tre bambini.
Rimarrebbe da chiarire
se queste vittime siano dovute alle maldestre capacita marinare di volontari
poco e niente addestrati nelle operazioni di salvataggio di vite umane in mare
o se sono perite a causa degli stenti e dei soprusi subiti dai loro aguzzini
nei Lager di raccolta della Libia.
Qualunque siano le
intenzioni di chicchessia coinvolto in questo abietto mercato di esseri umani i responsabili di
queste azioni oltre alla MOAS maltese e la loro flottiglia di “buonisti ed
esaltati” sono. L’Italia, l’Unione Europea e la Frontex.
Ricordo anche il
misero, pessimo e deplorabile comportamento di loschi figuri politici come il grassottello
e viscido Barroso e il suo degno compare Martin Schülz, la misera demagogia
della Cecile Malmström allora Commissario dell’emigrazione presso L’Unione
Europea che solo dopo che a Lampedusa si allinearono oltre 300 case da morto si
degnarono di considerare la migrazione verso l’Italia come un problema
comunitario e non come un caso strettamente italiano, come a suo tempo, nel suo
volgare cinismo ebbe a freneticare il bifolco bavarese Friedrich allora
Ministro degli Interno della Repubblica Federale di Germania.
Infatti il Ministro
Friedrich quando fu avvertito che a Lampedusa c’erano oltre 300 bare di
profughi annegati nel Mediterraneo sbotto che per quel che ne sapeva lui,
Lampedusa era in Italia e non in Germania.
Qualche settimana dopo
il Minoistro degli Interni bavarase il bifolco Joachim Herrmann ebbe a dire in
uno dei tanti insulsi Talk Show della Germania; che gli italiani lasciavano
morire i naufraghi nel Mediterraneo.
Il cinismo del già
Ministro degli Interni della BRD Hans Peter Friedrich poi sostituito da Thomas De Maiziére, and then
again, dopo l'ennesima Rochade dove Hans Petre Friedrich, ritorno al Ministero degli Interni e De Maizière ´di nuovo alla Difesa und solo dopo che Friedrich fu silurato per
incapacità da Super Big Mama Angelina, e un'altra volta De Maizéee ritorno agli Interni le acque governative berlinesi si calmarono un poco e anche i bavaresi, almeno per il momento; la smisero di dire ciniche cretinate,
il Ministro De Maizière, invece dopo tutto non
sembra essere un cinico come il bifolco nazionalista bavarese Friedrich bensì
un tecnocrate senza idee innovatrici, un burocrate insomma, di migliori in Germania
non se ne trovano manco con il lumino, la Cancelliera Merkel li ha fatti fuori
tutti.
Tutti i sopra
elencati, la MOAS, le associazioni umanitarie, l’Italia, l’Unione Europea con i suoi Presidenti
e Commissari e Ministri degli Interni vari, tutti costoro, secondo me, hanno le
mani sporche di sangue.
È molto più facile ed
effettivo, meno costoso e soprattutto meno sanguinoso istituire campi di
raccolta profughi in Africa, sia da questa, sia dall’altra parte del deserto
del Sahara che legalizzare il lucrare in
modo vergognoso e cosi evidente sulla vita di questi poveracci.
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