La competizione, sia sul Lavoro che nella Vita sociale di tutti i giorni, è
una cosa, l’opportunismo è un’altra.
L’opportunismo si può coltivare,
concimare, annaffiare e curare a dovere e allo stesso modo che una
provetta ortolana coltiva il proprio orto o un capace giardiniere i suoi fiori.
L’opportunismo non ha un’appartenenza o una definizione di rango o casata
sociale ben definita, l’Urdummeheit, vale a dire, l’idiozia innata e
primordiale, non ha confini, non ha volto, è bensì astratto, ed è
intrinsecamente una dote personale, uno stato mentale più o meno negativamente evoluto
ed è la parte più ignorante, spregiudicata e malvagia dell’essere umano.
La spregiudicatezza opportunistica dei manzoniani che tiran quattro page per
il leso una volta che ha attecchito e ha preso possesso di una persona, è
peggio della gramigna che si è insediata in un orto fertile o in un giardino
fiorito, non te ne liberi mai più, se non estirpandola.
Quando poi la si concima con il veleno della calunnia, detto anche spin
giornalistico, debitamente dosato da abili e malefici untori e stregoni della
notizia e la si annaffia con la forza mediatica del tornaconto politico,
aggiungendoci anche passioni e aspirazioni di potere di politici, pifferai di Hemelin e clowns vari senza alcun ritegno e rispetto personale, ai
quali, se aggiungiamo anche il sacrilego comportamento del clero e la
devastante potenza delle varie lobby, meglio conosciute come mafie e ancor
meglio definite come criminalità politica organizzata, allora vedremo che per i
molti, sarà molto difficile potersi sottrarre al potere malefico, al fascino
irreale di un Cocktail sociale simile, confezionato e dosato su misura a
seconda delle necessità dai pochi, per esclusivo e a solo uso e consumo di un
popolo senza spina dorsale.
Tutto questo genera, se ben coltivato
e indirizzato, da abili untori e fattucchieri delle notizie più o meno
contorte, una forza sociale negativa micidiale e pericolosa, difficilmente
controllabile. (vedi: Stalking, Anarchia, Fascismo, Terzo Reich ,
Nazionalsocialismo, Comunismo e Religioni)
Divide et Impera, dicevano i cesari e senatori romani, ciò valeva allora,
tanto quanto lo vale oggi ed avrà il suo valore nei millenni a venire, in
altre parole dai alle scimmie una chiave in mano, tutte si sentono le padrone
dello zoo.
In questo Mondo ci sono tante scimmie, ma ci sono anche tante chiavi.
Oggi più che mai, nel macrocosmo dell’informazione mediatica e della
comunicazione istantanea in un patetico mondo fatto di apparenze e menzogne, di
convinzioni di comodo e mancanza di un saldo senso di responsabilità
collettiva, dove ognuno cerca con il minimo impiego di ottenere il massimo, il
succo del vecchio detto romano, si manifesta in modo alquanto doloroso in tutta
la sua isterica crudeltà e sciocca cattiveria.
La fonte degli screzi tra gli Spaghetti ed i Kartoffel, in generale, la si
deve cercare proprio lì, nel detto Divide et Impera e il modo moderno di
applicare i suoi veleni, distruggendo senza colpire fisicamente di fatto.
Non ti curar di loro, diceva Dante, ma guarda e passa, questo naturalmente
vale sia dalla vostra sika dalla mia parte del Brennero.
In un microcosmo navale come quello nel quale ho vissuto praticamente tutta
la mia vita lavorativa, tutto ciò non è possibile, il veleno della calunnia, le
dicerie di tornaconto, gli interessi personali del singolo, la gramigna
sociale, la politica, la criminalità organizzata il clero, tutto ciò non attecchisce,
e se, l’estirpiamo subito senza pietà alcuna.
L’effimero insipido piacere della calunnia, quello della stupida arroganza
e senso di superiorità, da noi, a casa nostra, la fuori in mare su di una nave
non può esistere, prima o poi tutto ciò si tradurrebbe in un disastro navale
con la perdita della nave e forse anche di tutto il fottuto equipaggio che è
stato cosi fesso da lasciarsi avvelenare dalla gramigna dello Spin
giornalistico e dell’opportunismo.
Anche a Bremen c’è tanto opportunismo, difatti i miei vecchi colleghi ed io
ne parliamo in continuazione.
Durante le nostre sedute settimanali al banco della birra analizziamo i
fatti con la nostra mentalità di Gente di Mare e le nostre valutazioni del
presente e previsioni per il futuro sono nere.
Vediamo che l’erosione del buonsenso umano e in continuo aumento e che i
suoi frutti si seccano al Sole o non sono mai sbocciati e che l’orto e il giardino
si sono quasi deidrati, lasciando il posto all’arida sabbia dell'abbaglio collettivo
e degli interessi e tornaconto di parte, mascherati dal paravento della cultura
.
Fate come noi, Gente di Mare: non curatevi più di loro, guardateli,
ragionateci sopra, salutate educatamente e passate continuando per la vostra
Rotta, ma prima di andarvene, fate loro sapere che alla prossima occasione, farete
loro del male, ma tanto, tanto male, fino a distruggerli socialmente, non per
cattiveria ma per spirito di giustizia e
tranquillità sociale.
Solo così rimarrete voi stessi e manterrete la mente libera di spaziare
e navigare .
Salutonen.
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